Anteprima

Castlevania: Lords of Shadow 2

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a cura di FireZdragon

Il marchio di Castlevania è sempre stato particolarmente forte e il passaggio del brand nelle mani di Dave Cox e Mercury Steam aveva sollevato qualche perplessità. Dubbi tuttavia scacciati lontano con l’arrivo sulle console casalinghe di vecchia generazione di Lords of Shadow: un action puro, di quelli con una difficoltà sicuramente superiore alla media e una longevità straordinaria. Il titolo Konami aveva messo in mostra ottime qualità sia nel gameplay che nella caratterizzazione dei personaggi, con un Belmont entrato subito nei cuori dei tanti appassionati.A quasi tre anni dal suo debutto e qualche nuovo capitolo per console portatili di mezzo, è ormai imminente l’arrivo di quel seguito tanto atteso. Siamo quindi volati a Parigi negli uffici Konami per provare, nuovamente, il gioco nelle battute finali prima dell’arrivo nei negozi e per vedere se tutte le qualità che avevamo riscontrato nel primo episodio sono tornate con la naturale forza dirompente della serie.

Questione di stile 
Se avete giocato al primo Castlevania Lords of Shadow, nel caso non lo aveste fatto correte a recuperarlo, magari nella sua versione HD e completa di DLC apparsa su Steam, ci teniamo subito a rassicuravi: quanto visto in queste primissime ore di gioco non si discosta in maniera marcata dal vecchio titolo e questo, sia ben chiaro, è assolutamente un bene. Nelle vesti di Gabriel Belmont ci siamo trovati a giocare inizialmente la stessa sequenza vista all’E3 e a Colonia, in una sorta di tutorial grazie al quale abbiamo ripreso mano con i meccanismi di un gameplay decisamente valido. Gabriel aveva i poteri principali completamente sbloccati e tutte le armi intrise di magia oscura erano a sua disposizione. Ci è voluto un solo istante quindi per rientrare completamente nell’atmosfera vampiresca di Castlevania e non appena uno sparuto gruppo di cavalieri ha sfondato le porte del nostro castello noi eravamo già pronti con la nostra spada e la nostra frusta a fare a brandelli gli assalitori. 
La fluidità del combat system è rimasta inalterata rispetto al passato e la possibilità di cambiare arma velocemente e con rapidità sono ancora i punti di forza delle meccaniche di gioco. Gabriel può eseguire agilmente e velocemente combo aeree e terrestri, ad area o a bersaglio singolo semplicemente alternando i suoi attacchi veloci a quelli pesanti, inframezzandoli da colpi direzionali, salti e schivate essenziali per non subire danno. Come sempre le chaos claws e la void sword dovranno essere utilizzate con saggezza e intelligenza visto che i nemici attaccheranno in gruppi numerosi, con unità dotate di abilità ben diversificate tra loro che richiederanno strategie precise per essere sconfitte. Dimenticatevi quindi di far volteggiare la lama con barbara incoscienza, ogni colpo dovrà essere pensato a dovere e ogni avversario dovrà essere combattuto con la giusta combinazione di mosse e soprattutto con il giusto equipaggiamento.Inutile assalire frontalmente un soldato armato di scudo ad esempio, bisognerà dapprima fargli a pezzi le difese e, solo una volta disarmato, potremo colpirlo e massacrarlo senza pietà. In questo modo gli scontri risultano essere sempre particolarmente dinamici e diversi tra loro, strutturati in modo ancora più curato di quanto abbiamo visto in passato per un risultato complessivo davvero, davvero ottimo.Gli scagnozzi che ci si lanciano contro sono solo l’antipasto per le vere sfide, quei duelli testa a testa contro i boss di fine livello che ci faranno sudare sette camicie. Durante questi combattimenti, oltre alla forza bruta dovremo fare affidamento anche al cervello, con combattimenti che sempre più spesso richiedono l’utilizzo della materia grigia per poter essere superati. 
Gli attacchi nemici seguono pattern e script ben precisi e il giocatore dovrà di volta in volta trovare la chiave di lettura giusta per evitare gli attacchi più devastanti e rispondere nelle brevi finestre di tempo aperte dopo aver stordito l’avversario o fatto andare a vuoto uno dei suoi assalti. Aspettatevi quindi lotte lunghe e difficoltose contro alcuni dei nemici più grossi e imponenti che la serie ricordi. 
Memorie perdute 
Ricordi, importanti memorie che ci ancorano al passato. Un elemento che a quanto pare tutte le creature dell’universo hanno in comune e al quale anche il nostro Gabriel sembra non poter rinunciare. L’incipit iniziale che ci vedeva armati di tutto punto non era altro che una piccola parentesi per tenere alto il ritmo sin da subito e ben presto, non appena la storia ci metterà davanti tutti gli elementi, Gabriel verrà spogliato di tutti i suoi poteri, riportato ad uno stato debole e impotente e piano piano dovrà ricostruire la sua ormai perduta gloria prima della resa dei conti finale. Ci troveremo a vagare per due diverse era fondamentalmente, un futuro molto cupo e un passato a noi fin troppo familiare, con continui flashback che ci porteranno avanti e indietro nel tempo per un’alternanza di situazioni piacevole. 
Durante l’evento abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Dave Cox e ci ha spiegato che quella di spogliare Belmont nuovamente dei suoi poteri è stata una necessità quasi fisiologica, una scelta dovuta alla chiara volontà di dare al giocatore un nuovo senso di progressione, di crescita del personaggio, che altrimenti sarebbe stata praticamente impossibile da ottenere. Per quanto visto il compito è riuscito ottimamente e la grandissima quantità di abilità, armi, segreti e combo da sbloccare non sono secondi a nessun altro gioco appartenente a questo genere. Abbiamo diversi rami nei quali sviluppare le abilità di Gabriel, basate ovviamente sulla pura magia o sulle armi a sua disposizione e ogni singola skill potrà poi essere fatta crescere ulteriormente di livello, offrendo così ancora più profondità al tutto.
  
