Anteprima

Castlevania:LoS - Mirror of Fate

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a cura di Sora

Sono ormai passati circa 27 anni dall’esordio di quel Castlevania che girava su Famicom, dove per la prima volta si vestivano i panni di un eroe ammazzavampiri pronto ad opporsi alle forze oscure del signore della notte, Dracula. Il tempo passa, le console si succedono, ma ciò che pensano i giocatori di Castlevania non cambia: è un giocone, uno di quei titoli che si aspettano perché ormai circondati da una fama immortale.
Nonostante gli alti e bassi della serie nell’ultimo decennio, abbiamo aspettative elevate anche per l’uscita di Mirror of Fate per il gioiellino portatile firmato Nintendo, prevista per l’8 marzo qui nel Vecchio Continente. Anzi, a dirla tutta, c’è già molta attesa attorno alla data del debutto della demo su Nintendo eShop. Prepariamoci dunque a fare nuovamente parte della famiglia Belmont, in una nuova avventura che – speriamo – sfrutterà a dovere le caratteristiche del nostro beneamato 3DS.
Un passo indietro e uno avanti!
Chiunque pensi che questo nuovo capitolo venga a riproporre meccanismi di gioco già visti in Lords of Shadow, si sbaglia di grosso. Nonostante Castlevania-Lords of Shadow: Mirror of Fate (questo il nome per intero) sia il diretto successore del capitolo che approdò su Xbox 360 e PlayStation 3 nel 2010, in fatto di gameplay ricorda sicuramente di più Dawn of Sorrow e Order of Ecclesia usciti precedentemente per Nintendo DS. Innanzitutto, la grande prevalenza di sezioni in 2 e 2,5D a discapito di quelle completamente tridimensionali dell’episodio precedente, fanno pensare subito a un passo indietro della serie, benché non siano assenti anche fasi in cui viene utilizzato un 3D libero; inoltre, il fatto che in questo nuovo Castlevania venga posta molta più enfasi sull’esplorazione piuttosto che sulle fasi di combattimento e azione che rendevano maggiormente adrenalinico Lords of Shadow, rende subito chiaro l’accostamento ai titoli precedentemente citati. 
Tale scelta dei MercurySteam, naturalmente, è stata dettata da motivi ben precisi. Tra questi, senza dubbio spicca la voglia di tornare al tradizionale, facendo assaporare ai videogiocatori i sapori classici del brand senza però calpestare le innovazioni apprezzate dai fan negli anni a venire, quindi senza essere troppo succubi della tradizione. Tuttavia, gli sviluppatori stessi sono soddisfatti dei risultati ottenuti, e hanno affermato che il formato portatile ha garantito lo sviluppo desiderato del titolo, in quanto ha reso in maniera adeguata ciò che si erano proposti di portare avanti. L’esito effettivo? Un sequel che sembra promettere davvero bene e che vede Trevor Belmont, figlio che Gabriel non ha mai saputo di avere, pronto ad affrontare suo padre trasformato in Dracula, dopo che questo ha acquisito i poteri di una antica divinità. A rendere ancora più avvincente l’esperienza di gioco e soprattutto a conferirgli un maggiore spessore, è la presenza di diversi personaggi giocabili: oltre al succitato eroe, il giocatore avrà la possibilità di prendere il controllo di Alucard e anche del figlio di Trevor stesso, Simon. E’ da render noto che le vicende si svolgono 25 anni dopo la conclusione di Lords of Shadow e del suo DLC, Resurrection.
Ammazzavampiri in 3D
Se prima abbiamo parlato di ritorno al tradizionale, ci riferivamo non soltanto ad alcune scelte tecniche ma anche alle ambientazioni, che gli sviluppatori hanno cercato di rendere più criptiche come lo erano quelle delle precedenti generazioni, dando così una maggiore importanza e cura allo sviluppo del castello. Discretamente riuscito il sistema di controllo, che in più di un aspetto riprende Lords of Shadow piuttosto che i capitoli in due dimensioni: saranno due i tasti destinati all’attacco, utili per poter creare combo, mentre uno ci permetterà di saltare (due volte per il doppio salto); un tasto sarà addetto agli oggetti, invece il dorsale sinistro ci consentirà di proteggerci o di schivare i colpi, a seconda delle circostanze e del tempismo con cui verrà premuto. Il dorsale destro attiverà le varie interazioni con l’ambiente, e la magia, infine, sarà affidata al d-pad.
Il tutto si traduce in una buona immediatezza, che garantisce al giocatore dei comandi piuttosto semplici seppur fin troppo scontati. Soddisfacente, inoltre, l’intelligenza artificiale che caratterizza i nemici, soprattutto i boss, i quali spesso ci metteranno in seria difficoltà e ci obbligheranno a utilizzare per bene sia i comandi di attacco che quelli di difesa: niente combattimenti monotoni quindi, a favore di sfide che metteranno alla prova anche la nostra strategia, il che fa guadagnare sicuramente punti positivi al titolo. Per quanto riguarda l’aspetto grafico, nulla da ridire sul titolo, nonostante ci sia sembrato di vedere cali di framerate che faranno storcere il naso ai più. Buoni i poligoni dei personaggi, come sono anche belli a vedersi gli ambienti di gioco; il sonoro riesce bene nella sua parte, soprattutto per quanto riguarda gli effetti dei rumori più frequenti, come ad esempio i tuoni. Resta da vedere cosa ci dirà la demo alla sua uscita, ma siamo comunque fiduciosi visti i presupposti.

– Gameplay promettente

– Tecnicamente lodevole

– Vanta caratteristiche proprie degli ultimi titoli 3D della saga, ma ripropone molti elementi dei Castlevania 2D

Visto il buon risultato ottenuto da Lords of Shadow, ci saremmo aspettati più che altro un sequel per le casalinghe; oddio, in realtà Lords of Shadow 2 non tarderà ad arrivare come ben sappiamo, ma il successore vero e proprio sarà appunto questo Castlevania- Lords of Shadow: Mirror of Fate. Ritorno al passato con il botto? Forse sì, forse no. Questo potremo dirlo soltanto dopo aver messo le nostre mani sul titolo completo. Certo è che le premesse per un lavoro degno di nota ci sono tutte, speriamo dunque che questo gioco per la portatile della grande N possa far sorridere tutti i fan dei Belmont.