Anteprima

Cabela's Dungerous Hunts 2011

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a cura di drleto

Per un media giovane come quello videoludico, provare a non scatenare facili polemiche sembra essere stato individuato come il metodo principale per provare a farsi accettare più facilmente dalle masse, spaventate da tutto ciò che è nuovo, dato che temono che le novità andranno inevitabilmente a turbare e corrompere le menti della loro prole così come fecero il rock’n’roll ed il cinema. Senza entrare in polemiche sterili legate ai modelli che grande schermo, televisione e politica propongono, sicuramente non migliori di quelli videoludici, si può notare come fortunatamente queste stesse masse siano piuttosto cieche e per un Carmageddon, un Manhunt 2 o delle castissime scene di sesso alieno (e pure vestito) di Mass Effect si lasciano sfuggire gli efferati massacri che giornalmente perpetriamo nei confronti di alieni, nazisti, comunisti, membri di gang rivali (sì, sono tutti pur sempre uomini anche loro!), elfi, nani (questi un po’ meno) o draghi e l’elenco potrebbe proseguire a dismisura.Quello che si deduce è che nei videogiochi, anche quelli meno estremi, un po’ di violenza più o meno gratuita ci scappa sempre, ma in mezzo a questi ettolitri di sangue virtuale vi è una categoria particolarmente delicata sulla quale rimangono forti i veti anche di coloro che tendenzialmente non rientrerebbero nella beneamata cerchia dei benpensanti: gli animali. Partendo dal presupposto che non siamo a favore della caccia, un po’ di sano realismo ci fa parallelamente pensare che da una parte si tratta pur sempre di pixel, dalla forma spesso solo leggermente simile a quella della controparte reale e dall’altra che, se qualcuno deve per forza sparare ad un animale, è decisamente meglio che lo faccia tramite una console piuttosto che dal vivo. Senza contare che sono davvero pochi quelli che in un Elder Scroll, in un Final Fantasy o in un Red Dead Redemption qualsiasi nella loro carriera videoludica non hanno mai torto il capello ad una singola bestia.Questa strana e lunga introduzione serve per presentare Cabela’s Dungerous Hunts 2011, l’ultimo capitolo della celebre serie di caccia sviluppata e distribuita da Activision, in arrivo nei negozi il prossimo 6 maggio.

Servono motivazioni?Le modalità che gli sviluppatori hanno inserito nel gioco sono essenzialmente due: una più caciarona e votata al divertimento disimpegnato e l’altra leggermente più seriosa, corredata di una storia, cut scene e tutto quanto è necessario per rendere Cabela’s Dungerous Hunts 2011 un titolo con tutti i crismi. Partiamo da quest’ultima modalità, nella quale dovremo impersonare un giovane che segue il padre in una battuta di caccia. Sfortunatamente non tutto va come previsto e verremo coinvolti in un incidente nel quale perderemo il nostro genitore. In cerca di una possibile rivincita nei confronti della poco benevola natura cominceremo una caccia senza quartiere nei confronti di questi animali particolarmente aggressivi. Il claim del gioco recita “non siamo noi i cacciatori in questo luogo” a sottolineare come ci troveremo di fronte ad animali particolarmente aggressivi, che non attenderanno pacificamente nel loro habitat l’infausto destino, ma tenteranno costantemente di farci la pelle. Dalla Savana, passeremo a freddi boschi fino ad arrivare ad umide paludi, tutti territori profondamente diversi sia come conformazione morfologica sia come fauna. Incontreremo coccodrilli, orsi e rinoceronti, da affrontare con un tipo di arma differente in base alla tipologia: la pistola per gli animali più piccoli ed agili, la doppietta per quelli più coriacei ed il fucile di precisione per sorprenderli dalla distanza. Ci muoveremo liberamente attraverso lo scenario, lentamente per non produrre rumori che potrebbero attirare attenzioni non volute, scandagliando il terreno alla ricerca di impronte ed indizi. Di fronte all’attacco di un animale l’approccio sarà tutt’altro che silenzioso e circospetto, grazie al fucile a raggi infrarossi, venduto in bundle col gioco, mirare e sparare sarà un’operazione divertente e precisa, fondata più sulla velocità di reazione che sulle reali dinamiche di caccia. I leoni, per esempio, ci piomberanno addosso con rapidità e in gran numero, mentre i rinoceronti faranno partire dei brevi Quick Time Event quando ci caricheranno. Questi saranno affrontabili inclinando il fucile nella direzione indicata a schermo, conferendo all’azione quel pizzico di fisicità in più che non guasta mai.La seconda modalità è disegnata sulla falsariga dei vari sparattutto su binari che impazzavano nelle sale giochi qualche anno fa. In compagnia di un altro giocatore si verrà messi di fronte a scenari nei quali arriveranno ondate di animali feroci. Tutto quello che dovremo fare è abbattere le bestie prima che si avvicinino troppo e facciano calare la nostra barra della salute. Più resisteremo e maggiore sarà il punteggio finale. Una modalità leggera e adrenalinica, per qualche ora di sano shooting.

