CES 2018: tutte le novità per il gaming del futuro

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a cura di Pasquale Fusco

Qualche giorno fa si è conclusa l’ultima edizione del Consumer Electronic Show, altresì noto come CES. La fiera di Las Vegas è con ogni probabilità la più importante a livello globale per tutto ciò che concerne l’hi-tech e, dunque, la tecnologia di consumo. I protagonisti della kermesse statunitense sono quindi i gadget, gli elettrodomestici, gli smartphone e i relativi software, in parole povere tutti i prodotti che verranno lanciati sul mercato nel corso dell’anno – fatta eccezione per qualche prototipo fin troppo ambizioso.Se ve ne stiamo parlando è perché anche il mondo a noi caro, quello dei videogiochi, ha invaso il CES 2018. Abbiamo infatti assistito alla presentazione di nuove periferiche hardware e accessori dedicati (quasi) interamente al gaming su PC, ma non sono mancate le grandi novità, prima fra tutte il Project Linda di Razer.

CES 2018: VR e retrogaming invadono Las VegasNonostante la totalità degli annunci gaming abbia visto un particolare focus su PC, non sono passate inosservate le svariate novità inerenti a virtual reality e retrogaming.Nel primo caso andrebbe spesa qualche parola sul nuovo HTC Vive Pro, ultima versione del famigerato headset VR progettato da Valve con la collaborazione della compagnia di Taiwan. Lo scopo dei due produttori è quello di ridurre la visibilità dei pixel attraverso un upgrade dei pannelli AMOLED, ciascuno dei quali raggiunge così i 1.440×1.600 pixel – parliamo di un incremento dell’80% rispetto alla risoluzione offerta dal modello base (1.080×1.200). Lì dove HTC Vive richiede un headset audio, la versione Pro integra un paio di cuffie on-ear e raddoppia la videocamera frontale, mantenendo inalterati il campo visivo di 110 gradi e la velocità di refresh a 90Hz. Valve trova inoltre il supporto di Intel, che ha realizzato l’adattatore WiGig per l’utilizzo wireless di HTC Vive e Vive Pro. Ciliegina sulla torta, la seconda generazione dei tracker SteamVR.Ampio spazio anche ai videogiochi old school in quel di Las Vegas. Si parte da Hyperkin, società californiana che ci propone l’Ultra GB, praticamente una versione 2.0 del mai troppo lodato Game Boy di Nintendo, dotata di schermo retroilluminato, audio stereo e una nuova scocca in alluminio; cosa più importante, l’Ultra GB supporterà le care vecchie cartucce. Allo stesso modo funzionerà il nuovo Hyperkin SupaBoy SFC, in questo caso per far girare i nostri giochi per SNES tramite le classiche cartridge. Retro-bit opta invece per il supporto multipiattaforma, integrando in un’unica console la compatibilità alle cartucce di NES, SNES e Sega Mega Drive, il tridente del Super Retro Trio Plus. Per gli amanti delle portatili ci sarà GoRetro Portable, altra console che strizza l’occhio al design del ben più celebre Game Boy e che ci spiattella in faccia la bellezza di 350 titoli preinstallati.

