Recensione

Castlevania: Aria of sorrow

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a cura di Gatsu

La Konami ci ha sempre deliziato con innumerevoli saghe videoludiche di indubbio successo come Metal Gear e Z.O.E, che hanno sicuramente contributo ad aumentare considerevolmente il numero dei “sudditi” amanti dei videogiochi. Affermatasi negli anni in cui imperversavano gli 8 bit, la Konami si fece strada grazie soprattutto ad una delle saghe più famose che avrebbe segnato per sempre l’evoluzione dei videogiochi e che ancora oggi persiste nella “top ten” dei videogames più apprezzati dal pubblico… sto parlando di Castlevania. Sin dai tempi del vecchio Nes, la Konami ha deliziato il nostro esigente palato con le avventure fantastiche della famiglia Belmont sempre alle prese con il famigerato Conte Dracula. Con l’avvento delle console a 16 bit approdò sul mercato il seguito del bellissimo platform ideato dalla Konami, Castlevania 4 (gli altri tre usciti per Nes) che non tardò a farsi sentire dagli amanti della serie (me compreso). Successivamente venne sviluppata una versione Genesis (megadrive per per l’Europa) e un ultimo gioco dedicato al Super Nes, Vampire Kiss per l’appunto. Ognuno differiva dall’altro grazie ad innumerevoli dettagli che comprendevano la realizzazione tecnica ma soprattutto la giocabilità e l’ambientazione (nell’episodio per Genesis era possibile utilizzare due personaggi diversi). Qualche anno dopo la mamma di Snake si fece sentire anche sull’allora nuovissimo Nintendo 64 regalandoci una bellissima trasposizione 3D del classico che oramai si era guadagnato la simpatia di milioni di fan in tutto il mondo. Un immancabile ritorno al 2D caratterizzò un nuovo seguito apparso meravigliosamente su PSX (senza però dimenticare il precedente capitolo apparso sul pc-engine, la console jappo mai arrivata in Europa), ovviamente si tratta del noto Castlevania: simphony of the night; il gioco che aveva come protagonista Alucard, il figlio di Dracula, ricordava molto da vicino un bellissimo film animato giapponese (mi riferisco a Vampire Hunter D che tra l’altro ha subito un recente restyling). Nuova console nuovo Castlevania, con l’uscita del GBA la mitica Konami ha deciso di lanciare il suo primo “Castlevania portatile” grazie a Circle of the moon che ovviamente continua a far parlare di se anche a due anni dalla sua uscita europea. L’anno passato abbiamo potuto giocare al seguito di questo titolo grazie al meno stupefacente Harmony of dissonance concerto che ha sottolineato ulteriormente la quasi esclusiva del GBA sul nuovo prodotto della Konami (quel “quasi” è derivato dal fatto che è previsto un gioco per Playstation2 dedicato al succhia sangue più cattivo di tutti). E quest’anno? i fan della serie non rimarranno a bocca asciutta grazie all’attesissimo ed ultimo capitolo della saga, alla nuova avventura ispirata alla serie di Castlevania che la Konami ha scrupolosamente confezionato per noi, sto parlando di Castlevania: aria of sorrow (CaoS).

