Recensione

Burnout 3: Takedown

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a cura di Alexd3

Durante una gara il momento più adrenalinico è forse quello del conto alla rovescia: sentire l’assordante rumore del motore delle varie vetture e poi essere presente alla grande partenza può provocare sensazioni indescrivibili ed è ormai risaputo che a qualsiasi essere umano è gradita la frenesia e l’adrenalina a mille che ne derivano. Beh, se adrenalina e frenesia è tutto ciò che il pubblico acclama, mi sa che i produttori non potevano fare una scelta più azzeccata e quindi ora non mi resta che farvi scoprire se Burnout 3: Takedown riesce davvero a far percepire queste sensazioni ai videogiocatori ed è degno di entrare nell’albo d’oro dei videogames.

Regola numero 1: la velocitàI programmatori, dopo il magnifico secondo episodio, non si sono voluti smentire e fin dalle prime battute noterete la grande maestosità di Burnout 3. Dopo aver creato il vostro profilo vi ritroverete nel menù principale con le varie opzioni: quelle che saltano subito all’occhio sono il world tour e l’attesissima modalità di gioco in rete. Tralasciamo un momento ciò che riguarda il gioco on-line e fissiamo l’obbiettivo sulla possibilità di gioco off-line. Non collegandovi alla rete è possibile affrontare il world tour, dei singoli eventi e anche un buon e divertente multiplayer. Iniziamo da quella che è la modalità più gustosa ovvero il World Tour: selezionando questa opzione vi ritroverete dinnanzi una mappa del mondo e potrete selezionare di gareggiare in tre diversi continenti ovvero Stati Uniti, Europa ed Oriente. Dopo aver selezionato il continente in cui sfidare i vostri avversari, sarà il momento di scegliere uno fra i quattro tipi di prove disponibili: inizialmente non avrete tutte e quattro le modalità a disposizione, che vanno sbloccate competizione dopo competizione. Le modalità di cui parlo sono Gara, Time Attack, Road Rage e Crash. La prima consiste nello sconfiggere gli avversari in un prefissato numero di giri mentre, nella seconda dovrete utilizzare tutta la vostra abilità per battere il giro record di un circuito. Road Rage e Crash sono quelle che, a mio avviso, possono divertire maggiormente ogni tipo di pubblico poiché nonostante possano sembrare alquanto spensierate alcune volte dovrete ragionare sul come agire: la prima consiste nel far uscire di pista o comunque far commettere incidenti agli avversari speronandoli a più non posso, mentre le gare Crash richiedono di causare un incidente dalle sproporzionate dimensioni tentando di danneggiare il maggior numero di veicoli possibile. Molto azzeccata anche l’inedita possibilità di far esplodere la propria vettura dopo aver causato un certo numero di tamponamenti: ad esempio in ogni livello è dato un numero preciso di automobili, camion o quant’altro sia presente nello stage, da far tamponare fra di loro e una volta raggiunta o superata quella cifra avremo la possibilità di far scoppiare la macchina attraverso l’utilizzo del tasto R2 in modo tale da causare un numero ancora superiore di danni a tutto ciò che ci circonda.

Regola numero 2: controlloDopo aver dato uno sguardo agli elementi di “contorno” di Burnout 3: Takedown, saliamo a bordo nel nostro bolide ed ammiriamo da vicino le varie gare. Fin dalla prima accelerazione capirete che il gameplay è divertente e spensierato ma allo stesso tempo impegnativo. Il gioco si affronta a velocità molto elevate e l’ostacolo maggiore da superare sono le altre macchine, sia quelle che gareggiano, sia quelle che fanno parte del traffico. Per imprimere un maggior effetto di frenesia i produttori hanno aggiunto un magnifico effetto sfuocato realizzato a regola d’arte che riuscirà a trasmettervi al 100% il senso di velocità. Come nei precedenti capitoli, grazie all’utilizzo del tasto R1, avrete la possibilità di attivare il turbo che, questa volta, è utilizzabile in qualsiasi momento e non solo quando la barra è tutta piena: per caricare l’indicatore del turbo sarà sufficiente gareggiare nella corsia inversa, sfiorare le automobili presenti su schermo o, ancora, effettuare derapate. Bella la possibilità di aumentare la capienza della barra.Una delle più significative novità presenti è quella dei Takedown che consiste nella possibilità di speronare gli avversari facendoli così finire in testa coda oppure facendoli frantumare contro muri, negozi, auto e quant’altro; questo comporterà un aumento della capienza dell’indicatore del turbo (fino ad un massimo di 4 volte l’originale). Un’altra novità è quella di poter comandare la propria vettura anche durante gli incidenti grazie ad una sorta di bullet time, un simpatico particolare che, però, aldilà della spettacolarità è meno utile di quanto possa sembrare. Un punto a favore per Burnout 3 bisogna assegnarlo per l’altissima IA (intelligenza artificiale) dei propri avversari: le gare presentano un buon livello di sfida, il bronzo lo si guadagna abbastanza semplicemente mentre per l’oro dovrete impegnarvi leggermente di più; ma non è questo il bello, la cosa migliore è che gli avversari sono davvero intelligenti e sembrano quasi umani: decideranno il momento più idoneo per attivare il turbo, vi infastidiranno costantemente e, cosa più importante, vi tamponeranno e così facendo vi procureranno un bel numero di inevitabili incidenti.

