Anteprima

Brothers in Arms: Hell's Highway

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a cura di andymonza

Nell’affollatissimo panorama degli sparatutto in prima persona, il trend generale vede la maggioranza delle produzioni orientarsi verso un gameplay basato principalmente sull’azione, sacrificando in nome della spettacolarità di quest’ultima il realismo, del tutto o quasi. Come ogni tendenza, anche questa presenta le proprie eccezioni, costituite da titoli che tentano di riprodurre in maniera rigorosa gli scenari di guerra, spostando l’attenzione non sul singolo, ma bensì sul gioco di squadra.

I’m on a highway to Hell…Con Hell’s Highway, di cui abbiamo potuto osservare una demo durante l’Ubidays di Parigi, giungiamo al terzo capitolo del franchise Brothers in Arms. Ritornano dunque Matt Baker e la centounesima Airborne, questa volta impegnati nei preamboli di una delle operazioni più disastrose della Seconda Guerra Mondiale, che non a caso si guadagnò il soprannome di Autostrada per l’Inferno, Hell’s Highway appunto. Messi al sicuro tre ponti in Olanda, gli Alleati si proponevano di tagliare in due la linea d’attacco tedesca, con ovvi benefici per una rapida conlusione del conflitto. Purtroppo la divisione Panzer di stanza ad Arnhem, e dei lanci non proprio precisi, complicarono enormemente la situazione.Il gioco prende il via durante le fasi preparatorie della missione, e nei panni di Baker dovremo guidare la nostra squadra durante la conquista e successiva difesa di Eindhoven, e del suo ponte.

Il livello mostratoci durante l’Ubidays ci presenta uno scenario caratterizzato da una pioggia battente: il compito della squadra è liberare un’area del paese dalle forze nemiche, e successivamente procedere allo smantellamento delle postazioni antiaeree. Il fulcro del gameplay è come sempre il gioco di squadra; invece di avanzare a testa bassa come nella maggioranza degli FPS, occorrerà muoversi un passo per volta, studiando l’ambiente circostante e pianificando coperture e manovre di gruppo.I capitoli precedenti ci avevano abituato al controllo di due squadre, ma Hell’s Highway si spinge oltre, mettendo sotto la nostra responsabilità anche un terzo eventuale team. Laddove gli scontri frontali sono assolutamente da sconsigliare, gli aggiramenti si rivelano la miglior strategia da attuare per stanare il nemico. L’aspetto migliore di questo nuovo capitolo della serie è un feeling molto meno meccanico rispetto ai precedenti: mentre in passato sembrava che il gioco ci sfidasse a trovare di volta in volta l’unica soluzione possibile per avanzare, il combattimento scorre ora in maniera molto più naturale, grazie ad un’intelligenza artificiale più dinamica e meno afflitta dagli script. Il fuoco di copertura è come sempre importantissimo, al punto che ogni nemico mostrerà un simbolo circolare sopra la testa, atto ad indicare quanto egli sia tagliato fuori dal combattimento grazie alle nostre manovre: se riusciremo a tenerlo impotente abbastanza a lungo, esso reagirà scappando.Altro elemento saliente del gameplay è il sistema di coperture, fondamentale per gli accerchiamenti ed il contenimento del fuoco nemico: esso si presenta in maniera molto simile a quanto visto in Raimbow Six Vegas, con l’analogico utlizzato per sporgersi.

Da quanto abbiamo potuto apprezzare gli sviluppatori stanno facendo di tutto per spremere il più possibile le potenzialità dell’Unreal Engine 3. Delle tre versioni che abbiamo visto, Playstation 3, Xbox 360 e PC, l’ultima appare leggermente migliore rispetto alle altre, ma il look generale rimane ottimo su tutte le piattaforme.Fondamentale nell’economia degli scontri è la completa distruttibilità degli scenari, con una fisica convincente e realistica. Il livello di dettaglio è davvero altissimo, sia per quanto riguarda l’ambiente, sia i personaggi amici e nemici.

Questo terzo capitolo del franchise Brohers in Arms sembra segnare un punto di svolta nella serie. Pur mantenendo l’approcio fortemente tattico dei precedenti episodi, l’azione dinamica e l’ambientazione completamente distruttibile donano al gameplay un’impronta più fluida ed immediata. Con un comparto tecnico che spreme il meglio dall’Unreal Engine 3, Hell’s Highway sarà un must-have per gli appassionati della serie, ed un’interessante diversivo per gli appassionati di FPS più tradizionali.