Quando è il protagonista a fare la differenza…I protagonisti sono sempre stati il punto di forza della saga targata Konami e sicuramente sono loro a fare la differenza e a suscitare quel tipo di carisma che scaturisce nell’interesse del giocatore e che contribuisce a dare spessore al gioco. Uno dei protagonisti più importanti che meritano di essere ricordati è indubbiamente il mitico Richter, il poderoso cacciatore di vampiri munito di frusta apparso per la prima volta in Vampire Kiss (S.Nes), Akumajo Dracula X: Rondo of blood (Pc-engine) e in Simphony of the night (Psx) come personaggio segreto. Un altro portatore sano di carisma è sicuramente Alucard, il mezzo sangue nato da padre vampiro (Dracula…) e madre umana apparso unicamente in Simphony of the night, i fortunati possessori della versione jap del gioco hanno potuto apprezzare il mini-fumetto introduttivo in regalo con il cofanetto disponibile nei negozi import al momento dell’uscita giapponese (meraviglioso, rilegato in modo eccezionale). In CaoS, ambientato nell’anno 2035, impersonerete Soma Kruz uno studente delle scuole superiori giunto in Giappone per uno scambio culturale con il suo paese di origine; originale come trovata e indubbiamente inusuale per un gioco come Castlevania. Soma ha coraggio da vendere e sin da subito dimostra di avere il bollente sangue dei vampire-slayers, vi piacerà molto soprattutto grazie al suo aspetto, vagamente somigliante al protagonista di Chaos Legion, l”action-game targato Capcom uscito recentemente per Playstation2. Abbiamo l’ambientazione vampiresca, l’atmosfera fetida del castello e un’abbondante dose di carisma, ma solo questo non basta…

GiocabilitàCaoS è estremamente giocabile e istintivo come tutti gli altri Castlevania. I comandi sono sempre gli stessi: iniziata la partita potrete accedere al menù gestionale del personaggio utilizzando Start e consultare la classica mappa pigiando il tasto Select. Potrete saltare con A, attaccare con B (questa volta niente frusta…) e utilizzare le abilità a disposizione con L. Pur rispettando la tradizionale giocabilità dei precedenti capitoli di Castlevania, CaoS implemeta alcuni nuovi elementi che vi torneranno utili per il compimento del vostro destino. La vera novità che riguarda la giocabilità di CaoS è la possibilità di equipaggiare le cosiddette Souls in grado di aumentare i valori dello Status del personaggio o donarvi dei particolari poteri dediti alla difesa o all’attacco in modo da facilitarvi il compito. Le Souls (anime) posso essere di quattro tipi: le Attack Souls permettono di attaccare i nemici utilizzando gli MP che aumenteranno con l’aumentare del vostro livello. Le Guardian Souls possono aumentare le capacità difensive e offensive e le Status Souls aumenteranno i parametri come la forza e la fortuna del vostro personaggio. Non meno importanti saranno le Ability Souls che vi permetteranno di effettuare dei miracolosi doppi salti o le classiche scivolate per raggiungere alcune locazioni indispensabili per terminare il gioco. Il livello di sfida rimane sempre alto e i numerosissimi Boss di fine livello vi daranno parecchio filo da torcere. Ovviamente potrete equipaggiare ogni tipo di strumento e di armatura e avrete modo di trovare alcune armi leggendarie che avranno effetti devastanti sui poveri mostri che incontrerete. Acceso il GBA potrete scegliere una lingua per i sottotitoli, purtroppo manca l’italiano… c’era da aspettarselo.

GraficaVi assicuro che non crederete ai vostri occhi. CaoS è graficamente superbo e spreme completamente l’hardware del piccolo GBA, non credevo che il cucciolo Nintendo potesse arrivare a tanto. Non esagero col dire che CaoS regge il confronto con il titolo per Psx e non è poco dato che il gioco che aveva come protagonista Alucard era uno spettacolo per gli occhi (regge il confronto ma ovviamente Simphony of the night rimane sempre il migliore, si tratta pur sempre di una Psx). Non crederete ai vostri occhi! la prima cosa che colpirà la vostra attenzione sarà sicuramente il character design dei personaggi all’inizio dell’avventura, che rispecchia in particolar modo la cultura giapponese nella realizzazione dei protagonisti. Superato il breve preambolo vi accorgerete immediatamente che la realizzazione tecnica, sia per quanto riguarda le animazioni che per l’aspetto del protagonista, è stata curata dallo stesso team di sviluppo del titolo Psx grazie ad alcune animazioni molto simili a quelle di Alucard (ed ovviamente questo è un bene). Soma è dotato di un numero di frames che va ben oltre gli standard del GBA regalandoci svariate animazioni che faranno letteralmente cadere la mascella a tutti quelli che speravano in un Castlevania degno, che lavasse via quel tocco di mediocrità lasciato dal capitolo precedente uscito l’anno passato sullo stesso GBA. Stesso discorso vale per i nemici che incontrerete sul vostro cammino, spesso dettagliatissimi a animati in modo impeccabile (ricordate quelle complesse animazioni composte da effetti rotatori che hanno caratterizzato la versione Psx e appena accennate nei capitoli precedenti per GBA?). I fondali che accompagneranno l’atmosfera cupa del gioco sono bellissimi e molto dettagliati, basta notare le molteplici animazioni presenti sul fondale in secondo piano e i numerosissimi effetti parallasse che daranno vita ad un cielo plumbeo e minaccioso. Tutta l’atmosfera è condita da una nitidezza di colori che ricrea una totale atmosfera di surrealismo che avvolge l’intero castello. Posso tranquillamente affermare che il GBA ha raggiunto il livello massimo per quanto riguarda la tecnologia del 2D e la Konami ce ne da una prova schiacciante con questo ultimo capitolo di Castlevania.

