Recensione

Captain Tsubasa

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a cura di Renzo

Konami ha di recente acquistato i diritti del celebre anime (nonché manga) conosciuto in Italia con il nome di Holly & Benji: dopo diversi titoli (dal gioco di calcio più arcade al tattico, fino ad arrivare al card game) usciti su altrettante console, la serie approda sul cubo nella già sperimentata veste di strategico. A voler essere più precisi, provate ad immaginare un incrocio tra simulazione manageriale forte di elementi RPG ed uno strategico, appunto, che non disdegna fasi più propriamente action. Confusi? Lo credo bene. Procediamo quindi con ordine.

…loro vogliono sfondare e campioni diventare, per poter così giocare nella squadra nazionaleIl gioco vi vede vestire i panni di un giovane calciatore in erba desideroso di diventare un campione: in questa fase gestionale sarete chiamati, attraverso diverse opzioni, ad allenare il vostro alter ego digitale; decidendo sulla base di specifici e variegati training (corsa, palleggio, ecc.) e pianificando i turni di riposo, il giovane talento aumenterà presumibilmente i parametri delle sue doti calcistiche e si rivelerà successivamente pronto per le partite amichevoli prima e per la consacrazione in nazionale poi. E qui si comincia a fare sul serio…Le partite si svolgono dapprima muovendo “tradizionalmente” il giocatore sul campo: al momento però in cui questi viene a contatto con un avversario, apparirà una finestra on screen che consentirà di scegliere l’azione ritenuta più opportuna (tackle, dribbling, tiro e quant’altro), per poi riprendere la fase giocata sul terreno di gioco e così via, fino ad arrivare alla porta avversaria o, all’opposto, tentando di fermare in difesa le incursioni “nemiche”. Inutile dire che al momento del tiro, soprattutto ai livelli più avanzati, i nostri beniamini si produrranno in spettacolari quanto funamboliche mosse speciali già viste nella serie (il tiro della Tigre di Lenders, tanto per riportare alla mente uno dei più celebri): palloni che prendono fuoco, rovesciate ai limiti delle leggi della fisica e quant’altro non mancheranno di donare la giusta coreografia ad un gioco discretamente profondo e complesso. Allenare infatti con la giusta cognizione di causa il nostro pupillo, tenendo debitamente conto dei numerosi parametri e saper operare le giuste scelte strategiche durante la partita si rivelerà fondamentale per il completamento del gioco. Possiamo quindi a buon diritto affermare che il titolo Konami gode di un’ottima giocabilità, minata solamente dal fatto che le numerose opzioni sono completamente in giapponese: con un po’ di pratica, però, riuscirete comunque a destreggiarvi tra gli angusti menù del gioco.

A livello tecnicoParlando di cosmesi segnaliamo, nella fase manageriale, da un lato immagini statiche in stile anime nitide e pulite, nonché estremamente fedeli alla controparte televisiva, dall’altro una visualizzazione on screen dell’allenamento abbastanza semplice ed essenziale. Per quel che riguarda le partite, invece, se le animazioni dei giocatori ( diverse per ognuno di essi) sembrano prese di peso dal cartone animato e quindi riprodotte in maniera impeccabile, queste sono però supportate da textures fastidiosamente essenziali e scarne: un vero peccato viste le eccellenti doti del cubo e la solida esperienza di una blasonata softco come è Konami. Discorso diverso va fatto in merito alla realizzazione delle mosse speciali, decisamente spettacolari, ricche di effetti e forti di una regia eccellente.Il comparto sonoro fa il suo dovere con motivetti simpatici ed effetti sonori direttamente ripresi dall’anime.

Partite lunghe 7 puntate? Ehm, no…Captain tsubasa non è un titolo lunghissimo, ma padroneggiare a dovere la complessa parte gestionale congiuntamente a quella relativa alla partita, con il suo ricco repertorio di mosse speciali, è un processo che richiederà del tempo e saprà contemporaneamente ricompensarvi delle giuste soddisfazioni. Lo stimolo alla rigiocabilità è altresì garantito, almeno per i fanatici della serie, non tanto per la presenza di modalità segrete et simila, ma soprattutto in considerazione del fatto che rivivere semplicemente le gesta dei propri beniamini non è di certo un elemento che stanca facilmente. Nel complesso, però, avremmo certamente gradito un maggior numero di livelli e una qualche modalità in più.

Buona profondità e spessore

Animazioni fedeli all’anime

è Captain Tsubasa!

Grafica troppo essenziale

Menù in giapponese

lo finirete presto

7

Konami ha confezionato un titolo sufficientemente profondo, ben strutturato, forte di un buono spessore strategico che lo rende per certi versi assimilabile, con le dovute e sostanziali differenze, alla splendida e celebre serie Super Robot Wars. Dispiace solamente constatare che il gioco risulti penalizzato a livello grafico ( avremmo gradito una più consona cosmesi in cel-shading, tecnica che, come dimostrato da altri titoli, ben si adatta a prodotti ispirati ad anime e manga) e che non brilli per quel che concerne la longevità. Acquisto obbligato per i fans della serie, un buon diverssement per tutti gli appassionati di giochi strategici.

Voto Recensione di Captain Tsubasa - Recensione


7