Anteprima

Call of Duty: Ghosts

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a cura di FireZdragon

Novembre si sta avvicinando, ed esattamente come ogni anno le giornate si fanno lentamente più buie e l’aria frizzantina inizia a svegliarci bruscamente la mattina. È un ciclo che ormai si ripete da generazioni, ciclo che nell’ultimo decennio è stato accompagnato da una delle serie di maggior successo in ambito videoludico: stiamo ovviamente parlando di Call of Duty.Tra poco più di un mese infatti, il titolo Activision approderà nuovamente sugli scaffali dei negozi, pronto questa volta ad affiancare anche il lancio delle nuove console, portando il gameplay frenetico e divertente della serie ad un pubblico totalmente nuovo.Siamo quindi volati a Londra di recente per assistere ad una nuova presentazione, questa volta incentrata sulla campagna per giocatore singolo e su una nuova mappa per le modalità multiplayer. Ecco cosa abbiamo scoperto.

L’ira degli deiQuanto visto nella grigia città britannica ci ha permesso di avere un’idea più chiara sui fatti che introdurranno Call of Duty: Ghosts. Ghosts è infatti un titolo completamente slegato in termini narrativi dai capitoli precedenti ed è quindi per Infinity Ward il modo migliore per iniziare un nuovo ciclo sulle console di prossima generazione. La trama non è tuttavia particolarmente ispirata o originale e vede l’America, ovviamente, al centro di tutte le attenzioni.Gli Stati Uniti, per tutelarsi contro possibili invasioni nemiche, sviluppano un’arma aerospaziale in grado di portare una devastazione inimmaginabile sul pianeta, a detta loro con il puro scopo di difendersi da eventuali assalti. Le cose iniziano già a scricchiolare, visto che non capiamo come gli altri governi possano aver lasciato passare l’idea di mandare in orbita un’arma di offesa di tale portata, e speriamo quindi che il gioco, una volta provato con mano, riuscirà a darci sufficienti spiegazioni. La conduzione narrativa è stata affidata alle sagge mani del premio Oscar Stephen Gaghan, regista di Traffic e Syriana, e restiamo quindi fiduciosi di poter godere di una storia che saprà comunque attestarsi su altissimi livelli, magari allontanandosi in qualche modo dai soliti clichè.La missione alla quale abbiamo assistito questa volta faceva proprio da incipit all’intera vicenda e ci vedeva, nei panni di un astronauta, sulla piattaforma spaziale Odin durante il nostro normale turno di lavoro.Le cose sembravano inizialmente andare per il verso giusto ed eravamo pronti a discendere nuovamente sulla Terra, grazie al cambio di equipaggio in arrivo con uno shuttle. L’azione, molto lineare e scriptata ci ha accompagnato in estrema tranquillità verso il primo portellone, dandoci il tempo di osservare l’esterno e di ammirare la buona costruzione poligonale della struttura. Chiaramente la demo, presentata da Tina Palacio, girava su PC, ma la stessa qualità alla quale abbiamo assistito la ritroveremo anche su next gen, visto che il leggero motore proprietario è stato quasi completamente rivisto per l’occasione.

Mentre lo scambio di personale sta per compiersi però, dal retro della navetta escono improvvisamente degli assalitori che iniziano ad aprire il fuoco sull’equipaggio nel tentativo di impossessarsi dell’Odin. I colpi sibilano tutto intorno a noi e i nostri colleghi cadono perforati da una pioggia di proiettili.L’azione cambia ritmo e si trasforma in breve in una sparatoria senza quartiere tra i lunghi corridoi bianchi dell’Odin. L’assenza di gravità aggiunge un pizzico di novità all’azione, ma, già da questo primo accenno di gioco, abbiamo notato come la struttura del gameplay sia rimasta fortemente ancorata alle origini della serie. La costruzione piuttosto lineare della struttura ci porta proprio dove gli sviluppatori ci vogliono in quel momento e l’ambiente circostante inizia a piegarsi al volere degli eventi scriptati, mettendo in mostra la solita dose massiccia di spettacolarità. Da soli possiamo davvero poco contro gli assaltatori, che riescono in breve tempo a prendere il controllo di Odin e a manometterne i controlli, riprogrammando il satellite per prendere di mira proprio gli Stati Uniti. Quando ormai sembra tutto perduto rimane dunque un’ultima soluzione: far esplodere completamente l’arma spaziale. Rubando una delle armi dei terroristi riusciamo a liberarci di un paio di nemici e, prima che Odin sganci gli ultimi piloni, compiamo la nostra missione sacrificandoci per il paese.L’Odin era un’arma molto particolare, ed era progettata per causare gli stessi effetti delle bombe atomiche utilizzando però dei semplici piloni giganteschi lanciati dallo spazio. Con le difese abbattute e l’unica arma a tutela degli USA messa fuori combattimento è un gioco da ragazzi per i nemici della grande America assaltare le coste, e in questo clima di conflitto internazionale vengono chiamati i Ghosts, una squadra di soldati scelti che abbiamo ormai imparato a conoscere e che cercheranno di salvare il mondo dalla solita minaccia globale.Il titolo Activision ci metterà successivamente nei panni dei componenti di questa squadra, affiancati dall’ormai famoso cane Riley, del quale però durante questa presentazione non si è fatta alcuna menzione, rispetto all’importanza enorme che gli era stata data nei precedenti appuntamenti.Rimaniamo curiosi quindi di vedere come si dipanerà ulteriormente la trama, quali colpi di scena riuscirà a mettere in atto la penna di Gaghan e se tutti i tasselli, alla fine di questa avventura, riusciranno ad entrare al loro posto lasciandoci con un racconto credibile. La spettacolarità, per quanto visto in questa manciata di minuti, siamo comunque sicuri non mancherà.