Giocattoli!L’elemento per il quale Cabela’s Dungerous Hunts 2011 verrà immediatamente notato nel vostro rivenditore di fiducia sarà il fatto che la confezione conterrà in bundle un fucile a raggi infrarossi, fondamentale per godere al 100% il gioco. Se la versione Wii necessita l’innesto del Wiimote nel fucile, quelle Xbox 360 e PS3 saranno dei veri e propri pad rimodellati a forma di fucile, fatto con ottime plastiche e dalla discreta pesantezza. Sull’impugnatura avremo anche una leva analogica, utile per muoverci lungo lo scenario nella modalità storia, oltre che due tasti per eseguire le azioni a schermo. La ricarica sarà affidata al carrello scorrevole sulla canna del fucile, al cui fianco sono state posizionate una seconda leva analogica ed un altro tasto, per scorrere velocemente le armi. Il mirino conterrà una lente rossa, capace di evidenziare le orme degli animali sul nostro schermo. Una periferica decisamente precisa e ben fatta, con l’unica – personale – controindicazione di un design forse troppo futuristico che poco si addice ad una battuta di caccia. Fattore estetico a parte si spera che in un futuro Activision possa sfruttare anche in altri sui prodotti un oggetto di questa fattura.

Il fascino della savanaNonostante in Italia sia poco conosciuta, la serie Cabela è uno dei marchi più importanti all’interno della line up del colosso americano. Giocando a Cabela’s Dungerous Hunts 2011 si nota infatti la cura con la quale gli ambienti sono stati riprodotti e la bontà di molte animazioni. Certo non stiamo parlando del nuovo Call of Duty, ma il titolo Activision si lascia guardare e giocare, volentieri. La longevità promette di essere buona, grazie ad una modalità storia completa ed una componente arcade decisamente più leggera e spensierata, ma per questo, come per tutti gli altri giudizi finali, occorrerà attendere la nostra recensione.

– Fucile solido e preciso

– Due modalità di gioco

– Meglio qui che dal vivo!

Cabela’s Dungerous Hunts 2011 si presenta come un buon prodotto, divertente ed interessante, soprattutto per chi non si fa remore nell’intraprendere una battuta di caccia virtuale. Il solido fucile venduto in bundle segna anche il tono della produzione, molto più leggero e divertente di quel che possa sembrare inizialmente, conferendo al prodotto Activision un gameplay veloce e divertente. La modalità arcade chiude l’offerta ludica, sfruttando il fucile come si usava nelle vecchie sale gioco, per imbastire un divertente rail shooter. In sede di recensione dovremo scoprire la longevità del titolo e la qualità dello shooting, che dovrà essere capace di mantenere alto il divertimento per un numero sufficiente di ore. Rimanete con noi per scoprirlo.