Recensione

Burnout Revenge

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a cura di Alexd3

Anno nuovo Burnout nuovo e, come da consuetudine, ci ritroviamo a parlare di una delle saghe di maggior successo degli ultimi tempi che è riuscita ad evolversi in continuazione, regalandoci di volta in volta un titolo dal grandissimo carisma e ricco di adrenalina.

Cosa ci aspetta di nuovo?Sin dalle prime battute di gioco noteremo che la modalità per il Single Player non è più suddivisa in continenti ma in 11 livelli ai quali potremmo accedere man mano che avanzeremo nel gioco sbloccandoli. In Burnout Revenge difatti durante ogni tipo di gara avremo una valutazione per come l’avremo svolta ed, in base a questa, otterremmo dei punti abilità e, una volta raggiunto il numero richiesto, ci permetteranno di sbloccare il livello successivo e le sfide che ci offrirà. Le altre modalità disponibili sono molteplici, andiamole ad analizzare nel dettaglio:

Attacco al traffico: dovrete ottenere il punteggio più alto possibile tamponando più vetture; in questa nuova versione di Burnout avremo la possibilità di “far volare” le auto di piccole e medie dimensioni che viaggiano nella nostra stessa corsia mentre sarà sempre letale schiantarsi contro una vettura che viaggia in direzione opposta. Questa modalità risulta abbastanza semplice e la medaglia d’oro si raggiunge molto spesso al primo tentativo, ciò non toglie che è molto divertente affrontare una prova del genere, soprattutto in compagnia di qualche amico…giusto per vedere chi riesce ad effettuare il punteggio migliore.

Giro Lanciato: classico time attack: dovrete effettuare un solo giro entro un tempo prestabilito.

Collaudo: Simile al Giro Lanciato, l’unica differenza consiste nel fatto che qui dovrete percorrere il giro con una vettura prestabilita.

Furia Stradale: il vostro obbiettivo sarà quello di effettuare più takedown possibili (per chi non avesse giocato al terzo capitolo per Takedown si intende semplicemente schiantare i proprio avversari nelle pareti, senza farsi troppe domande…)

Gara: Non credo ci sia molto da spiegare, chi arriva primo vince.

Gran Premio: Un piccolo campionato: dovrete affrontare un certo numero di gare consecutivamente

Eliminatore: Modalità già vista in altri titoli automobilistici consiste in una eliminazione diretta ogni trenta secondi dell’ultima vettura in classifica finche non ne rimarrà solo una.

Schianto: Questa è la modalità che reputo più particolare e divertente di Burnout: il vostro scopo è quello di far avvenire un maxi incidente che dovrà comportare tamponamenti a catena, una distruzione di massa insomma, ed in più, come se non bastasse, avrete anche la possibilità di far esplodere il vostro bolide.

Una delle caratteristiche principali dei vari Burnout è sempre stato il carismatico gameplay: in questo nuovo capitolo, come credo abbiate già capito, ritroviamo la velocità e la frenesia di gioco classica della serie. Una delle novità è quella di poter tamponare le vetture nella propria corsia senza incombere in incidenti: le vetture tamponate invece di farvi da blocco schizzeranno via e questo riesce a rendere il gioco più semplice e meno frustrante. I circuiti sono stati realizzati in maniera davvero eccellente e quindi è possibile trovare scorciatoie (che però a volte possono essere anche abbastanza rischiose!) e anche trampolini di lancio per effettuare grandissimi salti e possibilmente effettuare Takedown aerei. Capitolo takedown: come nel prequel anche qui assumono un ruolo fondamentale gli scontri tra avversari; questi oltre a regalarvi vantaggio sugli avversari scaraventati nelle pareti o contro altre vetture, farà ricaricare la vostra barra del turbo completamente e quindi vi renderà il tutto più facile e adrenalinico. Ovviamente gli avversari non staranno a guardare e anche loro potranno infliggervi dei pericolosissimi attacchi con una buona percentuale di riuscita. Nel caso doveste subire un Takedown avversario, lo schianto sarà rappresentato al rallentatore e durante questa schermata vi sarà mostrato l’avversario che vi ha tamponato segnandolo come nemico sul quale effettuare la propria vendetta. Durante gli scontri è anche possibile rallentare il tempo e decidere in che direzione far dirigere la vostra vettura. Quest’opzione è molto utile soprattutto nelle sfide di crash in quanto, una volta schiantati, sceglierete in quale direzione mandare la carcassa del vostro bolide in modo tale da continuare la distruzione di massa facendo in modo che altre vetture si vadano ad accartocciare sui vostri resti..

Grafica e sonoro:Il comparto tecnico di Burnout Revenge è sicuramente di livello incredibile: cominciando a parlare della grafica vi anticipo subito che la qualità complessiva è stupefacente. Anche in questo caso l’hardware PS2 è sfruttato al massimo: le vetture sono realizzate in modo superlativo così come i tracciati. Al gioco è stato regalato un tono più dark con colori più scuri e accattivanti che meglio si addicono ad un gioco del genere rispetto il precedente capitolo. Nonostante l’altissima velocità di gioco e l’elevato numero di vetture su schermo il motore grafico non subisce in nessuna situazione rallentamenti e l’effetto sfuocato che si viene a creare e molto bello da vedere ed efficace per rendere la sensazione di velocità. Anche gli effetti di luce sono bellissimi per non parlare poi della spettacolarità che riescono a regalare i crash e i takedown.Passando all’audio gli elogi continuano: fra effetti sonori e colonna musicale di sottofondo non so quale siano superiori. Gli effetti sono gradevolissimi da sentire ma una nota di merito va alla magnifica e molto ampia colonna sonora che contiene generi di tutti i tipi e che quindi potrà soddisfare ogni utente.

Una notevole longevità…Anche in campo di longevità Burnout Revenge non scherza affatto: nel single player sono ben 169 gli eventi da completare e quindi rimarrete incollati al pad per un bel po’. Il numero di auto è elevatissimo per un titolo del genere e sbloccarle tutte sarà davvero molto piacevole. In più non ci si può dimenticare della modalità in multiplayer, divertente e appassionante come poche.

– Comprato tecnico di altissimo livello

– Divertente come pochi giochi

– Davvero molto longevo

– Nella modalità single player ci sono più sfide crash che gare

8.8

Possiamo affermalo con certezza, Burnout 3 ha un degno successore! Il comparto tecnico appare sicuramente come uno dei più belli mai visti in questa generazione di console e anche lo stile di gioco spinge prepotentemente Burnout Revenge nella lista dei titoli da avere. Un titolo arcade, lungo ed impegnativo da portare a termine, ma che allo stesso tempo riesce a regalare adrenalina e divertimento allo stato puro. Non lasciatevelo scappare!

Voto Recensione di Burnout Revenge - Recensione


8.8