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Borderlands - Claptrap's New Robot Revolution

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a cura di AleZampa

Uscito ormai un anno fa e recepito in maniera a dir poco entusiastica da pubblico e critica, Borderlands è stato nel corso dei mesi successivi alla commercializzazione sempre molto ben supportato e seguito, con tre corposi DLC già usciti e una patch gratuita (ma ancora non datata) che alzerà nuovamente il livello massimo degli avventurieri delle terre di Pandora. Gearbox ha dimostrato così di avere a cuore le sorti del suo piccolo gioiellino, nonostante l’impegno profuso dalla software house non sempre si sia tradotto in DLC entusiasmanti che espandessero realmente il mondo di gioco che tutti ben conosciamo. Dopo aver incontrato il Dr. Ned e i suoi simpatici amici, compiaciuto Mad Moxxi, ed essere sfuggiti alle macchinazioni della Atlas Corporation, è giunto il momento di sedare la nascente rivoluzione robotica di Claptrap New Robot Revolution, ultimo pacchetto aggiuntivo scaricabile del titolo Gearbox.

Il sudore della fronte di un claptrap non appartiene a lui? NO!!! Dice l’uomo della HyperionIl motore di questa nuova espansione, nemmeno a dirlo, sono proprio i Claptrap. Tutto nasce quando l’Hyperion Corporation, stanca degli avventurieri che si riforniscono ripulendo cadaveri piuttosto che comprando armi e munizioni in negozio, attiva il temibile Interplanetary Ninja Assassin Claptrap (o INAC), robot il cui scopo è proprio quello di eliminare i cacciatori di tesori da Pandora. Una volta in funzione però INAC anzichè fare quello per cui è stato attivato si trasforma nel più castrista dei rivoluzionari, riunendo intorno se i compagni Claptrap e attuando un piano di sterminio verso la razza umana attraverso la “claptrappizzazione”, cioè la conversione in claptrap di tutto ciò che si muove sul pianeta, dagli Skagg ai Rakk, passando per i bruti e sopratutto diverse nostre conoscenze che reincontreremo in versione robotizzata. Spaventata dalla piega degli eventi, l’Hyperion non potrà fare altro che assoldarci per cercare di eliminare INAC e mettere a tacere la “Robolutiòn” prima che sa troppo tardi. Il plot è come potete leggere voi stessi originale e divertente, e si integra perfettamente con quello spirito di ordinaria follia e ironia che pervade tutte le terre di Pandora, anche se tutto sommato non c’è molto altro di nuovo (o da fare) sotto il sole. Il DLC infatti comprende 21 missioni, nove che completeranno la main quest, nella quale oltre a scontrarci con INAC ritroveremo diversi “vecchi amici” in versione robot che ci daranno non poco filo da torcere, più dodici missioni secondarie, nelle quali dovremo perlopiù raccogliere parti recuperate dagli scontri con i diversi tipi di claptrap che incontreremo. In tutte queste missioni c’è però da riscontrare un’eccessiva tendenza (che si riflette anche nei dieci trofei/obiettivi aggiunti per l’occasione) verso il grinding di determinate componenti, che se da un lato aumenta il playtime dall’altro appiattisce l’esperienza ludica riducendola ad un mero “uccidi e droppa”. L’impressione che si ha per tutta la durata dei contenuti offerti dal DLC (che ci occuperanno per tre o quattro ora se seguiremo solo la trama principale, o per sette o otto nel caso decidessimo anche di completare la lunga quest della Dottoressa Tannis) è quella di un prodotto tutto sommato onesto che pur poggiandosi su una collaudata struttura di gioco non fa quasi nulla per crearsi un po’ di personalità, risultando a tratti quasi accademico e in ogni caso fin troppo avaro di contenuti interessanti. Quello che delude di più è probabilmente l’aver tradito il concept che sta alla base di Borderlands: la ricerca del loot. Le armi e gli equip introdotti dall’espansione (ad eccezione di una piccola stanza del tesoro dopo l’uccisione di un boss) sono per la maggior parte trascurabili, e poco adatti all’utenza end game. Il gameplay stesso risulta livellato verso il basso (ad eccezione dell’impegnativo e appagante scontro finale), e fin troppo prodigo di casse di munizioni o soldi, rendendosi alla fine giocabile e utile per chi non ha ancora raggiunto il sessantunesimo livello, piuttosto che per chi invece il cap lo ha già conquistato. Le aree introdotte, facenti tutte capo a Tartarus Station, sono senza infamia e senza lode, con un level design funzionale ma spesso piatto e senza ispirazione, che fa il suo dovere senza mai stupire o osare.

– INAC e la Robòlucion sono uno spasso

– E’ pur sempre Borderlands

– Pochi contenuti degni di nota

– Level design poco ispirato

6.0

Con Claptrap New Robot Revolution Gearbox ci da si la possibilità di esplorare nuove aree mai viste di Pandora e affrontare una rivoluzione robotica, ma lo fa senza spirito e personalità, dando l’impressione che questo sia un DLC di transizione pubblicato solo per ragioni di calendario. La mancanza di loot interessanti, il livello medio decisamente basso e la scarsa ispirazione del level design lo rende consigliato solo a chi di Borderlands non può proprio fare a meno, mentre gli altri possono decisamente dedicarsi ad altro. Una nota positiva però per INAC: il robot ribelle è uno spassoso incrocio tra Castro e l’Andrew Ryan di Rapture, e più volte vi scoprirete fermi davanti ad un megafono attendendo i suoi spassosi proclami.

Voto Recensione di Borderlands - Claptrap's New Robot Revolution - Recensione


6