Recensione

Bruce Lee Return of the Legend

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a cura di Ryuken

IntroBruce Lee, la leggenda del Kung Fu, l’eroe di molteplici generazioni, il personaggio che ancora oggi fa parlare di sè, dopo altre apparizioni videoludiche, ultima quella per Xbox, si presenta anche sul piccolo di casa Nintendo nel tentativo di rinverdire i fasti dei cari e vecchi giochi arcade che ai tempi degli 8/16 bit impervarsavano sulle nostre amate macchinette da gioco. Qui mi fermo, è inutile tessere le lodi di una figura che ha saputo farsi conoscere e far conoscere al mondo la parte più nobile delle Cina, ovvero, quella parte filosofica che trova lo sbocco nel controllo del corpo e della mente, in due parole: arti marziali.

StoriaL’avventura si evolve come la trama di un film in cui Bruce Lee, nel ruolo di Hai Feng, è impegnato a dare la caccia all’assassino del suo maestro.L sete di vendetta lo porta su una pista che conduce ad una rinomata scuola di arti marziali: qui viene avvicinato da un misterioso figuro che si offre di aiutarlo a vendicare la morte del suo maestro.In cambio del suo aiuto, però, Hai deve fornirgli una prova che dimostri che la scuola non èaltro che una copertura per un’organizzazione illegale che riunisce assassini e fuorilegge.Ad Hai viene riferito che il modo più rapido per farsi largo all’interno dell’organizzazione e arrivare all’assassino è vincere l’imminente torneo di Kung-Fu.Nel percorso che lo porterà ad avvicinarsi sempre più a Diao, il misterioso leader dell’organizzazione, Hai resterà sempre più invischiato in una serie di crimini ed intrighi nel tentativo di portare a termine il suo compito.

GameplayBruce Lee Return of the Legend, s’ispira a vecchi classici arcade del calibro di Shinobi, il nostro Bruce, infatti, oltre a calci, pugni, e combinazioni degli stessi è in grado di utilizzare armi come bastoni e freccette del tutto simili a quelle utilizzate in “L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente”. Il tutto però non si risolve nel classico picchia picchia a scorrimento 2D, c’è dell’altro: ogni livello presenterà degli ostacoli i quali andranno superati in modi differenti. Ad esempio dovrete infiltravi furtivamente in determinate zone senza farvi scoprire dai nemici, in puro stile “I Tre dell’Operazione Drago”, pena la perdita immediata della partita, in altri sarà impossibile evitare gli scontri corpo a corpo, oltre a ciò le varie sezioni dei livelli saranno sbarrate da porte, a volte semplicemente da abbattere a suon di cazzottoni, a volte indistruttibili, in questi casi dovrete cercare delle chiavi di vario colore, nascoste principalemnte nelle casse di legno poste nelle vicinaze delle porte stesse, che vi permetteranno di accedere a zone altrimente off limitis. A completare il tutto ci saranno sezioni in puro stile platform game nelle quali dovrete sfruttare le doti acrobatiche del protagonista, saltare da una piattaforma all’altra, arrampicarvi su scale di corda o di legno, su reti, oppure saltare nel vuoto per poi aggrapparvi a sporgenze. Naturalemnte, come accennato sopra, non mancheranno i cattivacci da malmenare, distribuiti in buon numero per i vari stage, come non mancheranno vari kit medici e power up di potenziamento vari. Al temine i ogni livello il tutto culminerà, come ai vecchi tempi, nello scontro con il boss di finale.

Grafica e SonoroDal punto di vista puramente tecnico Bruce Lee Return of the Legend non brilla di certo, anzi la grafica pare mutuata quasi da un 8 bit e dopo le meraglie mostrate da giochi del calibro di Gekido e ormai assuefatti dagli sprite alla Final Fight One alti più di metà schermo, gli omini piccoli e poco definiti presentati in queto titolo non fanno certo una gran figura nonostante i colori siano distribuiti decentemente e nonostante le sporadiche zoomate che cercano di arricchire alcune fasi concitate dell’azione. Di sicuro il piccolo 32 bit tagato Nintendo è capace di ben altre cose e ce lo ha più volte dimostrato. Certo, non tutto è da buttare: ci sono sempre il buon numero di animazioni di cui è dotato Bruce e la buona fluidità con la quale scorre il tutto, i livelli di parallasse però non sono molti rendendo coì piuttosto piatti e privi di “profondità” alcuni stage. In sostanza non mi sento di andare oltre la sufficienza striminzita. Il lato sonoro invece non è malaccio, al fronte di una colonna discreta ma assai ripetitiva, si impongono gli storici urletti del grande piccolo Dragone che esalteranno di certo tutti i fan del personaggio, sottoscritto compreso, il resto degli effetti è nella norma, senza infamia ne lode.

Giocabilità e LongevitàLa parte migliore di Bruce Lee Return of the Legend è proprio quella inerente alla giocabilità pura, seppur il titolo non spicchi per particolare originalità, presenta quel feeling vecchio stile che fa venir voglia di giocare (almeno al sottoscritto fa quest’effetto), Bruce può fare molteplici azioni, può picchiare per mezzo di calci, pugni, combinazioni, può usare armi, può pararsi e strategicamente nascondersi ai nemici per far loro degli attacchi a sorpresa, in più con il proseguire del gioco, nella fasi avanzate, l’IA degli avversari si farà più “intelligente” ed il numero di cattivacci da sconfigere aumenterà di proporzione, rendendo la sfida più avvincente; poi ci sono i boss di fine livello che non sono sempre facili da eliminare. In sostanza, se non pretendete molto, ovvero, Il Gioco, ci si può tranquillamente divertire per un discreto numero di ore in quanto anche i livelli non scarseggiano, pur non essendo vastissimi e numerosissimi. A limitare della longevità troviamo però una varietà di avversari scarsa: i cattivacci che incontrerete, gira e rigira, si assomigliano un pò tutti, vi occergerete ben presto che la tipologia e la caratterizazione di questi non è un granchè, ma tant’è.

-Personaggio carismatico;

-Buona giocabilità;

-Vario;

-Grafica sottotono;

-Nulla di innovativo;

6.8

Ad essere sincero mi aspettavo molto di più da questo gioco, ma la storia insegna che non sempre i personaggi più adatti a rappresentare il protagonista perfetto di prodotti di questo tipo si sono dimostrati, non so per quale motivo, all’altezza di tale compito (avete mai visto un gioco decente dedicato a Ken il Guerriero a parte forse l’ultimo uscita per PSX?). Alla fine Bruce Lee Return of the Legend si dimostra uno dei tanti, un titolo destinato a restare nella media e perciò nel calderone dei titoli da non avere a tutti i costi, a meno che non siate dei fan sfegatati di Bruce Lee. Speriamo in futuro di avere fra le mani un Bruce più in “forma”…..

Voto Recensione di Bruce Lee Return of the Legend - Recensione


6.8