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Call of Duty: Black Ops II - Apocalypse

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a cura di FireZdragon

Puntuale come un orologio svizzero è approdato in questi giorni su Xbox Live Apocalypse, il quarto e ultimo pacchetto di mappe aggiuntive per Call of Duty Black Ops II, che di fatto chiude il ciclo Treyarch e passa il testimone a Infinity Ward e al loro Ghosts.Il nuovo DLC include quattro mappe per il multiplayer competitivo e una nuova location per la modalità zombie ambientata durante la prima guerra mondiale, rimanendo tuttavia negli stretti limiti contenutistici già imposti dai downlodable content che lo hanno preceduto.Abbiamo provato per voi le nuove mappe che, come sempre, sono attualmente disponibili solo per le modalità death match a squadre e dominio.

DIGPartiamo da Dig, la mappa che meno siamo riusciti ad apprezzare di questo Apocalypse, il motivo? E’ presto detto: è il paradiso di camper e cecchini.Dalla forma quadrata, Dig è ambientata tra gli scavi Afghani ed è una rivisitazione di Courtyard, mappa già vista in World at War. Treyarch per l’occasione ne ha modificato leggermente la struttura, proponendo all’utenza alcuni piani rialzati in grado di dare il controllo territoriale completo ai cecchini e liberando le linee di visuale ai lati, rendendole terreno fertile per scontri sulla distanza tra tiratori. La necessità di correre allo scoperto vi renderà inoltre bersaglio facile per i camper, che in Dig avranno davvero decine di luoghi in cui nascondersi e appostarsi.La zona centrale invece, di forma circolare, si presta bene ad essere difesa e vi garantirà un attimo di tregua nel caso il vostro team riesca a mantenere la posizione.Gli angoli ciechi e le decine di mura abbattute favoriranno inoltre scontri molto rapidi dove la velocità di estrazione e la mira saranno indispensabili per sopravvivere.

FROSTFrost al contrario di Dig ha tutto il nostro apprezzamento. Questa mappa è ben bilanciata, è sviluppata su diversi piani e presenta possibilità tattiche e di approccio davvero ben variegate. Il ghiaccio e la neve la fanno da padrone, con un fiume congelato che divide in due in maniera netta la location. Il letto del corso d’acqua è il livello più basso della mappa e sebbene vi permetta di passare da una zona all’altra velocemente è solitamente preso di mira sia dai giocatori di passaggio sui ponti che lo sovrastano sia dalle finestre dei palazzi adiacenti, spot perfetti per cecchinare.Una mappa di movimento, che permette ai giocatori di utilizzare un buon ventaglio di equipaggiamenti e perks ed è capace di offrire sia scontri al chiuso che in completo campo aperto.

TAKEOFFUna piattaforma di lancio in mezzo al pacifico è l’ambientazione che fa da contorno a Takeoff, una mappa piuttosto classica sia come colori che come situazioni di combattimento. La location è di discrete dimensioni e non sarà raro riuscire a colpire i bersagli semplicemente prendendoli alle spalle o lanciarsi in scontri corpo a corpo all’interno dei numerosissimi edifici sparsi per tutta la zona. E’ possibile tenere sotto tiro la sezione centrale dai secondi piani delle strutture, raggiungibili comodamente tramite scale esterne. Un mappa decisamente familiare che non aggiunge nulla di particolarmente innovativo o di valore al contenuto complessivo del pacchetto.

PODUn’idea utopistica andata in malora è il concept che ha dato vita a Pod, con un villaggio completamente abbandonato in una Taiwan ormai riconquistata dalla natura. Tra le rovine fatiscenti delle costruzioni che circondano la zona i giocatori si troveranno in campo aperto di frequente, con saltuari scontri corpo a corpo negli stretti passaggi che collegano le due sezioni della location. Molti gli spot per ripararsi, tra alberi secolari e cespugli nascosti tra le ombre perfetti per tendere agguati. La zona centrale invece risulta essere decisamente più frenetica con i pod distrutti a fare da cornice agli scontri a fuoco. Una delle migliori mappe del pacchetto sicuramente e non a caso, ancora una volta, facente parte delle mappe disegnate da zero da Treyarch per l’occasione.

ORIGINS Non poteva mancare la nuova mappa zombie, della quale potete trovare peraltro il tutorial completo sul nostro canale youtube.I nazisti tornano ancora una volta protagonisti, risvegliando a causa della loro ossessione per il paranormale, un’ondata inferocita di non morti templari. In breve tempo l’intero battaglione tedesco viene infettato e Tank Dempsey, Nikolai Belinski, Takeo masaki e il dottor Richtofen si trovano a dover sopravvivere a forze incredibilmente superiori alle loro capacità. Insieme dovranno riuscire a raggruppare tutti i pezzi di un nuovo macchinario, potendo fare affidamento come sempre alla loro mira e alla potenza di fuoco provvista dalle armi della prima guerra mondiale e di un paio di giocattolini nuovi interessanti. Non mancano poi le bevande in grado di potenziare i nostri attributi già viste nei DLC precedenti e arrivano anche condizioni climatiche dinamiche e robot giganteschi a torreggiare sulla vasta mappa di gioco. I giocatori potranno poi attivare la speciale modalità Zombie blood che gli consentirà di muoversi per la mappa liberamente senza essere colpiti dai nemici.

– Pod e Frost

– Robottoni, zombie crociati e una buona mappa zombie aggiuntiva

– Dig è il regno dei camper

– Takeoff non aggiunge assolutamente nulla di nuovo

7.0

Apocalypse è il quarto e ultimo pacchetto aggiuntivo di Call of Duty Black Ops II e si presenta al banco di prova con gli stessi identici contenuti di quelli che l’hanno preceduto, ad esclusione ovviamente di Revolution. Solo due le mappe questa volta che ci sono davvero piaciute e una modalità zombie in linea con quanto visto in passato. A questo punto saprete già se e come spendere i vostri canonici 1200 Microsoft point per portarvi a casa il tutto. Il nostro consiglio rimane ovviamente quello di imbarcarvi nella spesa solo se siete veramente dei super appassionati del titolo o siete alla ricerca di nuove location dove combattere le vostre battaglie.

Voto Recensione di Call of Duty: Black Ops II - Apocalypse - Recensione


7