Recensione

Break In

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a cura di Mauro.Cat

La prima edizione dell’Hanabi Festival era stata accompagnata da un paio di titoli di ottima qualità, tra i quali l’ostico Super Mario Bros.: The Lost Levels e l’eccellente Sin & Punishment. A questo aspetto positivo se ne affiancava uno del tutto sgradevole legato ad un poco giustificato aumento dei prezzi. Già normalmente la Virtual Console non brilla per la particolare convenienza ed in questo caso la “tassa” di un euro per quanto minima, appare quanto mai poco popolare. È vero che i titoli pubblicati in questo periodo giungono direttamente dal mercato giapponese, ma essendo prodotti molto vecchi si potrebbe evitare una simile antipatica mossa commerciale.

Il Tavolo VerdeLa seconda edizione del festival ha finora portato pochissimi titoli di rilievo e la speranza è che Nintendo ci sorprenda con qualche prodotto di qualità superiore. Il primo gioco con il quale ci siamo cimentati è l’atipico Break In. Questo titolo sviluppato da Naxat Software per PC-Engine in versione Hu-Card è disponibile a 700 Wii Points (appunto un euro più del solito rispetto ai canoni per i titoli su cartuccia della console).Il gioco è un simulatore di biliardo pubblicato in Giappone nel 1989. La struttura e l’impostazione grafica richiamano alla mente il divertente Side Pocket, arcade successivamente convertito per Sega Megadrive, escludendo la presenza delle avvenenti ragazze costituite da pixel.Il titolo è comodamente giocabile con il telecomando Wii ed ovviamente anche con il Classic Controller.Giudicare un prodotto del genere non è molto facile ed alla lunga crediamo che il voto numerico in questo caso sia poco indicativo. Il biliardo e la carambola nelle loro varie espressioni risultano sport (o passatempi per alcuni) molto divertenti se giocati dal vivo. Le simulazioni di questo genere perdono buona parte del fascino rispetto alle sfide vissute in prima persona. I titoli di biliardo spesso nello stile di gioco si avvicinano più a dei puzzle game che a dei titoli sportivi e solo la versione di Wii Play, per quanto molto limitata, ci aveva dato emozioni più vicine a quelle reali.

Il re delle sfideNaxat ha cercato di ovviare a questo problema costruendo Break In maniera sapiente, offrendo al giocatore una buona varietà di sfide, delle buone opzioni multiplayer ed una credibile fisica degli oggetti in movimento.Graficamente il titolo è essenziale con la parte superiore dello schermo occupata dal tavolo da biliardo e buona parte di quella inferiore dalle varie indicazioni e dalle icone necessarie per colpire la biglia.Il colpo viene portato in maniera credibile ma un po’ macchinosa. Si sistema la sfera “immagine” che serve ad indicare la direzione del tiro, si decide in quale punto colpire la palla allo scopo di ottenere particolari effetti e si decide la forza del colpo premendo il tasto con un discreto tempismo.La sensazione iniziale smarrisce in parte il giocatore, ma la lunga fase di addestramento tramite Coach garantirà sorprese e divertimento a tutti i volenterosi che vorranno superare l’iniziale piattezza.I colpi ad effetto ad esempio, vero e proprio fiore all’occhiello di questo simulatore, richiedono una notevole fase di studio ed alla lunga garantiscono risultati insperati.Le regole del gioco rispettano quelle reali e la presenza di sei modalità abbastanza varie con rispettivi tornei rendono il tutto abbastanza longevo.In questo caso poi dpbbiamo sottolineare il discreto lavoro svolto da Nintendo (o da Hudson?) nell’adattamento delle istruzioni elettroniche.Vista anche la globale complessità del titolo sia nella scheda italiana del gioco, per la quale trovate il link a inizio pagina, sia nella pagina che si trova mettendo in pausa il Wii troverete una discreta spiegazione delle regole e dei principali meccanismi. Talvolta questa era una nota dolente della Virtual Console, ma in questo caso non si può che essere moderatamente soddisfatti.Le modalità di gioco sono piuttosto varie ma dopo qualche giorno una certa ripetitività potrebbe spingervi ad abbandonare questo prodotto comunque discretamente curato.In definitiva Break In è un discreto simulatore di biliardo, che risulta in parte rovinato da una realizzazione tecnica ampiamente superata ma che al tempo stesso appare piuttosto curato nelle opzioni di gioco.

– Il primo simulatore di biliardo per Virtual Console

– Buona varietà di opzioni

– Discretamente divertente

– Ingiustificato aumento di prezzo

– Non ricrea l’emozione del gioco reale

6.4

Break In è il primo titolo dedicato al mondo del biliardo ad apparire su Virtual Console. Naxat offre una cura maniacale nella presentazione delle opzioni e nella varietà di gioco. Pochi titoli di biliardo dell’epoca potevano contare su una così attenta preparazione dei dettagli. Il limite del gioco è però legato, in questo caso, ad una struttura tecnica poco proponibile ai giorni nostri e ad una certa ripetitività tipica dei simulatori di questo sport. I fan del genere forse potrebbero preferire una reale partita a carambola, mentre chi non è interessato a questa impegnativa disciplina non se ne innamorerà certo giocando a Break In. In definitiva questo prodotto è curato e globalmente positivo ma ovviamente datato. Scaricatelo solo se amate il genere altrimenti fareste meglio a dargli prima un’occhiata.

Voto Recensione di Break In - Recensione


6.4