Recensione

Call of Duty: World At War

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a cura di Star Platinum

Se all’epoca degli esordi Call of Duty 3 su Wii aveva illuso, lasciando solo intravedere le reali possibilità di cui il genere dei fps avrebbe potuto beneficiare sull’ammiraglia Nintendo, questa volta Activision ha deciso di fare le cose in grande, cercando di ottimizzare al massimo l’esperienza ludica proposta. Certo, il percorso da seguire é stato lungo e tortuoso, ma frutto degli ottimi risultati ottenuti dalla serie su altri sistemi ben più potenti a livello di architettura hardware, gli sviluppatori hanno cercato di far tesoro degli errori del passato, proponendo con questo Call of Duty: World At War un titolo di alto spessore ed in grado di candidarsi come uno dei migliori esponenti del genere per Wii. Saranno riusciti nell’intendo di dare origine ad un gioco in grado di unire in maniera convincente una meccanica interessante ad una realizzazione tecnica finalmente all’altezza delle aspettative? Continuate a leggere per scoprirlo.

Una guerra senza compromessiSe fino ad oggi i possessori della console Nintendo si sono spesso ritrovati, nello specifico per quei prodotti multipiattaforma o già apparsi su altri sistemi, a dover fare i conti con versioni rivedute e corrette (per non dire ridimensionate a livello di modalità e contenuti), questa volta sembra che le cose siano andate finalmente per il verso giusto, a dimostrazione dell’ottimo lavoro compiuto da Treyarch nel tentativo di proporre su Wii un gioco appagante e accessibile, ma senza andare a compromettere la profondità della struttura. Dopo la parentesi del precedente episodio, ambientato in un contesto moderno appositamente creato (nonostante purtroppo sia triste riscontrare come nel mondo reale vi siano ancor oggi così tanti conflitti di cui si sa poco o nulla…), la serie torna indietro nel tempo fino al ben noto periodo storico della Seconda Guerra Mondiale, andando a raccontare la vicenda attraverso un duplice punto di vista, ugualmente interessante: da una parte le offensive americane contro i giapponesi nell’area del Pacifico e dall’altra con l’Armata Rossa impegnata sul fronte est europeo nei pressi di Berlino.Questa interessante introduzione risulta decisamente apprezzabile dal punto di vista della struttura narrativa, che in maniera assai pregevole alterna allo svolgimento delle missioni sequenze cinamatiche di grande impatto, riproducendo tra l’altro momenti reali di quel periodo attraverso la riproposizione di alcuni momenti storici della guerra. Come anticipato in precedenza, prenderete le sorti dell’esercito americano, impersonando l’Ufficiale di Marina Miller, che dopo una rocambolesca fuga si unirà ai suoi compagni nel tentativo di avanzare lungo il fronte Pacifico alla volta di Okinawa. Il vostro alter ego virtuale di origine sovietica risponde invece al nome di Dimitri Petrenko, che attraverso vicende altrettanto travagliate si ritroverà presto al centro della Battaglia di Berlino, vero e proprio nodo cruciale per l’esito de conflitto. Gli elementi narrativi descritti rivestono un ruolo molto importante ai fini del’esperienza ludica proposta da CoDWAW, in quanto grazie all’eccellente stile con cui ogni avvenimento è raccontato al giocatore, sembra davvero di poter rivivere con la stessa tensione e coinvolgimento quelle situazioni tanto affascinanti quanto drammatiche che hanno rappresentato la nostra storia, contraddistinta da momenti molto forti e situazioni in game non certo leggere, che sarebbe meglio riservare solo a giocatori pronti ad affrontare con il giusto punto di vista certe tematiche. Tutto ciò, considerando che la trama è decisamente ben fatta ed arricchisce enormemente un prodotto fps comuque curato, risult ancor più evidente rendendo il ritmo sempre molto elevato e portando la sensazione d’immersione ad alti livelli.Il fatto di vivere due percorsi narrativi distinti ed intrecciati, ricchi di colpi di scena e sapientemente introdotti, rende di fatto la produzione ricca di idee ben sfruttate ed è forte l’impessione di giocare ad un titolo che possiede una profondità non indifferente senza per questo risutare limitato dal punto di vista del gameplay.

