Recensione

Carmen Sandiego

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a cura di Yurixxx86-Zico

Tutti coloro che qualche anno fa seguivano “Domenica Disney” (ed in seguito “Sabato Disney”) alzino la mano! Fedele compagna di tanti week-end spensierati, la trasmissione in onda su Rai2 è stata una mia piacevole consuetudine per moltissimo tempo. Varie le serie a cartoni trasmesse che ricordo con piacere e delle quali parlo volentieri, 2 su tutte: Marsupilami (trasposizione a cartoni del celebre fumetto di Andre’ Franquin del 1957. La mitica prima serie, ambientata interamente nella giungla, ove il simpaticissimo protagonista non disponeva di voce, non aveva moglie e figli) e Dov’è finita Carmen Sandiego?.Ricordo ancora parecchie mattinate passate a seguire con la fantasia questa abile ladra in giro per il mondo, scoprendo volta in volta informazioni sempre più complesse e curiosità sempre più stimolanti (perchè a prescindere dal soggetto di base, era un cartone discretamente educativo, che racchiudeva all’interno di ogni episodio descrizioni più o meno accurate sulle nazioni interessate, con tanto di tabelle ed approfondimenti culturali su musei, monumenti e quant’altro).Proprio a questa serie si ispira l’ultimo prodotto della Bam! Entertainment: Carmen Sandiego: The secret of the stolen drums.

Antiche leggende…Un antico racconto narra di una segreta riunione fra re provenienti da tutto il mondo, avvenuta secoli fa. Secondo questa leggenda, ad ogni re venne assegnato un diverso tamburo da custodire e proteggere, poichè ognuno di essi conteneva una parte del percorso da intraprendere per giungere ad un tempio segreto, contenente un immenso tesoro, un diamante di enorme valore.Una mistica gemma incantata, che donava al possessore la conoscenza di ogni popolo di ogni nazione della Terra, nascosta poichè il suo grande potere, nelle mani sbagliate, avrebbe potuto avere conseguenze nefaste per le sorti del pianeta.Nessuno ovviamente credette a questo racconto che venne sempre considerato al pari di una favola, nessuno ad eccezione della nostra Carmen Sandiego.Da quel momento furti a catena si susseguirono nel mondo, e da gallerie d’arte e musei scompaiono ben presto tutti i tamburi risalenti a quell’epoca.

Confidenze…L’agenzia investigativa ACME, da sempre sulle tracce di Carmen, non riceveva sue notizie da ormai troppo tempo e la cosa era vista nell’ambiente come più che sospetta, la classica calma che precede la tempesta. Non appena si ebbe notizia di questi furti, l’ ACME sguinzagliò i suoi migliori agenti nell’ennesimo tentativo di catturare l’astutissima ladra, pur non trovando, momentaneamente, un nesso logico tra i crimini.Il collegamento, lo trovarono poco tempo dopo: l’ultimo discendente di una dinastia di re africani ha rivelato, in punto di morte, ciò che si nascondeva dietro quei tamburi: raccontò della leggenda del tempio, del diamante, e delle funeste conseguenze che si sarebbero potute verificare se Carmen avesse ritrovato il diamante.

Agenti molto più che speciali…I tentativi di catturare Carmen, si sono susseguiti a ritmo serrato negli anni, e sono stati quasi costantemente ad opera di 2 agenti in particolare, tali Jules Argent e Shannon “Shadow” Hawkins. Entrambi, in seguito al marasma provocato recentemente dalla ladra, sono stati inviati in Siberia, luogo ove si pensava fosse.Cole Gannon, invece, studente diciassettenne esperto d’informatica, grande conoscitore delle arti marziali (stili derivanti dall’ Aikido principalmente), nonchè agente ACME da meno di un anno, ha da poco scoperto durante un’approfondita esplorazione dell’archivio, che Carmen si trova in realtà a New York!Capendo che Jules e Shannon sono sulla pista sbagliata, decide di prender di petto la situazione, recandosi spontaneamente nella Grande Mela all’insaputa del capo, per iniziare col botto quella che sarà la sua prima vera missione all’interno dell’agenzia.

