Recensione

Brave - Alla ricerca di Spirito Danzante

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a cura di Fabfab

I nativi americani ne hanno davvero viste di tutti i colori nella seconda metà dello scorso millennio. Nonostante vivessero in America da un sacco di tempo, si videro piombare tra capo e collo orde di europei delle più svariate nazionalità che sostenevano di essere loro gli Americani, mentre gli autoctoni erano Indiani. Un poco confusi dalla situazione, gli indiani finirono col farsi fregare l’America dagli europei ed oggi vivono confinati nei Casinò.Ma quando si lamentano che prima dell’arrivo dell’uomo bianco le cose andavano molto meglio, non credetegli. I nativi originari, quelli che abitavano negli Stati Uniti ai tempi in cui la natura regnava ancora incontaminata, erano bassi nanetti deformi, perennemente impegnati a lottare per la sopravvivenza contro bestie feroci e spiriti malefici. Meno male che poi sono arrivati gli europei a sterminare tutto…

Un indiano piccolo piccolo“Brave – Alla ricerca di Spirito Danzante” è una classico action adventure che ripropone situazioni già viste mille volte, ma se non altro lo fa senza presunzione, avendo come unico obiettivo quello di divertire il giocatore.La trama, come consuetudine, risulta di una banalità disarmante: il cattivissimo Wendigo ha attaccato la tribù del giovane e coraggioso Brave (il perchè abbia un nome inglese non è spiegato), il quale rimane l’ultima speranza per la sua gente. Questi dovrà dunque cominciare un lungo e pericoloso viaggio alla ricerca di Spirito Danzante, un potente sciamano, per cercare aiuto: durante il cammino il giovane indiano scoprirà le sue potenzialità, superando innumerevoli sfide e pericoli.L’avventura si svolge lungo binari prefissati, nei quali al giocatore è lasciata ben poca libertà di scelta sul comportamento da adottare: bisogna però riconoscere che le sfide e gli enigmi proposti sono spesso assai stimolanti ed intelligenti.Le ambientazioni e le situazioni proposte sono piuttosto varie, anche se tutte attinenti all’America selvaggia: ci si aggira in lussureggianti boschi abitati dai lupi, si discendono fiumi ribollenti a bordo di una canoa, si cavalcano bisonti nelle sterminate praterie e non manca neppure il leggendario Sasquatch, nascosto tra le nevi di montagna.Per sopravvivere Brave può inizialmente contare su un’ascia da guerra – per gli scontri corpo a corpo – e su un letale arco da utilizzarsi per colpire i bersagli da distanza di sicurezza. Ma le abilità di un vero indiano non si limitano a questo: Brave può scoprire le tracce degli animali e sa nascondersi per non essere visto, è in gradi di tuffarsi nell’acqua e di nuotare, di scalare gli alberi e le pareti rocciose, come pure di attraversare cascate ghiacciate con l’ausilio di ramponi artigianali.In seguito nel ragazzo cominciano a manifestarsi poteri sciamanici che gli permettono sia di prendere il controllo di alcuni animali, sia di evocarne altri. In ogni caso l’utilità è quella di riuscire a superare determinate situazioni: evocare un’aquila permette di raggiungere vette altrimenti inaccessibili, impersonare un coniglietto di insinuarsi in piccole fessure e così via.

Uno sgorbio d’AmericaGraficamente il gioco propone tutti gli archetipi tipici del genere: personaggi super deformed, animaletti, un mondo buffo e coloratissimo. In effetti il design può piacere o meno – personalmente non mi piace proprio per niente come è stato realizzato Brave – ma risulta senz’altro in linea con i gusti di un pubblico di giovane età. Purtroppo il livello di dettaglio non può dirsi eccelso, dato che molti poligoni risultano assai grossolani, ma nel complesso la resa visiva è discreta.Qualche problema lo si riscontra con la telecamera che, come spesso accade con questo genere di giochi, a volte fatica a seguire l’azione e propone inquadrature non proprio felici. Resta da segnalare qualche problema di pop-up e qualche rallentamento nelle fasi più concitate, ma non si tratta mai di problemi che influiscono in maniera decisiva sulla giocabilità.L’audio fa in pieno il suo dovere, con buone musiche di sottofondo, effetti sonori realizzati con cura ed un discreto doppiaggio.La longevità, infine, è da rapportarsi al target d’utenza previsto per il titolo: un giocatore smaliziato non troverà grandi sfide alla sua abilità, mentre un bambino si divertirà il giusto…

– Colorato e super deformed

– Buona varietà di situazioni

– Nulla di nuovo sotto il sole

– Qualche incertezza del motore grafico

7.0

Con “Brave – Alla ricerca di Spirito Danzante” SCEE ha dato vita ad un’avventura poco originale, ma comunque divertente e assai piacevole da giocare, grazie anche al buon mix di situazioni che vedono impegnato il giocatore. Un titolo indirizzato prevalentemente ai bambini, ma che saprà divertire (ma non impegnare) anche utenti più esperti.

Voto Recensione di Brave - Alla ricerca di Spirito Danzante - Recensione


7