Controllando il divertimentoDa Red Steel in poi, ogni produzione fps per Wii ha sempre dovuto fare i conti con le elevate possibilità della console Nintendo, di pari passo però con le difficoltà dovute all’implementazione di un sistema di controllo che fosse allo stesso tempo immediato e non troppo semplicistico. In alcuni casi (citiamo ad esempio Medal of Honor: Heroes 2) i risultati sono stati fortunatamente molto positivi, ma in molti altri non sempre le cose sono andate per il verso giusto, a discapito dell’esperienza di gioco che ne risultava fortemente limitata laddove invece sarebbe dovuta essere arricchita grazie alle caratteristiche del Wii. Per la fortuna di tutti, da questo punto di vista Call of Duty: World at War si colloca ad uno stadio qualitativo molto elevato, proponendo soluzioni valide e ben relizzate. All’atto pratico, ancora una volta al puntatore del Wii Remote sono stati affidati i compiti di mirino, con la possibilità di poter ispezionare l’area di gioco attraverso spostamenti i quattro lati dello schermo e di poter ruotare la visuale a proprio piacimento. Per quanto riguarda la mappatura degli altri comandi, esiste la possibilità di modificare le azioni corrispondenti ai diversi pulsanti, oltre alla possibilità di poter agire regolando in parte la calibrazione di azioni standard quali il caricamento dell’arma o di quelle tipologie di attacco necessarie quando ci si confronta con un nemico da distanza troppo ravvicinata. In definitiva non vi sono particolari stravolgimenti rispetto a quanto visto in altri titoli simili, ma dal punto di vista della precisione il risultato finale può dirsi ottimale e ben inserito al’interno del contesto del gioco. Analizzando però il titolo Activision in relazione a quanto il Wii ha saputo mostrare fino ad oggi emergono però alcuni limiti del gioco, evidenti se confrontati con altri prodotti per certi versi simili. In particolar modo per quanto riguarda il sistema di controllo, per quanto pregevole e ottimale, non possiamo certo parlare di numerose possibilità di configurazione ed infatti questo elemento appare piuttosto rigido nel complesso e mostra alcuni piccoli limiti legati all’mpossibilità di non poter adottare una personalizzazione totale a livello di sensibilità, ma solo operare attraverso le limitate opzioni proposte. Nulla di grave nel complesso, ma ciò non toglie che i risultati raggiunti da Medal of Honor: Heroes 2 restano ad oggi ancora migliori, permetendo nel complesso un approccio più immediato e progressivamente più appagante.

Gameplay e modalitàCome anticipato in precedenza, questo episodio di Call of Duty permette più ampie possibilità di esplorazione, portando il giocatore ad affrontare all’interno di ambientazioni molto estese, costituite da numerosi elementi strutturali e ben riprodotte dal punto di vista del realismo. Tutto si traduce ovviamente in maggiori possibilità anche dal punto di vista dell’azione, con scontri che diventano assai più spettacolari e ricchi di tensione, all’interno di attacchi serrati e a volte anche totalmente caotici, attraverso una ricostruzione attenta e convincente delle dinamiche di comportameto sia dei nemici presenti e sia degli alleati che cercheranno di fornire il loro contributo alla causa. A tal proposito è interessante notare come non vi sia uno standard proposto missione dopo missione, ma i diversi obiettivi risutano molto vari tra loro, permettendo al giocatore di affrontare tali e tante situazioni da rendere ogni sessione sempre avvincente e godibile. Tra azioni di sabotaggio, atacchi mirati alla conquista di un obiettivo strategico, fasi in cui poter controllare un veicolo o coordinare un attacco ad un sito militare d’importanza vitale, l’approccio al gioco richiederà di riflettere con attenzione ed in tempi brevi sulle strategie e tattiche da adottare, in base alle situazioni proposte, ma sempre attraverso un divertimento che risulta immediato e costante. Anche dal punto di vista dei diversi schieramenti con cui vi troverete ad interagire, il tutto è stato implementato in modo assi realistico e diversificato, eccezion fatta per l’intelligenza artificiale di alcuni nemici che non può certo essere definita assai elevata. Non pensate però che essi faranno da semplici bersagli, in quanto generalmente ogni missione è accompagnata da un livello di sfida piuttosto elevato e ricco di stimoli. Purtroppo in questa versione Wii è da segnalare la mancanza della modalità cooperativa, tuttavia se disponete di un amico potrete in parte consolarvi con la possibilità di farvi accompagnare offline almeno a livelo di potenza di fuoco, in quanto al secondo giocatore saranno affidati unicamete compiti di copertura che per quanto limitati contribuiscono comunque ad incrementare la già valida giocabilità del titolo Activision.Sul fronte online segnaliamo la presenza del solo deatmatch, con possibilità di affrontarlo a squadre o tutti contro tutti. Fino ad otto persone possono confrontarsi e l’esperienza è resa ancor più approfondita e gratificante dall’ottimo sistema di ranking adottato, che premiando l’esperienza maturata durante i combattimenti permette di migliorare il proprio livello (per un totale di ben sessantacinque) ottenendo di pari passo con una clasifica migliore anche nuove abilità ed armi da utilizzare, rendendo di fatto ogni partita estremamente coinvolgente. Le prove da noi svolte hanno dimostrato una stabilità di connessione eccellente, senza alcun lag a danneggiare il gioco che, anche online, risulta molto ben ispirato.

