Recensione

Canabalt

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a cura di Darkzibo

Negli ultimi anni il mondo dei videogiochi, soprattutto per quanto riguarda le console casalinghe, ha raggiunto eccellenze incredibili riuscendo a restituire un incredibile realismo che coinvolge sempre più il giocatore. Se ricordiamo bene, però, il videogioco nasce come puro intrattenimento e, tante volte, ricorre nella testa di ogni giocatore (magari anche in maniera troppo estremista) “i giochi più semplici sono i migliori”. Forse, però, non sono i giochi più semplici ad attirare l’attenzione, ma le idee più geniali che si tramutano in opera videoludica. Canabalt, titolo iPhone sviluppato da Semi Secret Software (il nome del team di programmazione dice tutto), si presenta con un’idea innovativa e disarmante.

Fuga dalla guerraLa storia narrata in Canabalt è tanto semplice quanto pretestuosa: voi interpreterete un anonimo personaggio in fuga da una città in preda ad una sorta di guerra dei mondi. Il “pixelloso” protagonista deve scappare da una città in preda alla guerra. E allora? Direte voi. Allora, appena cliccata l’icona di Canabalt, sarete invitati ad indossare le cuffie per godere appieno degli effetti sonori del gioco. In seguito, sarete direttamente inviati all’essenzialissimo menù: Scores, dove visitare i migliori punteggi ottenuti e Play. Niente tutorial, nessuna spiegazione sul genere di gioco. Iniziata la prima partita, subito rimarrete spiazzati: “dove sono i comandi ?” “Dobbiamo inclinare l’iPhone ?” Il nostro anonimo protagonista comincia a camminare da sinistra verso destra lungo un corridoio che si conclude con una vetrata, senza apparente controllo da parte dell’utente. Inevitabilmente la vostra corsa si concluderà spaccando la vetrata e cadendo nel vuoto, il tutto in pochissimi secondi. Tentando la seconda volta e, toccando lo schermo, vi accorgerete che il vostro personaggio senza nome e senza faccia salterà e, ponendo un occhio in alto a sinistra dello schermo, vedrete numeri di metri che continuano a correre, seguendo il ritmo della vostra fuga. Proseguendo noterete come la vostra velocità continui ad aumentare, i palazzi e gli ostacoli ad alternarsi senza darvi tregua. Parliamo di palazzi, gru, veloci corridoi, edifici in procinto di crollare, bombe che cadono, casse o sedie che rallentano la vostra corsa facendovi rischiare di cadere nel vuoto, addirittura astronavi che si schiantano sui grattaceli poco prima del vostro passaggio. Potrebbe essere semplice, una volta ripercorso il livello qualche volta, sarebbe davvero difficile cadere sempre negli stessi tranelli. Invece non è così, perché il gioco cambierà ad ogni suo inizio e gli ostacoli e le strutture saranno disposte sempre in maniera differente. Il vostro scopo, dunque, è quello di cercare di percorrere il maggior numero di metri possibili, senza mai cadere e continuando a calibrare al meglio l’unica azione che vi compete, ovvero il salto. Considerate inoltre che a condire il tutto, Canabalt può contare su una fisica sicuramente realistica.

Quello che piace e noLo schermo risponde al meglio al tatto, ma la cosa che più sorprende di Canabalt è la capacità di conquistare al meglio il giocatore. Sì perché, dopo la prima partita, ne vorrete fare subito altre, per migliorare sensibilmente il punteggio precedente. Pensate bene, non è questo lo spirito con cui sono nati i videogiochi? Gioco immediato e tentativo di superare i propri limiti espressi in punteggi. Ecco, quindi, che Canabalt rispecchia in chiave moderna ciò che dovrebbe essere un gioco e si adatta alla perfezione ad una console/telefono, come è iPhone, che permette partite che durano pochi istanti durante i periodi tranquilli della giornata. La longevità è pressoché infinita, grazie alla possibilità di confrontare i propri risultati con un ranking globale, anche se il fatto di non avere uno scopo ‘visibile’ potrebbe scoraggiare i giocatori che cercano qualcosa di più concreto che semplici numeri.

Una fuga in bianco e neroLa struttura minimalista che pervade l’intero gioco, si mostra in maniera evidente nel comparto grafico: scale di grigi compongono la lunga città, ombre di scontri tra robot lontani ne fanno da sfondo mentre l’anonimo protagonista, proprio perché tale, è composto da pochi pixel anche se gli sprite dei suoi movimenti sono fluidi. Il motore grafico compie degnamente la sua funzione senza rallentamenti, come del resto gli eventi in real time che, seppur ripetitivi, riescono a coinvolgere anche grazie alla vibrazione che sottolineerà ogni momento di pericolo.Certo obbiettivamente è fin troppo povera la grafica, anche se l’idea è davvero buona.La colonna sonora è rappresentata da una sola traccia molto tecno apprezzabile, insieme agli effetti sonori, se impiegherete delle cuffie.

– Gioco minimalista e affascinante

– Immediato

– Coinvolgente

– Crea dipendenza se preso con lo spirito giusto

– Potrebbe non piacere a tutti

– Una modalità

7.8

Sicuramente Canabalt è un titolo atipico: non ci sono mostri da affrontare e il personaggio corre da solo, al giocatore resta il ‘solo’ compito di saltare e cercare di salvare la pelle per il maggior tempo possibile. Tutti coloro che cercheranno il classico titolo ‘mordi e fuggi’, troveranno pane per i loro denti se riusciranno ad entrare nello spirito giusto che il titolo propone perché se cercate un titolo classico che abbia capo e coda, non è questo il gioco a cui affidarsi.

Voto Recensione di Canabalt - Recensione


7.8