Ai tempi dei castelliLa seconda parte della presentazione è stata dedicata ad un semplice tour visivo della nuovissima mappa Stoneheaven, ambientata ai piedi di un castello diroccato. La cosa che ci ha subito colpito di questa nuova location dedicata interamente al multiplayer è l’estensione della zona. I giocatori potranno guerreggiare fuori dalle mura della fortezza e nascondersi dietro alle numerosissime collinette verdeggianti, cercando riparo dai cecchini che dalle feritoie rialzate tartasseranno in continuazione l’area sottostante. Oltre a tutta la parte esterna immersa nel verde, e arricchita dai rottami dell’Odin sparpagliati in ogni dove, gli scontri a fuoco si svolgeranno anche all’interno della costruzione, spostando quindi l’attenzione su combattimenti ravvicinati dove lo Score Streak di Riley e i fucili a pompa saranno letteralmente devastanti. Il design della mappa ci è sembrato leggermente fuori dagli standard di Call of Duty, in primis per le generose dimensioni, e sembra voler confermare l’ipotesi per la quale in questo nuovo capitolo i cecchini torneranno ad avere tantissime mappe nelle quali divertirsi. Il tutto emerge prepotente giocando a Blitz, la nuova modalità presentata a Colonia, nella quale il compito delle due squadre sarà raggiungere un punto ben preciso all’interno della zona di respawn del team avversario, facendo letteralmente meta con il proprio corpo. Abbiamo provato ormai Blitz su quasi tutte le mappe ad oggi disponibili e, dato che i team solitamente si dividono naturalmente in attacco e difesa, ci è stato possibile osservare i tantissimi spot per il cecchinaggio sparsi in ogni dove. Le mappe presentano infatti numerose zone rialzate, siano queste navi arenate o secondi piani dei palazzi, in grado di avere un’ampia veduta sulle zone calde. Questo, in aggiunta alle nuove armi ibride a colpo singolo e dotate di iron sight, ma dalla potenza similare ai fucili da cecchino, potrebbe spostare i combattimenti frenetici del multiplayer di COD dalla corta alla media distanza, in molteplici aree delle mappe.Non ci resta che aspettare quindi una prova approfondita del prodotto per verificare tutte queste modifiche, probabilmente ormai nella sessione review di fine ottobre che ci accompagnerà comodamente fino all’uscita del titolo, previsto attualmente per il prossimo cinque novembre.

– Lo spirito di COD è rimasto immutato

– Alcune delle nuove mappe sono decisamente interessanti

– Blitz è una modalità divertente

A Londra abbiamo avuto solo un piccolo assaggio di quello che Call of Duty: Ghosts ci riserverà quest’anno. Campagna e multiplayer sembrano attestarsi sui solidi canoni che da anni ormai caratterizzano la serie, con qualche novità in arrivo in ambito multiplayer grazie alla generosa dimensione delle mappe, che potrebbe lasciare molto più spazio agli scontri sulla media e lunga distanza rispetto al passato. Ormai siamo agli sgoccioli della review, prevista come sempre qualche giorno prima della data di rilascio, dove avremo tutte le risposte che cerchiamo. Restate con noi!