Realizzazione tecnicaIl lavoro svolto dagli sviluppatori nel tentativo di proporre un comparto tecnico valido anche su Wii può dirsi quasi completamente riuscito e convincente nel complesso. Graficamente le diverse ambientazioni risultano molto ampie per dimensioni, ottimamente riprodotte, varie e ricche di un’infinità di elementi che possono essere distrutti nel corso dei combattimenti. Sia i modelli poligonali dei personaggi che la realizzazione di alcuni mezzi militari appaiono di buon livello, con la qualità delle textures che oscilla tra il discreto ed il buono. Ben realizzata e comoda la visuale adottata dalla telcamera virtuale ed anche l’engine poligonale si dimostra valido ed in grado di supportare in maniera pregevole l’azione. Purtroppo i 30 fps a volte sono soggetti ad alcuni rallentamenti in occasione delle situazioni più caotiche e questo, unito ad un fame rate comunque inferiore ad altri titoli simili, penalizza in parte il prodotto Activision. Discorso a parte meritano invece gli effetti particellari quali scie di fumo, fiamme, esplosioni e tutto ciò che deriva da una rifrazione della luce, contribuendo a rendere appagante qualsiasi scoppio od esplosione sui campi da battaglia scenari degli scontri.Ottimo il comparto sonoro, contraddistinto da numerosi effetti sonori ambientali ben riprodotti, effetti delle armi realistici, musiche epiche ed avvincenti e un doppiaggio di tutto rispetto, in grado di calare rendere l’esperienza di gioco immersiva come poche altre. La trama, sempre molto ben sviluppata ed interessante, risulta uno dei punti di forza del gioco di pari passo con l’elevato divertimento che accompagna l’azione e che risulta gratificante in special modo per quei confronti che necessiteranno di più di un tentativo per essere completati con successo. Le fasi di combattimento si alternano quindi all’interno di una meccanica piuttosto varia, che in diverse occasioni propone interessanti alternative a livello tattico, rendendo importante l’elaborazione delle giuste strategie di attacco. Il tutto è reso ancor più gradevole dall’ottima componente online, una delle migliori presenti su Wii, che rende di fatto Call of Duty: World At War come un prodotto eccellente e meritevole di appartenere alla vostra ludoteca. Tirando le somme, tutti coloro che amano i giochi fps e hanno a disposizione un Wii dovrebbero prendere seriamente in considerazione questo prodotto, che grazie ai molteplici pregi presenti risulta ben sviluppato e dotato di una profondità non indifferente.

– Storia molto curata

– Pregevoli gli effetti particellari

– Modalità online ben fatta…

– Comparto sonoro eccellente

– Occasionali cali di frame rate

– Modelli poligonali discreti

– …ma in parte ridimensionata

8.0

Call of Duty: World At War affascina fin da subito grazie ad una giocabilità di ottimo livello supportata da una realizzazione tecnica altrettanto adeguata. Questa volta anche i possessori dell’ammiraglia Nintendo hanno potuto beneficiare di un’esperienza ludica intensa, caratterizzata da una struttura narrativa incredibile e in particolar modo da una modalità online che per quanto risulti in parte ridimensionata garantisce un divertimento senza pari e appagante.

Se vi piacciono i fps il consiglio è quello di prenderne seriamente in cosiderazione l’acquisto, a patto di non possedere già Medal of Honor: Heroes 2, che per alcuni aspetti risulta ancora superiore al prodotto in questione. Fatta questa considerazione, ogni appassionato potrà trovare un’atmosfera ricca di coinvolgimento e ben sviluppata, in grado di far trascorrere numerose ore di sano divertimento sia offline che con degli amici. E’ il momento di scendere in prima lnea, preparatevi al combattimento.

Voto Recensione di Call of Duty: World At War - Recensione


8