Non solo combattimento 
Castlevania Lords of Shadow 2 non mette sul piatto ovviamente solo il combattimento ma si concentra enormemente anche sulle fasi di esplorazione. In questo caso l’enorme mondo a nostra disposizione, suddiviso in livelli grossomodo lineari, mette in risalto la possibilità di tornare sui nostri passi in diversi momenti, sfruttando nuove abilità per raggiungere posti altrimenti inaccessibili. Gabriel ad esempio è capace di trasformarsi in nebbia per passare attraverso le grate o per farsi trasportare dalle correnti d’aria, per un’esplorazione che dovrebbe aiutare ad aggiungere ulteriore longevità ad un prodotto già particolarmente curato sotto questo aspetto.A tutto questo fanno eco semplici enigmi ambientali da superare per scoprire tesori segreti e potenziamenti e missioni stealth durante le quali utilizzare le nostre abilità mutaforma, probabilmente tuttavia le sezioni meno riuscite dell’intero pacchetto. 
Il level design ci è parso riuscito e le ambientazioni grossomodo, sia quelle nel vecchio castello di dracula che nelle nuove location, ci sono parse azzeccate, ad eccezione dei soliti laboratori scientifici che sapevano davvero di già visto volte con situazioni al limite del “riciclo videoludico” sin troppo palesi.Ottima la componente grafica, forse con un bloom troppo marcato sui personaggi, con nemici ben caratterizzati, boss gargantueschi e una cura nei particolari che ci ha lasciati piacevolmente colpiti. Valutare in tutto e per tutto l’aspetto tecnico di un gioco old gen dopo aver passato gli ultimi mesi con la testa sotto una cascata di titoli next gen risulta particolarmente complesso ma in linea generale possiamo ritenerci soddisfatti dal lavoro svolto da Mercury Steam e siamo sicuri che questo capitolo finale riuscirà a concludere degnamente la saga.

– Ottimo combat System

– Buona varietà di nemici

– Longevità eccelsa

I punti di forza di Castlevania Lords of Shadow 2 sono quelli classici della serie, con un combat system fluido e particolarmente ricercato, una buona varietà dei nemici, che si traduce in combattimenti dinamici e particolarmente differenti tra loro, ed una vastita del mondo di gioco superiore alla media degli action game con una gran quantità di backtracking , zone nascoste e segreti da scoprire. Manca ormai pochissimo all’arrivo del titolo sugli scaffali dei negozi e speriamo vivamente che possa essere l’epica conclusione che tutti attendiamo.