Anteprima

Brink

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a cura di drleto

Londra – Le tappe che ci conducono al rilascio di Brink sono ormai concluse: il 20 maggio lo sparatutto competitivo prodotto da Bethesda raggiungerà i negozi grazie a Leader, permettendoci così di dare un contributo alla sanguinosa lotta che sconquassa The Ark, la futuristica città che fa da scenario agli eventi.

The ArkLa metropoli è infatti l’unica protagonista sicura ed immutabile di Brink, un’utopia distorta che da centro dello sviluppo mondiale si è presto trasformata in un ghetto diviso tra due fazioni costantemente in lotta. Un enorme muro circonderà la città fino a quando una delle due parti non avrà la meglio: vorrete salvare o distruggere l’Arca? Il “voi” sarà un concetto tanto personale quanto vago, in quanto in ogni modalità di gioco impersonerete il personaggio da voi creato, che diventerà ogni volta un membro di spicco della Resistenza o della Sicurezza. Aumentando di livello ed avanzando nei diversi gradi sarete in grado di personalizzarlo ancora più a fondo sia dal punto di vista fisico, sia da quello delle abilità, in modo da renderlo il più personale possibile, in grado di adattarsi e mettere in luce ogni nostro punto di forza. L’interessante design adottato permette di scegliere tra decine di modelli diversi, da giganteschi uomini tecnologici a esili vecchietti vestiti solo di stracci, e già dopo pochi giorni sarà possibile vedere sui server personaggi dalla foggia e dai colori più variegati. Potrete personalizzare persino il tono di voce, tra i dieci presenti, e le armi, in modo che rispecchino anch’esse sia la vostra follia visionaria, sia il vostro stile di gioco, aggiungendo accessori che modificheranno le caratteristiche di ogni ferro.Dopo esservi divertiti a personalizzare, il passo successivo sarà quello di scegliere il campo di battaglia preferito: la campagna, il freeplay e la modalità competitiva. Queste tre scelte non andranno ad influenzare tanto l’offerta ludica, quanto gli obiettivi, gli avversari ed il perché si affronta il gioco.La campagna si configura come una classica modalità storia: Una volta scelta una delle due fazioni dovrete lottare con i vostri compagni virtuali per la vittoria della vostra fazione e dunque per la liberazione o il soggiogamento dell’Arca. La modalità freeplay consiste in un’offerta  di classiche partite del giocatore, ovvero quei match nei quali l’host può invitare i partecipanti e decidere vari altri settaggi di gioco. La modalità competitiva vedrà invece le squadre confrontarsi in partite classificate attacco e difesa, con obiettivi ovviamente diversificati in base al gruppo d’appartenenza e alla propria classe.

ProspettiveUno degli elementi principali di Brink è come la partita possa variare molto in base alla classe scelta dopo ogni respawn. Le opzioni a disposizione saranno tutte piuttosto classiche, ma si integreranno molto bene nel gameplay e nelle stipulazioni delle partite proposte da Splash Damage. Il soldato sarà la classica un’unità d’attacco, particolarmente forte e con una vasta scelta di armi, tra le quali un massiccio mitragliatore in grado di falciare qualsiasi cosa gli si pari di fronte. La spia è veloce e capace di rubare i vestiti agli avversari: coloro che sceglieranno questa professione saranno in grado di intrufolarsi tra le fila nemiche per colpire indisturbati. Il medico sarà fondamentale per sostenere ogni attacco, grazie alla capacità di resuscitare i compagni e curarli mentre sono ancora in vita. La possibilità di risorgere rende ancora più decisiva la presenza di medici sulla mappa. Infine l’ingegnere: è una classe piuttosto duttile, in grado di piazzare torrette difensive e di fornire dei bonus alle armi dei compagni, ma è anche fondamentale per conquistare nuovi punti di respawn o per riparare elementi dello scenario. Ognuna di queste professioni potrà essere accresciuta e migliorata in modo da aumentarne le prestazioni o aggiungere nuove capacità, come ad esempio una torretta più potente o la capacità di ricaricare l’arma anche in corsa. Il sistema proposto dai ragazzi di Splash Damage sembra abbastanza profondo e complesso da incentivare i vari giocatori a sviscerare ogni carriera, e garantire dunque una durabilità di tutto rispetto.

Hands onDurante l’ultimo evento Bethesda tenutosi a Londra abbiamo potuto nuovamente provare con mano la versione Playstation 3 del gioco. La partita si è articolata in un lungo susseguirsi di missioni in stile attacco e difesa. La prima ci vedeva impegnati ad aprire la strada ad un pesante mezzo corazzato, necessario per sfondare un caveau dal quale recuperare dati utili per la resistenza. Il tempo era limitato e la Sicurezza poteva ostacolare l’avanzamento del blindato danneggiandolo o distruggendo alcuni elementi lungo il suo percorso. La squadra aveva dunque il compito di difendere gli ingegneri mentre questi, grazie alle loro abilità, mantenevano attivo il convoglio e ricostruivano i ponti sospesi. Ad un certo punto è stato necessario attivare una grossa gru in modo che questa, prendendo di peso il cingolato, lo posasse dall’altra parte di un’ostruzione del percorso. Nel frattempo la sicurezza faceva di tutto per ostacolare la marcia, ricostruendo torrette fisse, sabotando le vie d’accesso, o semplicemente impedendo agli avversari di avvicinarsi al loro drone. Giunti alla fine del percorso non rimaneva che prendere i documenti il più velocemente possibile e tornare alla propria base.La missione successiva chiedeva di liberare e curare un importante elemento della resistenza. Il nostro compito iniziale è stato dunque quello di liberare e conquistare una stazione medica, facendo in seguito breccia nelle difese avversarie per liberare il prigioniero, che abbiamo dovuto poi curare e proteggere fino all’inevitabile estrazione.

L’arcaLa prima cosa che colpisce di Brink è lo stile che permea tutti gli aspetti della produzione. I personaggi si rivelano tutti ottimamente caratterizzati, ricchi di dettagli e dalle discrete animazioni. Gli scenari appaiono ampi e piuttosto articolati, con diverse strade alternative da scoprire anche grazie alla superiore capacità di movimento dei nostri soldati. Essi potranno facilmente arrampicarsi su alcune sporgenze, o scivolare per una maggiore velocità, rendendo molto dinamici gli scontri. In alcune occasioni avrete la possibilità, proprio in punto di morte, di massimizzare la vostra forza e potenza, per vendere cara la pelle.

– Personalizzazione molto articolata

– Missioni modulari

– Buon bilanciamento

Durante questo hands on Brink si è rivelato uno sparattutto dale meccaniche molto solide, capace di coinvolgere il giocatore grazie ai tanti elementi personalizzabili, al buon bilanciamento delle classi e alla struttura modulare delle missioni. In sede di recensione dovremo stabilire l’impatto della campagna singolo giocatore, oltre che la varietà di ambientazioni e stipulazioni di gioco messe in campo da Splash Damage. Il 20 maggio non è poi così distante, rimanete con noi per ogni novità su Brink.