PC: l’evoluzione della ‘Master Race’Per gli aficionado del gaming da mouse e tastiera le novità diremmo che le novità sono davvero molte.Si parte dai nuovi PC pre-built con Digital Storm e il suo Project Spark, uno dei sistemi più piccoli e potenti che siano mai stati concepiti per questa categoria. All’interno di un case alto appena 28 cm troviamo una GeForce GTX 1080, un processore i7-8700K e una scheda madre Micro STX, la più compatta della serie; il tutto si appoggerà ad un impianto di raffreddamento a liquido. I fan dei desktop full-tower potranno optare per l’Aventum X, l’ultimo arrivato della famiglia di PC high-end del produttore statunitense. Dalla California arriva un altro espositore, CyberPower PC, che vanta una line-up di tutto rispetto. Il suo Hyper Liquid II è una bestia equipaggiata con una CPU da 18 core – l’i9-7980X di Intel – e una GTX 1080 Ti, il tutto protetto da un meraviglioso case in vetro temperato illuminato da luci RGB. Per i più spendaccioni c’è il Luxe, dotato delle migliori componenti targate Intel e Nvidia, ma troviamo anche un’opzione più economica nel mid-tower Esports Series, che parte da “soli” 700$.Certo, belli e potenti, ma i migliori PC desktop richiedono comunque un mouse e una tastiera. Ecco dunque che (ri)entrano in gioco due colossi come Razer e la rinata Mad Catz, due società che si sono sempre distinte in questo settore grazie alle loro accattivanti periferiche. Entrambe hanno presentato due prodotti molto validi, eppure estremamente simili, ovvero i rispettivi Mamba HyperFlux e R.A.T. Air. Parliamo di due mouse wireless alimentati ad induzione magnetica tramite i propri mousepad (inclusi nel kit), una soluzione particolarmente innovativa che “alleggerirà” il setup dei giocatori. Va sottolineata l’unica sostanziale differenza tra i due mouse: mentre il nuovo R.A.T. raggiunge un massimo di 12.000 DPI, il Mamba ne offre ben 16.000. Mad Catz torna più forte che mai anche sul fronte delle tastiere con le nuove S.T.R.I.K.E. 2 (a membrana) e 4 (meccanica), ma dovrà vedersela con un’agguerrita Corsair e con la sua K63, la prima tastiera meccanica wireless.Manca solo il monitor, no? Viewsonic ne ha presentati due, l’Ultrawide con display curvo 21:9 da 35″ e il monitor 4K da 32″, ma è Nvidia a proporci l’opzione più folle dell’intero showfloor americano: il BFGD. Il Big Format Gaming Display è un immenso monitor 4K da ben 65 pollici dotato di particolari feature per il gaming competitivo, come la tecnologia Nvidia G-Sync, velocità di refresh a 120Hz e una bassa latenza. Dulcis in fundo, il BFGD integra al suo interno un Nvidia Shield TV per lo streaming multimediale.

One more thing: Razer Project LindaChiudiamo la panoramica sulle principali novità del CES 2018 spendendo qualche parola su Project Linda. Il versatile prodotto di Razer non rappresenta di certo una novità per il settore hi-tech, dopotutto avevamo già posato gli occhi sulla linea Transformer di Asus, ma è sicuramente una soluzione innovativa per molti videogiocatori. L’hardware 2-in-1 del produttore californiano punta ad estendere le funzionalità del potente Razer Phone affiancandogli un laptop, sottile ed elegante, non molto lontano dal classico Blade. Il portatile fungerà sostanzialmente da dock per lo smartphone, dal quale partiranno tutti i processi che visualizzeremo sul display QuadHD da 13.3″, anch’esso caratterizzato dallo stesso refresh rate a 120 Hz che troviamo sul telefono. Dopo aver inserito il Razer Phone nell’apposito slot, potremo utilizzare il suo schermo da 5.7″ come trackpad o come display aggiuntivo per il nostro nuovo portatile Android. In ogni caso, il laptop aggiunge alcune feature particolarmente utili, aggiungendo 200GB di archiviazione interna (ai 64 espandibili del Razer Phone), una batteria da 53Wh che ricaricherà lo smartphone, una webcam 720p e alcune porte d’ingresso – jack audio, una USB-A e una USB-C.Immaginiamo un potenziale utilizzo di Project Linda. Abbiamo avviato una partita classificata su Hearthstone, titolo Blizzard particolarmente abusato dai casual player (e non) su smartphone, ma la batteria del nostro Razer Phone sta per abbandonarci. Per evitare di subire la sconfitta potremo inserire il telefono nel laptop e continuare la partita sull’ampio display del portatile, mentre la batteria del Razer Phone potrà ricaricarsi.Project Linda non stravolgerà la scena videoludica mobile, ma rappresenta senza dubbio un valore aggiuntivo per i possessori di Razer Phone e per quella clientela più esigente, alla costante ricerca di un hardware versatile da poter utilizzare in qualsiasi condizione per gli scopi più svariati, oltre che per il gaming.

Grazie all’ultima edizione del CES di Las Vegas abbiamo avuto l’occasione di dare un’occhiata ai prodotti più interessanti dell’anno, almeno per quanto riguarda il settore gaming. Tra gli espositori più convincenti abbiamo ritrovato Valve e HTC, che uniscono nuovamente le forze per l’incredibile Vive Pro, oltre alla rediviva Mad Catz e all’onnipresente Razer, che ci ha presentato un altro ambizioso prototipo che risponde al nome di Project Linda. Di fronte a una selezione così vasta di periferiche e accessori, i giocatori PC avranno solo l’imbarazzo della scelta, così come ne avranno gli appassionati di retrogaming.