Anteprima

Caesar IV

Avatar

a cura di A bbbello

Sono trascorsi ben otto anni dall’uscita di Caesar III, ottimo city builder ambientato nell’antica Roma. Tutta questa attesa per il quarto capitolo non deve però ingannare, infatti gli sviluppatori di Tilted Mill ci hanno lavorato circa 14 mesi per giungere – come dichiarato all’E3 – all’85% del prodotto finale.

Roma caput mundiLe meccaniche del gioco sembrano rimaste molto simili a quelle dei vecchi capitoli; possiamo dire senza timore di smentita che questo è un seguito piuttosto “ordinario”. La storia – se così si può chiamare – si svolge durante il dominio romano in Europa e in Nord Africa, dunque nei giorni più fasti dell’impero. Di volta in volta decideremo se costruire una città ex novo o prendere le redini di una già esistente per raggiungere determinati obiettivi di prosperità, cultura, benevolenza, sicurezza o numero di abitanti. La gestione passerà dalla lapalissiana costruzione di strutture che soddisfino in toto le esigenze della popolazione, e cioè cibo, acqua, salute, fede, lavoro. Gli impieghi, però, non possono essere stabiliti “a casaccio”: i plebei dovranno essere impegnati nelle fabbriche, così come la classe media nell’intrattenimento, nell’insegnamento e nei servizi in generale. I patrizi – beati loro – se ne staranno, diciamo così, a rigirarsi i pollici facendo spezzare la schiena ai meno fortunati; in compenso pagheranno più tasse e costituiranno il cuore pulsante dell’economia (in parole povere faranno girare i tanto cari dindi). Le maggiori innovazioni nel gameplay sono da ricercare in una parte militare (il tallone d’Achille dei prequel) più profonda: stavolta le truppe dovranno essere pagate e nutrite, ricordandoci di destinare parte delle risorse alla creazione di armi, pena… essere massacrati dai potenziali vessatori (leggasi nemici e, perchè no, i soldati imperiali se incorreremo nelle ire di Cesare).L’intelligenza artificiale dei cittadini (bisogna comunque pensare che eravamo pur sempre nel 1998) a volte era piuttosto fastidiosa: i cittadini, quei coloratissimi e simpatici sprites in 2D, percorrevano tragitti prestabiliti complicando la loro e di conseguenza anche la nostra vita. Il problema dovrebbe essere risolto, infatti gli abitanti potranno essere “assegnati” ai vari quartieri.I personaggi implementati dovrebbero essere più di 75 (un sensibile aumento quindi) e, ovviamente, cliccando su di loro tasteremo il polso della situazione all’interno della città.

Ciò che – almeno negli amanti dei city builder come me – sta creando più hype è il nuovo motore grafico in 3D che gestisce una città incredibilmente dettagliata e più affollata che mai: zoomando sulle case, vedremo i cittadini intenti, per esempio, a spremere l’uva alla vecchia maniera, ossia con i piedi. Tra l’altro non mancheranno le chicche: alternanza di giorno e notte, splendidi effetti di luce, un’acqua realisticamente animata, effetti climatici tangibili, ombre procedurali e bump mapping. Come avrete capito, il comparto tecnico dovrebbe essere uno dei punti forti del gioco.

Dopo ben otto anni di attesa, speriamo di vedere eliminati quei difetti che minavano la riuscita totale del terzo capitolo che, comunque, si era dimostrato più che buono. L’uscita è prevista per Settembre, la famosa serie Caesar riuscirà a stupirci ancora?