Recensione

Championship Manager 2010

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a cura di Sidmarko

La professione dell’allenatore è sicuramente una delle più interessanti e appaganti, soprattutto a detta di noi maschietti. Purtroppo però non tutti hanno la possibilità di intraprendere questa tanto invidiata quanto millantata carriera. Ecco allora venirci incontro Championship Manager, chiamato Scudetto in Italia, che ci permette di vestire, almeno “digitalmente”, i panni di un allenatore di calcio. La sua storia è stata un po’ movimentata: considerato il manageriale calcistico per eccellenza, nel 2004 rimane orfano del team di sviluppo Sport Interactive a causa di una rottura con il publisher Eidos. Il marchio rimane saldamente nelle mani dei produttori, che perdono però, insieme al team di sviluppo, anche il database e la programmazione del codice, praticamente “l’anima” del gioco. Il successore “spirituale” di Championship Manager si rivela infatti proprio il nuovo prodotto di Sport Interactive, un certo Football Manager, che da allora diventa il re incontrastato dei manageriali calcistici. Il nuovo team di sviluppo Beautiful Game Studios, nonostante ce l’abbia messa tutta non è riuscito a ridare a Scudetto il suo vecchio splendore, ma ora potrebbe essere giunto il momento della rivalsa, magari spodestando Football Manager da ruolo di “primo della classe”.

I soldi sul campo da calcioUna volta avviato il gioco, dopo pochi click con cui selezionare i campionati da allenare e creare un profilo allenatore, il giocatore si ritroverà subito sulla panchina virtuale della sua nuova squadra. Risulta davvero notevole la velocità con cui viene creata la partita rispetto alle edizioni precedenti. La prima cosa che colpisce l’occhio è la cura maniacale che gli sviluppatori hanno dedicato alla realizzazione dell’interfaccia di gioco, donando un aspetto più chic e sofisticato rispetto a quello decisamente spoglio del passato, senza comunque dimenticare l’accessibilità dei comandi. Per ridare nuova linfa a questo Scudetto non basta di certo una luccicante, seppur apprezzabile, interfaccia. I ragazzi di Beautiful Game Studios hanno infatti concentrato le loro forze sul potenziamento del già buon database, nonché della parte sia amministrativa che tattica di gestione della squadra. Per quanto riguarda l’amministrazione, come di consueto, si può conoscere le finanze della società, gestire direttamente i contratti di staff e giocatori e acquistarne di nuovi. In questa nuova edizione molta importanza è stata affidata alla ricerca di talenti emergenti sparsi per il globo, con un nuovo sistema di talent scouting davvero intuitivo e completo. Attraverso una comodissima mappa del mondo, divisa in regioni, si può decidere dove e quanto denaro investire per la ricerca di nuovi calciatori. Una volta scelta la zona dell’esplorazione, viene inviato celermente un resoconto da parte dell’osservatore, sotto forma di lista dei “probabili” fenomeni da lui consigliati. Ovviamente più soldi vengono investiti, più le conoscenze e le informazioni sono sicure, dandoci la possibilità di trovare veri e propri campioni e non dei “bidoni”. In alternativa si può decidere di cercare il piccolo fenomeno alla “vecchia maniera”, ovvero, spulciando l’intero database nome per nome, squadra per squadra, paese per paese. Tecnica laboriosa, ma che con tempo e una buona dose di pazienza può dare ottimi risultati. Comunque è consigliato vivamente l’uso degli osservatori, vista l’efficienza che gli è stata riservata in questa nuova edizione. Durante il solito iter gestionale della squadra, la monotonia viene più volte spezzata da notizie “minuto per minuto” che arrivano direttamente da tutti i maggiori campionati internazionali. Oltre a questo, è stata aggiunta una nuova sezione dove vengono catalogate tutte le più importanti news provenienti dai giornali di calcio internazionale, accompagnate da un set prestabilito di immagini. Segnaliamo anche la presenza della nostra amata Gazzetta dello Sport. Purtroppo, nonostante l’inserimento di tutti questi mass media, Scudetto non raggiunge ancora pienamente lo stile simulativo offerto da Football Manager, capace di creare un sistema fatto di interviste, gossip, e quant’altro in grado di immergere il giocatore nel vero mondo del calcio, non solo fatto di sudore e fatica. Una volta risolte tutte le magagne burocratiche si passa al vero obiettivo dell’allenatore: il campo da calcio. Inutile spiegare il funzionamento dei comandi di routine, come allestimento della formazione, coordinazione in fase di gioco, eccetera, ormai triti e ritriti. Concentriamoci invece sulle grandi novità di Scudetto 2010. In primis la possibilità di disegnare, nel vero senso della parola, vere e proprie strategie di gioco a mò di lavagnetta. Purtroppo questo è consentito solo nelle fasi di attacco, come calci d’angolo o calci da fermo, una scelta che non riusciamo non biasimare. Queste strategie possono essere applicate anche in allenamento, testando la vera efficacia di una tattica rispetto ad un’altra; il tutto è inoltre godibile con la nuova visuale in 3D. La personalizzazione degli allenamenti è immensa, i programmi possono essere fatti ad hoc, potendo usufruire di un completo menù di esercitazioni “classiche”, come sprint, tiri in porta, cross e calci d’angolo. Lo spremere i calciatori al massimo delle loro capacità potrebbe però stancarli molto, portandoli ad esporsi maggiormente agli infortuni. Utilizzando le modalità di allenamento standard invece, conserverà integri i giocatori, ma consentirà un minore margine di miglioramento.