GameplayCarmen Sandiego: The Secret of the Stolen Drums si presenta fin da subito con una meccanica di gioco vecchia, noiosa e stantia, ripresa mille volte da esponenti del genere di qualità molto superiore.Un classico schema salta-rompi le casse-colleziona power-up ci accompagnerà (nostro malgrado) per tutta l’avventura, dando un senso di ripetitività all’azione già dopo la prima mezz’ora.D’altro canto, tenendo conto che la fascia di pubblico al quale il prodotto si rivolge è compresa dai 4 fino ai 12 anni circa, i programmatori non hanno potuto fare altrimenti, anche se implementare nuove caratteristiche avrebbe certo giovato al divertimento.Un esaustivo briefing (realizzato esattamente come nella serie a cartoni, ricco di informazioni, planimetrie e piantine) vi introdurrà nel clima della missione corrispondente, mostrandovi le curiosità del luogo ove vi trovate, e gli obiettivi da portare a termine per considerare espletato il vostro compito.Le location all’interno delle quali dovrete muovervi sono piuttosto varie e spaziano in tutti e 5 i continenti, dalla Nuova Zelanda al tempio inca di Machu Pichu, per un totale di 9 zone principali, suddivise a loro volta in mini-livelli legati l’un l’altro, separati solo da una schermata di caricamento.All’interno di ogni livello saranno presenti sfere elettroniche sospese a mezz’aria, tramite le quali sarà possibile acquisire informazioni sulla missione in corso, ricevere suggerimenti od aggiornare la mappa. Sovente capiterà anche di ricevere mail dal capo dell’agenzia, il quale sarà prodigo di consigli dediti alla nostra sicurezza, e non mancherà di imbeccarci verso le corrette azioni da compiere.Come nella quasi totalità di questo genere di giochi, vi saranno bonus da raccogliere (amuleti in questo caso) ed al raggiungimento di un determinato numero (tanto per cambiare la cifra è 100) il potere d’attacco della nostra arma (un bastone che Cole può utilizzare anche come cerbottana) aumenterà, rendendo più efficaci i nostri attacchi.Spesso, per il completamento del livello, sarà richiesta la distruzione di una statua particolare, la quale racchiude in se generalmente un oggetto indispensabile per la continuazione; tali statue potranno essere distrutte solo dopo aver sconfitto le sue versioni “minori” disseminate nel livello.La telecamera che inquadrerà in terza persona il protagonista non soffre fortunatamente della schizofrenia vista in altre produzioni del genere, risultando stabile e calibrabile liberamente con lo stick analogico destro.Per ciò che riguarda la gestione del personaggio, si ha a disposizione la solita gamma di azioni più o meno acrobatiche che variano dalle capriole laterali, all’arrampicarsi su scale e grondaie, all’accostarsi a muri e cornacioni, al percorrere funi sospese, ecc ecc… Cose già viste insomma, utilizzabili tramite controlli abbastanza reattivi che non rendono frustranti i numerosi combattimenti.Veniamo infine al ricco menu di pausa, tramite il quale è possibile accedere a diverse schermate:Atlas, dove potrete rivedere il briefing di inizio missione.Maps, dove visualizzerete la mappa della zone dove vi trovate.Gps, che vi farà accedere ad un sistema radio satellitare, il quale vi permetterà, ottenendo appositi codici, di ritrovare la posizione di Carmen Sandiego con precisione assoluta.Transport, comoda funzione di teletrasporto che vi farà risparmiare parecchio tempo portandovi immediatamente alla destinazione desiderata. Potrete teletrasportarvi solo nelle parti di livello già esplorate (ovviamente).Communications, schermata di riepilogo di tutte le mail sinora ricevute.Options, che vi permetterà di modificare alcuni settaggi di gioco, come la presenza o meno della vibrazione, l’inversione delle assi verticali e orizzontali, nonchè il volume di effetti sonori e musiche. Potrete tramite l’apposita schermata anche salvare il gioco, in qualunque punto voi vi troviate.Ultima nota, il gioco è interamente in inglese, e dubito che ragazzini di 10-12 anni possano trovare la cosa piacevole. Oltretutto, un doppiaggio di questo titolo non avrebbe certo richiesto somme ingenti, ma tant’è…

Degno di una PSOne…Come avrete intuito dal titolo, la qualità grafica di questo gioco è piuttosto scadente: la tanto amata scatoletta grigia Sony non penso avrebbe eccessivi problemi a far girare questo titolo, poichè in quanto a dettaglio siamo al cospetto di un gioco che non sfrutta minimamente le potenzialità di console a 128bit e se il voto in questo settore non è ancor più basso del 5 finale lo si deve in gran parte alle tonalità molto accese che colorano gli scenari, dandogli un’ aria viva e allegra, adattissima dato il soggetto dell’avventura.Unici lati positivi sono i filmati d’intermezzo tra i livelli principali, strutturati a fumetti (grosso modo come quelli di Max Payne per intenderci) animati.Anche il reparto audio è piuttosto sottotono, con musichette anonime e ripetitive nonchè effetti sonori di dubbio valore. Un discreto doppiaggio (realizzato però interamente in inglese) non equilibra certo un settore in cui l’insufficenza è meritata.

– Discretamente giocabile

– Ai più piccini forse piacerà nonostante i difetti…

– … A tutti gli altri no!

– Graficamente girerebbe su una Psone

– Sonoro anonimo

– Stufa troppo presto risultando ripetitivo

– Un gioco per i più piccoli… tutto in inglese!

5.5

Carmen Sandiego: The Secret of the Stolen Drums, è un prodotto francamente piuttosto scarso, rivolto ad un utenza molto giovane che probabilmente soprassederà tranquillamente ai difetti evidenziati nella recensione, bastandogli la sola presenza dei protagonisti della famosa serie animata per divertirsi. Indubbio è il carisma della mitica ladra, che probabilmente avrebbe meritato un prodotto ben più curato.

Onestamente quest’ultima fatica della Bam! Entertainment non ve la consiglio, troppo scialba tecnicamente e ripetitiva nel gameplay. Ad ogni modo, nel caso aveste figli piccoli e la possibilità di procurarvene una demo, fateglielo provare. Chissà mai che almeno a loro non possa piacere…

Ringrazio pubblicamente CAOS A.D. Savona, il quale mi ha gentilmente fornito una copia del titolo.

Per info tel. 019/8401239

Voto Recensione di Carmen Sandiego - Recensione


5.5