Un po’ di numeriQuesto paragrafo più che sulla tecnica, vi informerà un po’ di quelli che sono i “numeri” di Burnout 3: Takedown. Vabbè oramai credo che sappiate che il gioco si affronta a velocità altissime (diciamo che nella media si potrà andare sui 300km/h) ed infatti non è di ciò che vi volevo informare. Gli eventi da superare sono ben 173 in totale e le macchine utilizzabili sono 67 che si suddividono in 6 differenti categorie. Le modalità di gioco, come credo già abbiate potuto intuire, sono 4 ed in più sono presenti anche le modalità on-line e il divertentissimo multiplayer. Infine riguardo l’audio vi anticipo solo l’elevatissimo numero di brani che compongono la colonna sonora: ben 44 canzoni per un miscuglio di Pop, Rock e Hip Pop. Devo dire che tutto ciò non è davvero niente male, in più ci sono varie prove extra da superare tipo eseguire delle combo durante gli incidenti o commettere un determinato numero di Takedown in una gara.

Regola numero 3: grafica da urloOra, dopo aver parlato a lungo delle varie modalità e delle gare vere e proprie, passiamo al comparto tecnico del gioco ed iniziamo dal settore grafico. Considerata l’alta velocità di gioco ed il numero elevato di vetture su schermo, uno dei pericoli cui Burnout 3 poteva andare incontro era quello di possibili rallentamenti: fortunatamente così non è stato, il gioco fila liscio come l’olio ed io non posso fare altro che complimentarmi con i programmatori per essere riusciti a realizzare un motore grafico davvero eccellente. Gli scenari in cui affronterete le varie gare sono tutti davvero splendidamente realizzati e, girovagando per i tre continenti selezionabili, affronterete circuiti cittadini, folti boschi e città innevate. Il tutto è ottimamente definito ed in più, come ciliegina sulla torta, fanno la loro comparsa dei magnifici effetti di luce. Per quanto riguarda le vetture anche qui il risultato è più che soddisfacente anche se, effettivamente, sarebbe sicuramente piaciuto di più vedere macchine ufficiali con tanto di licenze. Spettacolari le sequenze dei crash e dei vari incidenti in cui le vetture coinvolte che si sfracellano nel vero senso della parola, diventando veri e propri rottami. Durante le normali gare i danni non saranno evidenti sulla vettura ma, al contrario, nelle Road Rage vedremo lamiere staccarsi, vetri distruggersi, ammaccature su ogni lato ed ognuno di questi danni sarà riprodotto davvero a regola d’arte.

Regola numero 4: rombo dei motori e buona musica a tutto volumeNon solo l’occhio vuole la sua parte ma anche l’orecchio ha, giustamente, il diritto di sollazzarsi con ciò che gli piace: gli effetti sonori presenti in Burnout 3 sono un qualcosa di davvero eccezionale, a partire dalle accelerazioni per concludere con il fracasso procurato dagli schianti. In più sono presenti ben 44 brani che vanno davvero a braccetto con un titolo del genere e che fin da subito faranno colpo sul giocatore. Il mio consiglio è quello di collegare la vostra amata PS2 ad un impianto surround o, almeno, a delle casse dello stereo in modo tale da godersi al massimo la grandissima colonna sonora.

Regola numero 5: quando compro un gioco voglio giocarci a lungo!Volete un gioco che vi duri a lungo? No, forse ne volete uno che duri all’infinito? Beh allora ecco quello che fa per voi: Burnout 3 Takedown! Ebbene si, il gioco in questione mi ha stupito per la sua altissima longevità e, soprattutto, per l’elevato grado di rigiocabilità. Le prove da superare sono ben 173 quindi non poche per un gioco del genere ma se vorrete conquistare tutte le medaglie d’oro e sbloccare tutti gli extra credo che dovrete stare attaccati al vostro pad davvero per un lungo periodo di tempo. In più se avrete a disposizione qualcuno con cui affrontarsi in multiplayer che ben venga, però vi avviso, non voglio responsabilità se non vi staccherete più da vicino al televisore! Infine, ma non meno importante, se avete la possibilità di giocare on line tramite l’utilizzo del network adaptor credo che non possiate fare acquisto più azzeccato e più longevo di questo.

– Buona grafica

– Ottimo sonoro

– Giocabilità praticamente impeccabile

– Letteralmente infinito

– Uffa…. come siete pignoli!!

– Vabbè, forse si poteva fare giusto un qualcosina in più graficamente

– Alcuni incidenti inevitabili

9.3

Regola fondamentale: seguire tutte le regole! Beh, avete letto la regola fondamentale? Ecco Burnout 3: Takedown la segue alla grande: già i predecessori si erano dimostrati di altissimo livello ma questa volta i programmatori si sono impegnati davvero alla grande realizzando un gioco adatto a tutti e che sorprenderà per la completezza.

Grafica, sonoro, giocabilità e longevità sono tutti su altissimi livelli e se siete alla ricerca di un videogame con il quale divertirvi credo che il gioco in questione faccia proprio per voi.

Vi avviso che B3T è un titolo prettamente arcade, quindi se vi aspettate un titolo simulativo rimarrete delusi. In qualsiasi caso comunque sono dell’idea che, dopo averlo provato, non riuscirete più a staccarvi!!

Voto Recensione di Burnout 3: Takedown - Recensione


9.3