Recensione

Castlevania Lords of Shadow

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a cura di FireZdragon

Era il 2010 quando su queste pagine veniva recensito Castlevania Lords of Shadow con un altisonante 8,3. Dopo ben tre anni e qualche DLC, Konami si è finalmente degnata di far arrivare uno degli action migliori del suo catalogo anche al popolo di Steam sotto forma di titolo digitale. Ovviamente non poteva mancare da parte nostra la recensione di questa nuova versione, ansiosi com’eravamo di fare di nuovo a mazzate con gli esseri demoniaci e di rinfrescarci la memoria in attesa del secondo capitolo, previsto attualmente per il prossimo 28 febbraio.Sarà valso attendere tutto questo tempo?

Ritorno a casa BelmontQuesta volta non ci dilungheremo eccessivamente su trama e meccaniche, dato che la nostra precedente recensione vi chiarirà più che a sufficienza le idee sui contenuti ludici del titolo. Se invece anche un click in più e la lettura di un altro articolo potrebbe voler dire per voi sprecare preziose energie vitali vi basterà sapere che Castlevania Lords of Shadow narra le gesta di Gabriel Belmont, cacciatore di vampiri e demoni interessato a ritrovare lo spirito della sua amata Marie, morta in condizioni misteriose.Per farlo il buon Gabriel sarà disposto a scendere nelle viscere dell’inferno e ad affrontare qualsiasi tipo di creatura malvagia tenti di ostacolargli il cammino. Dai più semplici goblin passando da Troll e fiere di vario tipo fino ad arrivare a demoni maggiori e licantropi le bestie ideate dai ragazzi di Mercury Steam avranno la qualità di non farvi mai pesare le ore di gioco grazie a pattern di attacco vari e a scontri con boss di fine livello sempre dinamici e ben diversificati tra loro.Se i primi colossi potrebbero sembrare similari come meccaniche, proseguendo nell’avventura i nemici più carismatici sapranno impegnarvi in combattimenti coinvolgenti, richiedendovi di utilizzare con dovizia tutte le mosse a disposizione del nostro eroe, che non sono certo poche.Oltre alle classiche combinazioni di attacchi lenti e veloci da eseguire sfruttando la nostra iconica catena con impugnatura a croce, con l’aumentare dei livelli verranno sbloccate combo via via più potenti che permetteranno di variare in maniera sensibile lo stile di gioco. Questo grazie soprattutto alle reliquie con le quali entreremo in possesso: un potente guanto ci permetterà di scagliare onde d’urto sul terreno per esempio e degli stivali incantati ci garantiranno la possibilità di eseguire colpi in scatto letali e semplificheranno le combo aeree.Oltre alle modifiche apportate al combat system tutti questi elementi andranno ad interagire anche con la, limitata, esplorazione dei livelli permettendoci di sbloccare nuovi passaggi o raggiungere aperture prima inarrivabili.Il gioco tuttavia non porta l’esplorazione agli stessi livelli dei precedenti capitoli della serie, ancorandosi ad una linearità nelle ambientazioni piuttosto marcata.Durante i combattimenti il framerate non ci ha mai dato problemi e tranquillamente è riuscito a mantenere i sessanta frame per secondo per tutta la durata dell’avventura, cosa impensabile invece nell’esperienza vissuta su console, flagellata saltuariamente da abbassamenti repentini di fluidità.Il tutto ovviamente facendo girare Castlevania Lords of Shadow alla risoluzione ormai standard di 1980 x 1020. La nostra macchina, dotata di i7 e Ge Force 780 ovviamente non ha avuto problemi di sorta ma il titolo si dimostra valido anche su macchine decisamente meno potenti e con ormai qualche annetto sulle spalle.

Questione di controlloSe quindi da una parte il titolo scorre via che è un piacere il sistema di controllo non è stato ottimizzato in maniera eccelsa per la tastiera e giocare Castlevania Lords of Shadow con il controller risulta essere una scelta consigliata, nonostante la possibilità di rimappare completamente i comandi, dato che i tasti da premere contemporaneamente durante l’azione sono molteplici, soprattutto quando Gabriel entrerà in possesso dei poteri di Luce e Ombra che gli permetteranno di aggiungere effetti ristorativi alle proprie mosse o di potenziarne il danno.Dal punto di vista tecnico in questa versione si notano diversi passi avanti, soprattutto per quanto riguarda texture e pulizia dell’immagine. Con tutti i parametri al massimo è possibile davvero godere della miglior incarnazione di Belmont anche se dobbiamo sottolineare con rammarico una realizzazione sommaria delle cut scene, prese di forza dalla versione console e portate pari pari sui nostri Monitor. Il calo di qualità durante i filmati è evidente e lo stacco vi farà più di una volta storcere il naso. Un difetto marginale comunque in un porting fatto degnamente che si fregia di riflessi nettamente superiori alla controparte console, nuovi shader, vertical sync ed un filtro anti aliasing che riduce, ma senza eliminare del tutto, le scalettature.Tre anni di attesa non sono pochi e Konami ha ben pensato di offrire ai giocatori la versione completa del titolo, includendo Reverie e Resurrection, due capitoli fondamentali nella trama che vi daranno un quadro completo sul destino di Gabriel Belmont, tagliati a loro tempo dalla versione console in cerca di facili guadagni.Anche il sonoro è apprezzabile e in questa versione il titolo arriva completamente doppiato in inglese e solo sottotitolato nella nostra lingua, cosa che ci permette di godere del buon voice acting originale che ha come interpreti Robert Carlyle e Patrick Stewart, conosciuto ai più come il capitano Picard di Star Trek e il professor Xavier in X-Men.Castlevania infine sfrutta appieno le nuove funzionalità di steam, inclusa la possibilità di salvare i propri progressi in Cloud e i classici achievement già visti nella versione console.

– Nessun calo di framerate

– Contiene Reverie e Resurrection, due capitoli tagliati brutalmente dalla versione console

– Qualità visiva più che soddisfacente

– Cut scene in bassa risoluzione

– Modellazione poligonale delle ambientazioni non particolarmente eccelsa

– Mantiene tutti i difetti del titolo originale, con fasi platform poco precise e una telecamera fissa a tratti fastidiosa

8.5

Se non avete mai avuto modo di mettere le mani su Castlevania Lords of Shadow questo è il momento perfetto per rimediare a questa mancanza.

Konami ha fatto un buon lavoro con questa versione e, ad eccezione di una lieve ripetitività nei combattimenti e la fastidiosa telecamera fissa, il titolo riesce a farsi apprezzare anche tre anni dopo la sua release originale, non sfigurando quando messo a confronto con titoli decisamente più recenti.

Il tutto ovviamente facendo girare Castlevania Lords of Shadow alla risoluzione ormai standard di 1920 x 1080.

Voto Recensione di Castlevania Lords of Shadow - Recensione


8.5