Recensione

Call of Duty 4: Modern Warfare

Avatar

a cura di Star Platinum

Mentre le prime immagini di Call of Duty 4 scorrono nel monitor del pc inspiegabilmente ci si scontra e ci si confronta con pensieri che vanno oltre i ricordi, che restano fermi all’epoca dei primi sparatutto in prima persona, così terribilmente distanti da oggi eppure tanto importanti per la storia videoludica. Ma nonostante gli anni trascorsi a veder evolvere processori, schede video e motori poligonali la voglia di divertirsi, la percezione di riuscire a rilassarsi di fronte ad una finta (ma preoccupante per quanto vicina a quella attuale) realtà in cui poter dare sfogo alla propria sete di distruzione e il desiderio di restare coinvolti in un’avventura così maestosa e importante tutto fa credere che ancora una volta ci si trovi di fronte a una piccola grande svolta, forse destinata a decretare un nuovo successo per questa ormai saga bellica.

I conflitti non finiscono maiIl primo elemento importante di cui tener conto e che distingue in maniera netta questo quarto episodio rispetto al resto della serie consiste nella trama che finalmente, dopo anni di percorsi storici più o meno riusciti, abbandona qualsiasi collegamento con le cruente e reali vicende della Seconda Guerra Mondiale proiettando il giocatore in un futuro assai inquietante, distante solo pochi anni da noi ma non per questo meno violento e catastrofico. Attingendo al meglio (peggio) delle situazioni di crisi internazionali, la trama presenterà non pochi elementi e nemici da combattere che possono tranquillamente essere a costati ad effettive minacce dei giorni nostri, che preferiamo non citare semplicemente per mantenere il tutto su binari strettamente legati al mondo videoludico. Tutto questo ben sapendo che tutti coloro che giocheranno questo titolo non potranno fare a meno di non fare almeno una riflessione verso un punto indefinito del futuro del genere umano, inquietantemente dietro la porta del domani che sopraggiunge, così vicino da poter riuscire a identificare quali famosi eventi recenti hanno ispirato il gioco e il suo voler proporre attraverso un intreccio narrativo decisamente interessante un nutrito gruppo di terroristi, colpi di stato, contrabbandi di armi nucleari ed altro ancora, così vicino alla realtà e forse, sempre per questo, diabolicamente avvincente oltre ogni limite. Come sempre in questo genere di giochi, i primi minuti vi serviranno per familiarizzare con i comandi, regolare al meglio la sensibilità dei movimenti e decidere l’impostazione di alcuni parametri generali. Iniziando a prendere parte ad azioni belliche sempre più complesse, verrete presto a conoscenza del primo grande pregio del gioco, ossia un livello di Intelligenza Artificiale decisamente sopra la media e che vi consentirà non solo di poter elaborare strategie prima impensabili, potendo contare sul valido e prezioso aiuto dei vostri compagni controllati dalla cpu, ma di cui dovrete tener conto anche per quanto riguarda le risposte che riceverete dal nemico, il quale non resterà certo indifferente ai vostri attacchi, ma cercherà sempre di opporre una contromossa adeguata, sacrificando se necessario un buon numero di “pedine” pur di eliminarvi. Indubbiamente tale aspetto conferisce al gioco una notevole profondità, accrescendo la sensazione di gruppo e permettendovi di poter ragionare di tanto in tanto, cosa che prima era quasi impossibile da fare per via del costante e martellante fuoco nemico che non veniva mai attenuato dai vostri alleati se non per pochissimo tempo. Questo non vuol dire che non dovrete fare il lavoro sporco, sia bene inteso, ma semplicemente che una volta tanto i personaggi non giocanti potranno dare il loro contributo in maniera evidente.

L’illusione della vittoriaLa meccanica di gioco, pur presentando sostanzialmente una serie di azioni destinata a ripetersi nel corso delle missioni ed un approccio sostanzialmente immediato, presenta una serie d’interessanti miglioramenti rispetto al passato, che non mancheranno di ritagliarsi uno spazio più che adeguato nella vostra considerazione. Per prima cosa oltre alla vostra precisione in fatto di colpi messi a segno si è deciso di premiare anche l’abilità nel mettere a tacere per sempre più di un nemico in rapida successione, rilasciando particolari bonus a gioco in corso, sotto forma di attacchi di supporto che –in base alla vostra abilità- potranno andare da un semplice bombardamento fino al rilascio di un pesante attacco per opera di elicotteri armati dei più devastanti e mortali cannoni che l’uomo possa concepire. Per questi motivi riuscire a rendere minimi i propri tempi di reazione di fronte ad una minaccia corrisponderà a sempre maggiori aiuti, che faciliteranno in parte il vostro compito. Allo stesso modo, in base alla classe di appartenenza del personaggio che controllerete, sarete in grado di utilizzare differenti tipi di armi e di avere a disposizione una “sorpresa” per il nemico, da utilizzare purtroppo come vostro ultimo gesto di commiato. Questa varierà di potenza e crudeltà, a partire da un ultimo colpo di arma da fuoco fino ad arrivare al più classico degli attacchi suicidi, come estremo tentativo di lasciare un segno della propria presenza quando i giochi saranno ormai conclusi. Indubbiamente completare tutte le missioni rappresenta una sfida impegnativa ma non esattamente longeva ai massimi livelli, pertanto proprio per tener conto di ciò il team di sviluppo ha ben pensato d’includere una divertente modalità multiplayer, che sfruttando sia l’online che le reti locali permette fino a trentadue giocatori di giocare insieme, ad eccezione purtroppo di quella cooperativa, che sarebbe stata sicuramente molto gradita vista la qualità del prodotto in questione. Tralasciando la classica sfida in death match, sempre esistente dai tempi che furono, è parsa molto divertente la sfida definita come Sabotaggio, in cui lo scopo ultimo sarà appunto quello di far esplodere la base del gruppo nemico, cercando possibilmente di non finire impallinati vista la totale esposizione al fuoco avversario, accentuata da una bella ed evidente scritta che indicherà le vostre intenzioni.

