Recensione

Bully: Scholarship Edition

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a cura di SAH

Dopo il fin troppo “politically correct” Table Tennis, Rockstar porta finalmente su tutte le 360 del mondo un pò di sana violenza ignorante condita con il suo irresistibile stile ironico, ma al contempo stesso di denuncia nei confronti di una società sempre più orientata al degrado. In attesa di ripulire i vicoli da mafiosi balcanici e di spadroneggiare per le strade di Liberty City, ecco dunque un succulento antipasto. La conversione da PS2 di Bully, il primo simulatore di bullismo della storia, è dunque realtà con tanto di sottotitolo extra, preludio di novità.

L’istruzione prima di tuttoJimmy Hopkins non è esattamente uno studente modello, le continue risse e la ricerca costante di guai sono state le cause di espulsioni a ripetizione. Ultima fermata Bullsworth, l’high school più degradante dello stato. Dopo un colloquio col preside e le relative promesse di raddrizzare il suo “estroso” carattere, ha inizio l’avventura. Come è tradizione Rockstar il titolo offre fin da subito molta libertà al giocatore con la possibilità di muoversi in lungo e in largo per tutto il campus. Rispetto a GTA però il gioco è suddiviso in capitoli dove, in ognuno di essi, vengono sbloccate nuove aree e di conseguenza nuove missioni. Oltre alla scuola e agli edifici annessi infatti il giocatore sarà libero di muoversi anche nella vicina città, al mare, o in sentieri montuosi. Impersonando un quindicenne non sarà possibile scaraventare fuori dalle proprie auto i guidatori, ma ci si dovrà accontentare di tutta una serie di veicoli a motore e non, più consoni all’età di Jimmy. Il ritmo di gioco è scandito da un’orologio posto nell’angolo in alto a sinistra dello schermo ed esistono alcune regole ricorrenti: alle 09.00 e alle 13.00 ad esempio è orario di lezione, con mezz’ora massimo di ritardo consentito, alle 19.00 la scuola chiude, alle 23.00 inizia il coprifuoco e alle 02.00 Jimmy svenirà letteralmente dal sonno ovunque si trovi. Affinchè queste regole vengano rispettate, nel campus si aggirano dei controllori, l’equivalente della polizia in GTA. Beccato in flagrante Jimmy sarà preda di una vera e propria caccia all’uomo e se verrà beccato dovrà subire le furie del preside. Per eludere la sorveglianza esistono un gran numero di nascondigli: cespugli, armadietti, bagni, cestini dell’immondizia e così via. Man mano che il “casinometro” (l’indicatore di pericolosità di Jimmy) calerà, minore sarà la resistenza da parte dei prefetti. Il sistema di combattimento è molto semplice, con la pressione del tasto X si esegue il classico cazzotto mentre con Y si ingaggia il nostro avversario permettendo di eseguire una serie di combo. Prendendo spunto dai giochi di ruolo, portando a termine specifiche missioni, alcuni personaggi si proporranno di insegnarvi nuove tecniche di combattimento.

Un mondo di opportunitàCompletato il primo capitolo che getta le basi sulle vicende scolastiche di Jimmy, saranno resi disponibili i quartieri limitrofi alla scuola. Come un GTA in miniatura, Bully sorprende per la sua straordinaria varietà di missioni secondarie ed extra da portare a termine. La scelta è veramente ampia e non sempre collegata alle faccende scolastiche: potrete fare da paperboy, cioè da ragazzo che consegna i giornali, aiutare i responsabili del luna park ottenendo biglietti omaggio in cambio e tanto altro ancora. Ma le possibilità non si esauriscono qua: oltre alle missioni principali e secondarie vi verrà richiesto di portare a termine delle commissioni (aiuta un secchione a raggiungere la biblioteca senza essere picchiato dai fighetti, nascondi una scatola di cioccolatini nell’armadietto di una ragazza). Ogni volta che completerete il compito assegnatovi riceverete un premio, un abito o un oggetto particolare, che potranno essere indossati immediatamente per personalizzare al massimo il vostro Jimmy. Oltre al divertimento però c’è anche il dovere e più precisamente le lezioni scolastiche. Nella versione 360 sono state introdotte quattro nuove discipline per un totale di dieci materie totali. Ogni lezione prevede il completamento di un minigioco: a biologia vi verrà chiesto di sezionare un animale, a grammatica di comporre una parola usando le lettere a disposizione e così via. Per ogni materia sono disponibili cinque livelli di difficoltà crescente. Tutte le lezioni potranno essere rifatte in multiplayer sulla stessa console con un amico come sfida. Chi completa la lezione nel minor tempo possibile e con la più alta percentuale di successo vince.

Comparto tecnico rimandato a settembreCome abbiamo avuto modo di sottolineare più volte, Bully è una conversione da Playstation 2. Per quanto lo sforzo profuso nello spingere al massimo il motore grafico del gioco sia encomiabile, il titolo Rockstar non è neanche lontanamente in grado di raggiungere gli standard medi della console Microsoft. Jimmy e i personaggi principali mostrano un buon numero di dettagli, il problema è rappresentato dal resto, ambientazioni in primis. Texture semplici e slavate, assenza frequente di shader, modelli di oggetti appena abbozzati, solo per rendere l’idea. Inammissibili pertanto i frequenti rallentamenti e cali di frames che farciscono tutto il gioco e soprattutto le locazioni più affollate. Vedere una macchina come la Xbox 360 faticare per gestire pochi modelli in movimento oltre a sorprenderci ci fa capire il superficiale lavoro di ottimizzazione compiuto dagli sviluppatori. Il doppiaggio è interamente in inglese, la recitazione è ottima e un buon conoscitore della lingua di Albione apprezzerà sicuramente alcune gag e alcuni slang che per ovvi motivi non rendono nella traduzione italiana, che si comunque si attesta su livelli più che buoni nonostante qualche svariate (ad esempio un “come on” di incitamento viene tradotto con venite..). In termini di longevità, con l’introduzione di otto nuove missioni si raggiungono e si superano tranquillamente le 20 ore di gioco complessive.

– Estremamente divertente

– Varietà incredibile

– Longevità assicurata

– Multiplayer scialbo

– Grafica indecorosa

– Rallentamenti inaccettabili

8.0

Rockstar ritorna su Xbox360 portando con sé quel gameplay immediato e scacciapensieri che tanto è stato apprezzato su Playstation. Bully è un titolo completo ed estremamente vario, le possibilità a disposizione del giocatore sono così numerose da garantire un gameplay sempre appassionante e mai ripetitivo. Delude il comparto tecnico: dalla grafica era lecito attendersi risultati mediocri, ma i saltuari blocchi e i frequenti rallentamenti rischiano di minare un’elettrizzante esperienza nella scuola più “politically uncorrect” del panorama videoludico.

Voto Recensione di Bully: Scholarship Edition - Recensione


8