Anteprima

Brain Challenge Deluxe

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a cura di Krauron

Il bello dei videogames, intesi nella loro forma artistica, è che riescono a sorprendere quando meno lo si immagina. Quando sembra che il mercato abbia già mostrato tutto, ecco arrivare un titolo lontano dai recenti generi visti su PS3, quello per intenderci compreso tra la novità e la meraviglia.A tal proposito, il prof Kawashima qualche anno fa, ci insegnò come il medium videoludico possa farsi portavoce di diverse esperienze che coinvolgano anche persone che di pulsanti e connessioni capiscono ben poco.Il gioco in questione uscito su NDS, perdeva dunque l’appellativo “gioco” manifestandosi come un simpatico collaudatore, o meglio allenatore di alcune nostre facoltà intellettive. Il risultato fu più che soddisfacente, tanto che su questa stessa filosofia approdarono cloni più o meno riusciti.Brain Challenge Deluxe su PS3 che cosa porterà di nuovo? Scopriamolo insieme.

Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza (I. Kant)Brain Challenge Deluxe, confrontato con le altre produzioni portatili, sembra approfondire il concetto della “palestra della mente” espressa dal professore nipponico di cui sopra.Si parte nel sostituire il bel faccione pixelloso che vi parla tramite schermo, ad un personal coach prodigo di consigli, pronto a farvi da guida tra le varie modalità, magari sostenendovi dopo un brutto risultato. Anche se, con camice bianco e cartellina sotto il braccio può angustiare per la sua aria da psichiatra novello, sicuramente è indispensabile anche solo per venire a conoscenza di ogni aggiornamento delle performance tra un esercizio ed un altro.Questi si articoleranno in trentatre minigiochi divisi in sette categorie: Logica, Calcoli, Vista, Memoria, Concentrazione, Gestione dello Stress e Creatività.Ognuno di essi adatta il proprio livello di difficoltà a seconda della vostra bravura, in modo tale da forgiare un programma personalizzato da seguire con una certa costanza. Che siate bambini o persone di una certa età sicuramente troverete l’allenamento fatto apposta per voi.Tra quelli mostrati al pubblico ricordiamo quello (noto) in cui veniva calcolata la velocità con la quale si riusciva ad indicare il lasso di tempo trascorso tra l’ora di un orologio e quella di un altro messi a confronto, oppure quello in bisognava ricordarsi il giusto ordine in cui apparivano su schermo dei simboli.Uno invece un po’ più complesso che ha stuzzicato non di poco la nostra attenzione riguardava una sorta di ruota violacea dentellata in maniera non uniforme, a cui bisognava associare il giusto “stampo”, cioè la giusta striscia formata dai rispettivi buchi corrispondenti ai denti del macchinario di cui sopra. Questi sono giusto alcuni esempi e sicuramente ci sarebbe materiale per continuare a parlarne ma oramai il senso è stato compreso.

Quando il divertimento insegnaTrattandosi dell’unico episodio apparso fino ad oggi sull’ammiraglia Sony, resta da capire quanto questa particolare tipologia di “gioco” possa riuscire a far presa su un’utenza abituata a ben altri titoli, decisamente più in linea con le richieste del mercato anche se non per questo più interessanti dal punto di vista dei contenuti e dell’originalità. Da questo punto di vista va precisato che gli sviluppatori hanno ben pensato di suddividere l’allenamento differenziando la struttura in una più semplice destinata ai gamers più giovani e ad un’altra con funzionalità più avanzate, dedicata ad un target adulto e quindi bisognoso di prove e sfide maggiormente articolate.Ciò che è emerso comunque è che, a differenza di altri giochi maggiormente versatili, la risposta giusta tra i quesiti proposti è contenuta di solito all’interno di ragionamenti semplici, quindi se non dovesse venire in vostro soccorso la bravura potrete sempre contare sulla elevata probabilità di azzeccare.Tecnicamente ci sarebbe poco da discutere, considerando che la grafica ed il sonoro in questo genere di giochi sono quasi di irrilevante importanza.Per il primo aspetto comunque vale la pena di sottolineare l’uso di colori vivi e sgargianti, come diverse tonalità di blu o di arancione, ma sempre molto sfumati per non risultare fastidiose agli occhi del giocatore.Soprattutto, l’uso di colori chiari viene fortemente accentuato in vari menu e statistiche forse per rilassare mentre viene spiegato un esercizio oppure mentre vengono illustrati i progressi dei vostri estenuanti lavori.Le musiche potrebbero assumere l’aria da quiz televisivo, variando tra leggere e orecchiabili ad angoscianti e cariche di pathos.Resta da capire se il risultato finale possa rivelarsi all’altezza delle aspettative e se la modalità multiplayer annunciata, sia offline che online, potrà compensare eventuali carenze dell’esperienza in singolo. Il gioco uscirà a prezzo budget e potrebbe rappresentare una piacevole variante ai soliti regali di natale.

Considerazioni finaliBrain Challenge Deluxe si muove sul filo di un rasoio, pronto ad essere etichettato come clone di brand ben più famosi. In realtà il gioco potrebbe manifestare una identità tutta sua se riuscisse ad approfondire più degli altri le modalità di gioco. In ogni caso, il vero pericolo che temiamo è insito nella stessa consapevolezza che titoli mordi e fuggi come questi sono maggiormente adatti a console portatili, con la conseguenza di trovarsi spiazzati e spiazzanti in mezzo al marasma della variegata competizione avversaria. Ce la farà ad emergere? Per scoprirlo non vi resta che restare sintonizzati su Spaziogames, dove ogni dubbio sarà chiarito all’interno della nostra recensione