Recensione

Call of Duty 2

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a cura di Fr@ncesco

In quest’ultimo scorcio del 2005 la grande carrellata dei Fps dopo aver lasciato un segno più che tangibile nella storia del videoludo, sembra non arrestarsi mai e finisce con l’arricchire inevitabilmente le ludoteche di milioni di appassionati del genere.Alcuni anni fa, Infinity Ward ed il suo Call of Duty lasciarono a bocca aperta l’intero mondo videoludico, proponendo un titolo che puntava a diventare il prototipo ideale di tutti gli sparatutto ambientati nella seconda guerra mondiale. A distanza di due anni circa dalla realizzazione del suo primo capolavoro, la Software House ritorna oggi più decisa, di quanto lo era stato in precedenza, nel rivoluzionare il panorama degli shooter 3D a sfondo bellico, attraverso la presentazione del sequel di Call of Duty, e, affinando le proprie capacità di realizzazione tecnica ha dato vita ad un valido engine grafico totalmente rinnovato.

Un successo assicurato…E’ piuttosto evidente che la guerra costituisce un tema al quale si sono ispirate numerose Software House, riscuotendo come al solito, un enorme successo; un successo legato probabilmente al fatto che la seconda guerra mondiale si è rivelata non soltanto un conflitto tra le nazioni, ma anche una lotta decisiva fra sistemi politici e valori contrapposti: la libertà, la democrazia, la collaborazione internazionale da una parte, dall’altra lo Stato totalitario dei fascisti e dei nazisti, proiettato verso una prospettiva di dominio mondiale. Alla luce di tutto questo, è chiaro che i videogiochi ispirati al tema cruciale della guerra diventano, quindi, titoli acclamati dalla maggior parte dei loro fruitori, facendoci rivivere i momenti più decisivi della nostra storia, quelli che hanno segnato le pagine più drammatiche della nostra umanità.E chi poteva essere leader indiscusso di questo genere, se non Call of Duty 2 (per abbreviazione lo chiameremo CoD2), che sotto le sembianze di un vero e proprio documentario di guerra, ci immerge in uno dei teatri più violenti di tutti i tempi: la seconda guerra mondiale.

Nuove formule di gameplaySe ripetitiva appare la location del gioco, non si può di certo negare a Call of Duty 2 il merito di aver introdotto una nuova formula di gameplay del tutto inedita e sconosciuta rispetto al precedente episodio della Infinity Ward.Innanzitutto, CoD 2 non prevede la presenza di “medikit”, nè tanto meno la barra indicativa del nostro stato di salute: si tratta di un sistema del tutto innovativo, mai sperimentato in titoli analoghi, in base al quale la classica barra dell’energia viene sostituita da un cosiddetto “livello di sopportazione”, superato il quale ci troveremo distesi a terra tra i nostri compagni abbattuti dal fuoco nemico. La misura di questo livello di sopportazione varia a seconda del numero dei colpi incassati dalle armi dei nemici ed è verificabile dall’ansimare del nostro alter-ego: se veniamo colpiti poche volte durante l’azione, sarà sufficiente ripararsi ed attendere finchè il nostro livello di sopportazione si ristabilizzerà sui normali valori, dopodichè potremmo di nuovo imbracciare l’arma.Originale appare anche il sistema di gestione delle campagne: durante lo svolgimento delle varie fasi di gioco verranno sbloccate alcune missioni relative alle tre campagne, per cui potremmo compierle nell’ordine che meglio preferiamo.