La terza dimensione di ScudettoLa novità che coglie maggiormente l’attenzione è sicuramente la visualizzazione delle partite in 3D. L’anno scorso ci provò, per la prima volta, proprio l’altisonante Football Manager, ma i risultati furono poco soddisfacenti e i giocatori, nella maggior parte dei casi, optarono ancora per la modalità in 2D, caratterizzata dai tanto amati e ormai irrinunciabili “pallini colorati”. Dove Football Manager fallì un anno fa, Scudetto ottiene invece una lode. Il motore grafico proprietario, creato ex novo appositamente per sostituire la rappresentazione classica, risulta nel complesso una piccola goduria, per chi fin’ora era abituato a dei semplici dischi. E’ d’obbligo considerare comunque il contesto di un gioco che non fa della grafica la sua prerogativa, trattandosi quindi di una rappresentazione pionieristica, ma appunto soddisfacente per il suo compito. Non mancano piccole chicche come colpi di esterno e di tacco, rovesciate, volè, finte smarcanti e anche una piccola iniezione di personalità nei calciatori. Sarà infatti all’ordine del giorno vedere i giocatori protestare con l’arbitro, prendersela con se stessi per un goal mancato, o al contrario, esultare con balletti scenografici dopo averne realizzato uno. Il tutto sarà accompagnato da gesti e segni di stizza che ben poco lasciano all’immaginazione. Se vogliamo proprio cercare il pelo nell’uovo possiamo dire che, nonostante le 500 animazioni dichiarate dagli sviluppatori, i giocatori si muovono in maniera un po’ legnosa e ripetitiva. In alcune situazioni si comportano addirittura in modo insensato, precipitandosi in rocambolesche azioni, con annesse cadute, che ricordano certe scene viste su “Mai dire Goal”. Comunque, per chi volesse, c’ è ancora la possibilità di mantenere la modalità bidimensionale o al contrario poter gustarsi la nuova visione tridimensionale da diversi punti di vista. Detto questo, viene da pensare se sia cosi indispensabile, in un gioco dallo stampo “essenziale”, come un manageriale calcistico, la visualizzazione delle partite in 3D. I giocatori di vecchia data, come successe per Football Manager, potrebbero storcere il naso, considerandolo un “orpello” superfluo. Nella maggiore parte dei casi però, si tratta di un’aggiunta che potrebbe fare la differenza, regalando qualche soddisfazione in più in termini di immedesimazione e simulazione, soddisfacendo anche le esigenze dei nuovi giocatori, diverse da quelle dei più “anziani” e smaliziati. Il comparto audio, come sempre, consiste in un coro da stadio abbastanza udibile, ma senza troppe pretese.

HARDWARE

Requisiti Minimi
:Sistema Operativo: Windows XP or Windows VistaProcessore: Intel P4 3 GHz o AMD Athlon equivalenteRAM: 1 GBScheda Video: Radeon 9800 o GeForce FX5600 o superioreScheda Audio: DirectX 9.0c-compatibleHard Disk: 3 GBAltro: Keyboard and Mouse

– Partite in 3D ben realizzate…

– Possibilità di creare schemi di gioco…

– Nuovo sistema di talent scouting

– Restyling dell’interfaccia grafica

– ..a tratti inficiate da fasi di gioco assurde

– ..solo in fase di attacco

– acerbo nel simulare il mondo che ruota attorno al calcio

7.8

Il compito di tornare ad essere l’indiscusso padrone dei manageriali calcistici, non è di certo facile, vista la grande concorrenza dell’osannato e intoccabile Football Manager e del buon Fifa Manager. Comunque, se gli altri anni Scudetto aveva peccato di mediocrità, quest’anno grazie ad un buon lavoro nel migliorarsi, testimoniato dall’ampliamento del database, modalità interessanti come il talent scouting e la nuova visualizzazione delle partite in 3D, per lo meno, se la potrà giocare per un posto da “titolare” sugli schermi di tutti gli amanti del genere.

Voto Recensione di Championship Manager 2010 - Recensione


7.8