Bello da scoppiarePer un gioco come Call of Duty 4 una delle armi vincenti non poteva che essere rappresentata da una realizzazione tecnica molto curata, solo se supportata però da requisiti tecnici di un certo livello per poter essere apprezzata pienamente. Mentre la fluidità è quasi sempre sostanzialmente sempre stabile ed elevata, qualsiasi livello di dettaglio scegliate di giocare, non disponendo di un pc dell’ultima generazione potreste non riuscire a godervi al meglio la qualità di texture, luci e ombre, di cui questo titolo fa grande uso. Sia le strutture poligonali che i personaggi e gli effetti grafici di esplosioni, fiamme, scie di fumo e riflessi sono stati riprodotti con grande cura e stessa cosa dicasi per le numerose sequenze cinematiche che in perfetto stile cinema accompagneranno e faranno da filo conduttore per tutta la vostra avventura. Nota di merito anche per il sonoro, composto da un doppiaggio molto ben caratterizzato, brani in grado di lasciarsi apprezzare pienamente ed effetti sonori che richiederebbero un impianto professionale per poter essere ascoltati con tutta l’attenzione che meritano. La giocabilità è sempre ai massimi livelli ed ogni missione riuscirà ad immergervi completamente adattandosi perfettamente –anche grazie alle numerose opzioni e livelli di difficoltà settabili- alle vostre esigenze ed alla vostra esperienza. Nonostante tutti i pregi c’è però un piccolo difetto, rappresentato da una longevità generale (per quel che riguarda la modalità principale per un giocatore) non superiore alla decina di ore circa. Si tratta di una segnalazione che era opportuno fare, pur precisando che una volta completato tutto il dovuto, ma probabilmente anche prima, non potrete resistere alla tentazione di sfidare altri avversari online e di conseguenza difficilmente abbandonerete questo titolo tanto presto, se non per evitare un reale problema di assuefazione. Se ancora non vi fosse chiaro il concetto, vi trovate di fronte ad uno dei migliori titoli degli ultimi mesi, ricco di novità, divertente come pochi e in grado di farsi trascorrere tante ore di piacevole distruzione videoludica. Quella buona, che non fa male a nessuno. Difficile onestamente pretendere di più da uno sparatutto.

HARDWARE

Requisiti minimi richiesti– Pentium 4 1.8Ghz o superiore– Memoria RAM 512MB (768MB con Windows Vista)– HD 80GB– Scheda video ATI Radeon 9800Pro o superiore– Scheda audio Soundblaster compatibile o superiore

MULTIPLAYER

Possibiltà di partecipare a combattimenti online (ma non in cooperazione) o attraverso collegamento lan.

– Tecnicamente eccellente

– Concept molto avanzato

– Storia coinvolgente e molti personaggi

– Manca modalità cooperativa

– Necessita di un pc potente

– Ambientazioni non enormi

9.3

Tirando le somme, Call of Duty 4 porta con se effettivi e notevoli miglioramenti rispetto ai già ottimi episodi degli scorsi anni, non limitandosi ad una pura e semplice dimostrazione di strapotenza tecnica, ma abbinando il tutto ad una struttura solida, curata sotto tutti i punti di vista e senza riserva alcuna se non quella di possedere un pc abbastanza performante da sfruttarne tutte le caratteristiche. A livello di trama e giocabilità è davvero uno spettacolo per i sensi, che non mancherà di trascinarvi all’interno di un’esperienza immersiva e adrenalinica catturando tutta la vostra attenzione. Consigliato a tutti, come solo i grandi titoli possono vantarsi di potersi proporre indistintamente a chiunque abbia voglia di divertimento puro.

Voto Recensione di Call of Duty 4: Modern Warfare - Recensione


9.3