Più realistico che mai…Call of Duty 2 è sviluppato nella prospettiva della prima persona e come tutti gli shooter 3d che si rispettino è in grado di offrire al giocatore importanti dosi adrenaliniche ed un’esperienza di gioco davvero unica. Grazie ad un perfetto connubio tra tecnica di realizzazione del gioco davvero superba ed il contest abusato della seconda guerra mondiale, non sarà per nulla difficile immergersi con profondità nelle viscere di una guerra crudele ed ingiusta, che ha seminato morte e distruzione nel mondo intero.Quest’aspetto iper-realistico del gioco è accentuato dalla presenza di interessanti diari di guerra e di numerosi documenti storici, reperibili durante le missioni. Call of Duty 2 non è, infatti, solamente un frenetico sparatutto dall’attitudine arcade, ma si distingue da tutti gli altri titoli per le sue caratteristiche che lo rendono simile ad un vero e proprio “reportage” di guerra.Durante le fasi più concitate del gioco ci imbatteremo in veri e propri diari degli ufficiali o dei soldati, grazie ai quali si potrà far chiarezza sull’evolversi delle missioni e sullo stato d’animo degli stessi.

Una tecnica sorprendenteA coronare l’aspetto realistico del gioco è la sua realizzazione tecnica che ancora una volta rappresenta la ciliegina sulla torta di un vero e proprio capolavoro videoludico. Grande attenzione è stata riposta nel comparto grafico che insieme al rinnovato engine fisico ha costituito la principale fonte del suo successo; le macerie e le esplosioni, che ci accompagnano durante il gioco, sono ricostruite con elevati dettagli grafici e con buoni effetti particellari. Ottimi, ancora una volta gli splendidi effetti luce riprodotti questa volta con ulteriore impegno da parte degli sviluppatori.Peccato davvero per alcune imperfezioni del gioco legate all’intelligenza artificiale del nemico. Spesso accade, infatti, che durante le nostre frenetiche missioni tutto il fuoco nemico si concentri su di noi, lasciando via libera ai nostri compagni.Ottime le animazioni di gioco anche se l’engine fisico poteva essere ulteriormente migliorato in maniera tale da dare a Call of Duty 2 quel tocco finale di realisticità che lo avrebbe reso più completo, sotto tutti i punti di vista.Ottimo anche il sonoro che ci fa apprezzare meglio la realisticità di questo prodotto. Si consiglia comunque l’uso di un buon sistema dolby-sorround, supportato dal gioco.La giocabilità si attesta su alti livelli, sia per le novità introdotte nel gameplay, sia per la presenza di un solido anche se ripetitivo sistema multiplayer che ne migliora la longevità. Call of Duty 2 è fondamentalmente un gioco “arcade”, ma non per questo perde punti, anzi…il team di sviluppo si è impegnato cosi a fondo per fare in modo che il giocatore si potesse immergere nell’azione, divenendo parte coinvolta in un’esperienza di gioco unica ed ultra realistica.

HARDWARE

Requisiti minimi1.4 giga per il processore,256 MB di RamScheda video da 64 MB4 GB di spazio libero su hard disk

MULTIPLAYER

In Call of Duty 2 è presente un’intensa azione in multiplayer, con le solite cinque modalità di gioco: Quartier Generale, Cattura la Bandiera, Cerca e Distruggi, Deathmatch e Team Deathmatch fino a 32 giocatori.

– Sequel del primo capolavoro

– Documentario di guerra

– Motore grafico accattivante

– Nuove formule di gameplay

– Fisica migliorabile

– IA imperfetta

8.7

In definitiva, Call of Duty 2 si è rivelato un gioco profondamente immersivo e coinvolgente, in grado di regalare al giocatore numerose ore di divertimento. Ma ciò che più si è apprezzato del gioco è il suo carattere estremamente realistico dal momento che riproduce alla perfezione la realtà bellica di quel periodo. Dopo due anni dall’uscita del primo capolavoro della Infinity Ward, che è divenuto il punto di riferimento per tutto il panorama degli shooter 3d, non potevamo che aspettarci un secondo capolavoro, ma questa volta migliore del primo, grazie all’inserimento di nuove formule relative al gameplay proposteci dalla Software House e grazie ad un rinnovato motore grafico che sembra camminare di pari passo con le più moderne teconologie poste al servizio del mondo videoludico.

Voto Recensione di Call of Duty 2 - Recensione


8.7