SonoroUn gioco come questo poteva avere un sonoro scadente avendo già potuto apprezzare le bellissime musiche di Simphony of the night e Circle of the moon? ovviamene no! la colonna sonora scelta per accompagnare Soma nella sua caccia ai vampiri è stupefacente: le musiche seguono la stessa scia dei capitoli citati sopra lasciando in disparte il deludente comparto sonoro di Harmony of dissonance (per fortuna…). L’atmosfera “Castlevaniesca” è garantita e sarà un piacere ascoltare tutti i temi musicali disponibili su questa cartuccia gioco da 64 mega. Ottimi anche gli effetti sonori, la voce campionata per il protagonista è strepitosa e i versi dei vari mostri sono ottimamente realizzati grazie alla nitidezza della resa audio che, in molti altri giochi, non sempre soddisfa i possessori di GBA.

LongevitàCaoS è un titolo che merita di essere giocato scoprendo tutti i segreti e le strade alternative che vi permetteranno di potenziare ulteriormente il vostro eroe. Passerete diverso tempo alla ricerca di muri da sfondare, sperando di scovare qualche ampolla che aumenti la vostra salute o il numero di cuori che potrete accumulare. Avrete modo di racimolare molti “soldi” per comprare armature costosissime dal vostro mercante di fiducia o magari procurarvi qualche arma assurda tanto per il gusto di averla. Trovare le locazioni dei segreti non sarà cosa facile e passerete diverso tempo davanti allo schermino del GBA, purtroppo il gioco non è eccessivamente lungo e avrete modo di finirlo in meno di due giorni (se vi ci mettete d’impegno e ci giocate assiduamente), poi passerete al completamento della classica percentuale potenziandovi ulteriormente per abbattere facilmente l’ultimo Boss. L’avventura di Soma poteva durare di più… ma va bene anche così!

– Ma è un GBA?;

– Sonoro stupefacente;

– Stiamo parlando di Castlevania…;

– Una continua ricerca dei segreti.

– Il personaggio principale pattina…;

– Poteva essere più lungo.

9

Posso promuovere a pienissimi voti CaoS sia per la realizzazione tecnica davvero superba che per la giocabilità. Pur rimanendo agganciato ai vecchi schemi, il nuovo titolo Konami riesce sempre a coinvolgerci grazie all’immediatezza ed al livello di sfida che mantiene alto l’interesse del giocatore. La Konami, ancora una volta non delude le aspettative e premia i suoi numerosi fans sparsi in tutto il mondo con un nuovo capitolo dedicato a Castlevania, probabilmente il migiore uscito per GBA. Non mi rimane altro che consigliarlo a tutti i possessori del piccolo portatile Nintendo. Bhe, allora che aspettate! armatevi di frusta e paletti di frassino e partite a caccia di vampiri…

Voto Recensione di Castlevania: Aria of sorrow - Recensione


9