Recensione

Buffy: Wrath of the Darkhul King

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a cura di Fabfab

Un’attraente studentessa va a fare una passeggiata a mezzanotte negli angoli bui di un cimitero, senza palesare neanche un’ombra di timore o preoccupazione: si ferma quando dalle tenebre emerge una creatura che una volta era umana ma ora è un essere maledetto, una creatura della notte che avidamente brama sangue umano. Tuttavia la ragazza non dimostra assolutamente paura, ma tira fuori un punteruolo di legno acuminato e combatte la creatura finché il vampiro non rimane impalato e si trasforma in polvere. Questa è una tipica giornata di Buffy Summers, una cacciatrice di vampiri, le cui avventure ci vengono propinate da anni in un serial televisivo di buon successo: inevitabile l’approdo della sexy-studentessa anche nel mondo dei videogiochi e dopo il discreto “Buffy – The vampire slayer” uscito per Xbox è ora il turno del GBA ospitare le grazie di miss Summers in questo Buffy, the vampire slayer – Wrath of the Darkhul King. La stagione della caccia vampiri è ufficialmente aperta!

La cacciatrice di vampiri“Wrath of the Darkhul King” temporalmente si colloca durante la quarta stagione dello serie, quando Buffy si era messa insieme al soldatino Riley mentre la sua nemesi principale era un supersoldato deforme di nome Adam: un bel giorno Giles, il mentore della nostra cacciatrice, scopre che nella già poco tranquilla cittadina di Sunnydale (dove vive la protagonista) si registra un aumento nell’attività demoniaca. La fonte di tutto questo nuovo male è dovuta alla comparsa del potente Re Darkhul, un essere dotato del potere per far risorgere i demoni precedentemente eliminati dalla nostra eroina ed utilizzarli per i propri fini: visto che tra sue le varie attività malefiche rientra il rapimento dei cittadini di Sunnydale, Buffy sarà costretta ad andare alla ricerca dei prigionieri per salvarli e, possibilmente, eliminare quel seccatore di Re Darkhul. Come se tutto questo non bastasse, dovrà fronteggiare anche la sempre incombente minaccia di Adam…

I poteri della cacciatriceLa parte positiva nell’essere una cacciatrice è rappresentata dai superpoteri e dalle abilità di combattimento di cui Buffy è dotata.L’arsenale di cui Buffy può disporre và ben oltre i soliti punteruoli di legno e la balestra; “Wrath of the Darkhul King” offre una notevole varietà di armi a disposizione della nostra eroina, a partire da una daga fino ad arrivare al potente ed essenziale lanciafiamme; Buffy dispone inoltre di una certa varietà di mosse corpo a corpo, come calci e pugni. Tanta varietà di armi è essenziale considerato che la missione di Buffy la porterà a visitare cimiteri, ospedali abbandonati e campus popolati di creature tutt’altro che amichevoli!Per illustrare il procedere degli eventi sono state inserite anche scene realizzate tramite l’uso di immagini digitalizzate tratte direttamente dai telefilm, pertanto i fan del serial saranno entusiasti per la presenza non solo di Buffy ma anche di tutta la sua banda, da Xander a Cordelia, da Giles a Willow.

La difficile strada verso la vittoriaIn sostanza il gioco si riduce ad essere un semplice platform a scorrimento laterale, con pochi comandi di base, per di più davvero mal calibrati!Le mosse corpo a corpo di Buffy si limitano a pochissime variazioni di calci e pugni ma ciò che rende i combattimenti davvero noiosi e frustranti è il fatto che in parecchie occasioni la risposta ai nostri comandi è troppo lenta: pur premendo a tempo il pulsante del calcio o del pugno, lo sprite di Buffy impiegherà alcuni secondi a compiere la mossa, troppi se il nemico ci è già addosso. Questa asincronia tra comando e risposta si dimostra particolarmente deprimente nelle situazioni in cui la protagonista deve saltare per evitare i precipizi, dentro i quali finisce, inevitabilmente per cadere.L’unica nota positiva nei combattimenti rimangono le nuove armi, molto efficienti e divertenti da usare, come nel caso del fucile laser o del potente Glove of Myhnegon.L’altro grave limite di questo prodotto è rappresentato dalla scarsa originalità del gameplay, che non offre nulla di nuovo: procedendo per i livelli noteremo numerosi luoghi e mostri familiari a chi segue il telefilm, ma per tutta la durata del gioco ciò che si deve fare si limita al combattere, all’azionare interruttori ed a trascinare casse: la sfida più impegnativa è evitare le buche sul nostro cammino, presenti un pò ovunque, anche in posti improbabili come nel mezzo di un museo o nei corridoi del campus.La storia, al contrario, è ben progettata riesce a mantenersi intelligente e divertente, proprio come se fosse una puntata del serial.

Buffy la vanitosaMentre sul piano della giocabilità non è che il prodotto impressioni particolarmente, il comparto grafico appare invece di tutto rispetto, la grafica è sorprendentemente curata, al punto da spingervi ad osservare con attenzione tutti gli ambienti ed i loro piccoli dettagli: gli scenari sono parecchio interattivi e guardare Buffy che rompe degli oggetti che, in altri giochi, sarebbero stati solo parti fisse dello sfondo, è davvero una cosa rimarchevole. Anche gli effetti speciali sono belli da vedersi, specialmente quando un demone prende fuoco o un vampiro si riduce in polvere. Sli sprite dei personaggi sono dettagliati e piacevoli a vedersi e la cosa non potrà fare che piacere agli appassionati.Stranamente, invece, la colonna sonora non riproduce le musiche del serial, ma assomiglia piuttosto ai vecchi motivetti di stile arcade tipici del NES; gli effetti sonori sono ben realizzati, ma al gioco avrebbe giovato l’inclusione di alcuni piccoli effetti sonori nel momento in cui azioniamo gli interruttori o spostiamo gli oggetti.

– Ottima grafica

– Gli appassionati apprezzeranno

– Pessima giocabilità

– Poca originalità

5.5

Chi tra voi è appassionato del serial della cacciatrice di vampiri, troverà che questo Buffy, the vampire slayer – Wrath of the Darkhul King è un prodotto contraddittorio, molto bello a vedersi ma pessimo nei controlli e senza nessuna originalità per quanto riguarda il gameplay.

Se poi non siete particolarmente appassionati del telefilm, che guardate ogni tanto solo per ammirare le grazie di Sarah Micelle Gellar, allora lasciate pure perdere ed orientatevi decisamente su un Castlevania qualsiasi…

Riassumendo, “Wrath of the Darkhul King” avrà anche i suoi bei momenti di divertimento, ma questi appaiono decisamente pochi e vengono annullati da un male molto maggiore, la pessima progettazione dei livelli ed i comandi lenti come lumache: un vero peccato, con un pò più di cura avrebbe potuto essere un titolo davvero interessante!

Voto Recensione di Buffy: Wrath of the Darkhul King - Recensione


5.5