Recensione

Castleween

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a cura di Alukard

Ogni anno, il 31 Ottobre, in America (e da qualche anno anche in Europa, Italia compresa) si festeggia la famigerata notte di Halloween. La notte che, secondo la leggenda, permette alle anime dei defunti di tornare nel regno dei vivi, per magari spaventare quest’ultimi… oppure solo per fargli un saluto! Poco importa, dato che io personalmente non ho mai ricevuto nessuna visita da parte di qualche parente morto da tempo e di Halloween non mi è mai importato nulla (però le zucche con gli occhi e la bocca mi fanno impazzire!). E cosa abbiamo ora qui tra le mani? Un gioco che tratta proprio la notte di Halloween, Castleween, l’ultimo platform sviluppato dalla Kalisto. Riuscirà Castleween a farci vivere alla grande l’atmosfera di Halloween?

DOLCETTO O SCHERZETTO?I protagonisti del gioco si chiamano Alicia e Greg, due fanciulli che insieme ad altri bambini, vanno in giro per le case a guadagnare dolci e leccornie varie esclamando il fatidico “dolcetto o scherzetto?”. Peccato però che lo sfortunato gruppo di bambini bussi alla porta della casa dell’Orco Mannaro, il cattivone di turno. Egli, invece di dar loro dei dolci, non ha niente di meglio da fare se non trasformarli in pietra con lo scopo di rubare loro l’anima! Alicia e Greg riescono a fuggire dalle grinfie dell’Orco Mannaro, e dovranno ora penetrare nel regno dei morti per salvare le anime dei loro amichetti, le quali sono rinchiuse in alcuni contenitori. Nel gioco potremo utilizzare entrambi i protagonisti, ma non in contemporanea (poiché solo una persona per volta può entrare nel regno dei morti). Per fare questo avremo bisogno di alcuni cristalli magici (il numero minimo di cristalli per poter cambiare personaggio si aggira intorno ai 60). Questa caratteristica ci tornerà molto utile al fine di superare i livelli del gioco, poiché i personaggi hanno abilità differenti. Greg, ad esempio, è immune al fuoco e e può passare inosservato tra i diavoletti, ma in compenso è allergico al ghiaccio. Alicia invece è immune al ghiaccio, può congelare fiumi e con le streghe può cavarsela meglio (Greg è travestito da diavoletto, Alicia da strega). Inoltre nel corso del gioco troverete delle zucche di elemento fuoco e/o ghiaccio, le quali vi serviranno per poter evitare certi ostacoli. Le zucche di fuoco possono essere utilizzate da Greg, quelle di ghiaccio da Alicia. L’idea di intercambiare i personaggi è piuttosto buona direi, abbastanza per donare un pizzico di varietà in più al gioco. Oltre ai cristalli magici e alle zucche, troverete anche dei cuori, che aumenteranno le vite a vostra disposizione. Verrete uccisi anche venendo semplicemente toccati dai nemici. Stessa sorte vi attenderà cadendo in un burrone.L’atmosfera è stata ben studiata e ricalca bene la notte di Halloween. Questo anche grazie ad una scelta adatta delle ambientazioni: cimiteri, castelli, torri e caverne oscure infestate da diavoli, streghe e fantasmi sono i luoghi principali del gioco. Purtroppo questi sono i pochissimi pregi presenti in questo titolo, poiché il resto è veramente deprimente: innanzitutto i livelli sono estremamente lineari, dove sarete obbligati a seguire un percorso prestabilito senza la possibilità di poter andare in giro a esplorare alla ricerca di bonus e segreti vari. Scordatevi quindi i vasti mondi di Maximo e Jak and Daxter, Castleween è ridotto ad un semplice “vai avanti, salta su quella piattaforma, uccidi i nemici e arriva alla fine del livello”. Ciò rende l’esperienza di gioco monotona e noiosa. Inoltre Alicia e Greg hanno a disposizione pochissime mosse, diciamo un paio da corpo a corpo più qualche magia che otterete andando avanti nel gioco. Un po’ troppo limitato direi per rendere carismatici i due fanciulli.

GRAFICA E SONOROSebbene Castleween ricrei in maniera decente l’atmosfera di Halloween grazie a delle ambientazioni non male, bisogna dire che la grafica è decisamente sotto la media. Pochi poligoni, texture di scarsa qualità, ambientazioni seppur passabili non curate al meglio, finezze ed effetti speciali zero. L’unica cosa positiva sono gli effetti di luce, forse la miglior cosa a livello grafico, ma nient’altro. Inoltre la grafica soffre di lievi rallentamenti in alcune sezioni del gioco, sintomo di cattiva programmazione e a volte le inquadrature sono scomode e rendono più difficili del previsto alcuni salti, causando frustrazione. Nel gioco inoltre non sono presenti filmati in computer grafica, l’evoluzione della trama viene raccontata attraverso immagini fisse e con una voce che narra gli eventi.Le musiche invece sono discrete, le classiche canzoncine da fiaba che si adattano bene all’atmosfera del gioco, ma comunque sia nulla di eclatante.

GIOCABILITA’In Castleween si utilizzano in tutto 4 tasti: uno per saltare, uno per attaccare, un terzo per le magie e l’altro per cambiare personaggio. Stop, tutto troppo semplice per rendere il gioco divertente. Non che sia un male una giocabilità semplificata, ma in questo caso sarebbe stata preferibile una giocabilità più complessa che permettesse ai personaggi di eseguire più mosse. Una nota piuttosto dolente va all’intelligenza artificiale dei nemici: praticamente inesistente. I nemici nel gioco sono praticamente dei pupazzi programmati ad eseguire solo un movimento, basta. Ad esempio, gli scheletri che incontrerete sono muniti di spada, ma mai la useranno contro di voi. Si limiteranno a camminare e correre avanti e indietro come dei sonnambuli. Con i boss la situazione non migliora, poiché sono facili da sconfiggere. Sarà più difficoltoso evitare le varie trappole disseminate nei vari livelli che affrontare i nemici.

LONGEVITA’I livelli sono pochi ed estremamente lineari e non sono presenti particolari bonus e segreti che possano in un qualche modo aumentare la longevità di questo titolo. Quindi non vi durerà più di 2 serate, datemi retta.

– Buona atmosfera

– Ottima l’idea di intercambiare i personaggi

– Simpatico

– Troppo lineare e piatto

– IA dei nemici pietosa

– Brutta grafica

– Poco longevo

4.7

Castleween è un gioco deludente sotto ogni punto di vista. Seppur riesca a creare una buona atmosfera “Halloweeniana”, il gioco è troppo lineare e piatto, la giocabilità è eccessivamente semplificata e questi elementi si aggiungono ad una grafica scarna e ad una scarsa longevità. Nello scontro con Maximo, Jak and Daxter e Rachtet & Clank, Castleween ne esce con tutte le ossa rotte. A chi consigliarlo allora? Forse potrebbe piacere ai più piccoli, dato che il target del gioco è il pubblico più giovane, ma ripeto, in giro c’è molto di meglio.

Voto Recensione di Castleween - Recensione


4.7