Recensione

Capcom Classics Collection

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a cura di Tsubasa

Chi ha iniziato a giocare dai tempi della Playstation One associa molto probabilmente Capcom alla serie di Resident Evil, chi ha iniziato a giocare dalla PS2 altrettanto probabilmente associa il marchio Capcom a Devil May Cry piuttosto che Viewtifoul Joe. Ovviamente sappiamo tutti che il titolo che rese famoso su scala interplanetaria (e non sto certo esagerando) il nome di Capcom (Captive Comunication) è quello di Street Fighter 2, il gioco che probabilmente ha rivoluzionato il modo di concepire l’idea di picchiaduro a incontri, basandolo su mosse speciali come fireball o Sho-Ryu-Ken. In realtà, lo sanno bene i giocatori di lunga data (ma veramente lunga), Capcom esplose negli anni ottanta nelle sale giochi, quando la massima espressioni del videogioco era concentrata in baretti malfamati o in salette frequentate da ragazzini più o meno raccomandabili. Capcom Classics Collection è una raccolta di 22 giochi nella loro versione da bar che spaziano dai primi anni ’80 fino all’inizio degli anni ’90, ovviamente quasi tutti titoli che hanno avuto un ottimo successo.

Quando la sala giochi era il tempio dei videogiocatoriOltre una decade fa la potenza dei cabinati era inarrivabile per le console casalinghe, non era strano quindi che i giocatori si ammassassero nelle sale giochi (o nei bar) dove c’erano gli ultimi titoli usciti, i più belli dei quali le versioni domestiche erano quasi sempre la brutta copia (vedi le schifezze convertite su Amiga). Ormai le cose sono cambiate e non è infrequente che trasposizioni da sala a console siano addirittura meglio su console che nella versione da bar. Rimane comunque una piccola fetta di utenza rimasta affezionata ai “videogiochi di una volta”, vuoi per nostalgia, vuoi perchè preferisce l’approccio arcade (ovvero pochi tasti e azione immediata). Ed è a questi giocatori che è rivolta questa collection.In realtà non è la prima volta che Capcom propone una Collection di videogiochi da sala: ci aveva già provato ai tempi di PSX e Saturn con diverse Collection, purtroppo però non tutte hanno raggiunto il mercato europeo e purtroppo non superava mai la manciata di titoli (non più di 5 o 6). Questa volta Capcom ha inserito ben 22 titoli che spaziano ad ogni genere: dagli sparatutto aerei come 1942 a quelli terrestri come Commando passando dalla serie di Ghosts ‘n Goblins fino ai cult, ovvero Street Fighter 2 e Final Fight.

Ecco l’eleco completo dei giochi inclusi:1942 (12/1984)1943 The Battle Of Midway (6/1987)1943 Kai (Japan-only updated version of 1943, 6/1987)Street Fighter II: The World Warrior (3/1991)Street Fighter II Turbo: Hyper Fighting (12/1992)Street Fighter II Champion Edition (4/1992)Ghosts ‘n Goblins (9/1985)Ghouls ‘n Ghosts (12/1988)Super Ghouls ‘N Ghosts (10/ 1991)SonSon (7/1984)Exed Eyes (2/1985)Pirate ship Higemaru (Japon, 9/1984)Vulgus (5/1984)Commando (5/1985)Mercs (3/1990)Gun.Smoke (11/1985)Section Z (12/1985)Bionic Commando (3/1987)Forgotten Worlds (7/1988)Legendary Wings (11/1986)Trojan (4/1986)Final Fight (12/1989)

Cosa c’è e cosa ci vorrebbe…Il parco titoli è di tutto rispetto e, possiamo dirlo, abbastanza azzeccato. Street Fighter 2, qui presente nelle 3 versioni World Warrior, Champion’s Edition e Turbo, rimane tuttora uno dei migliori picchiaduro in due dimensioni. Final Fight è uno dei più famosi picchiaduro a scorrimento e rappresenta una pietra miliare nel suo genere mentre Ghosts’n Goblins e i seguiti sono ancora tra i platform-action più adorati dai retrogamers. Abbiamo gli sparatutto 1942 e i seguiti che, seppur datati, divertono ancora e parecchio e Commando e Gun Smoke altri sparatutto però dove controlliamo un soldato (o un Cowboy) altrettanto divertenti. Inoltre sono presenti degli extra che faranno la gioia degli appassionati come musiche remixate, artwork o informazioni sulla storia di alcuni giochi. Inoltre è possibile giocare a una versione Deluxe di Street Fighter 2 dove scegliere la versione di ogni personaggio tra le tre disponibili(esattamente come era nella Street Fighter Collection). Purtroppo però non si può fare a meno di notare in alcuni giochi effetti di aliasing che, ovviamente, non c’erano nelle versioni originali: è comunque un difetto marginale del quale solo il purista noterà la presenza. Inoltre non si può fare a meno di chiedersi come mai non siano stati inclusi alcuni giochi. Senza entrare troppo nel merito sarebbe stata di certo gradita dagli appassionati la presenza di giochi come Dungeons & Dragons o Cadillac and Dinosaurs.

Comunque tirando le somme questa Collection contiene abbastanza materiale da saziare la fame degli appassionati di retrogames. I titoli sono 22, quasi tutti di ottima qualità, e raccolgono alcuni tra i migliori classici da sala giochi. Francamente sono convinto che andrebbero provati anche da chi non ha mai visto un gioco senza poligoni: hanno un fascino e un’immediatezza che possono coinvolgere anche chi non è abituato a certi tipi di giochi. Ovviamente giocandoci con un bel Joystickone da sala il divertimento è amplificato!

-22 giochi…

-molti dei quali sono dei classici…

-Street Fighter 2…

-Final Fight

-…alcuni molto simili

-…ce ne sarebbero altri da aggiungere

-…la trasposizione non è sempre perfetta

7.8

Ottima Collection. 22 giochi Capcom da bar e diversi extra. Molti sono dei classici (Street Fighter 2, Final Fight, Ghosts’n Goblins) altri non sono proprio famosissimi: rimane solo il rammarico per l’esclusione di alcuni titoli che avrebbero meritato di esserci. Questi 22 assicurano però una longevità raggurdevole e l’appagamento di chi vuole rigiocare sulla PS2 ai giochi che spopolavano nelle sale-giochi oltre dieci anni fa.

Voto Recensione di Capcom Classics Collection - Recensione


7.8