Recensione

Boog & Elliot a caccia di amici

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a cura di Ryoku

Ennesimo cartone natalizio, ennesimo Tie-in su console. Questa volta, il prodotto sviluppato dalla software house francese Ubisoft vede come protagonisti i simpatici personaggi di “Open Season” della Sony Pictures, conosciuto in Italia come “Boog & Elliot a caccia di amici”, rivelandosi tral’altro un nuovo porting proveniente da console a 128 bit. Rispetto la versione Game Cube difatti, non presenta alcuna differenza se non per i controlli introdotti dal Wiiremote, mostrando di seguito un comparto tecnico non rilevante.

Modalità presentiLa sessione di gioco per il singolo giocatore, consiste in 25 livelli con visuale in terza persona, in ognuno dei quali si farà affidamento o alle movenze di Boog, il greezly protagonista della storia, o a quelle di Elliot, un cervo tanto nevrotico quanto simpatico, il tutto in base alle caratteristiche degli estesi scenari, che a loro volta andranno a richiedere le specifiche peculiarità di uno dei due strambi eroi. L’articolo ora descritto è un platform abbastanza mediocre, nel quale dovremo scacciare un gruppo di cacciatori spaventandoli attraverso il ringhio di Boog, o lanciando loro animali come conigli e puzzole, le quali a loro volta, attaccheranno i nemici comuni con morsi e flatulenze. Al di là dell’avventura vera e propria, si potrà contare su una sorta di prove senza frontiere da giocare separatamente dalla modalità principale, come quelli consistenti nell’affrontare torrenti a bordo di un gabinetto, o mettendo in prova i propri riflessi schivando le minacce incombenti durante l’attraversamento di una galleria su un carrello. Nel multiplayer invece, si potrà contare sulla partecipazione di quattro concorrenti, i quali si potranno confrontare mediante simpatici mini-games ambientati in boschi favolosi ed oscure miniere.

I controlliLa croce e delizia del suddetto titolo consiste nel sistema di controllo proposto dal rivoluzionario gamepad della nuova console Nintendo, non sempre preciso nei movimenti da noi compiuti. L’anomalia di base, consiste in una lenta risposta del controller, nel momento in cui inclineremo quest’ultimo per compiere determinati gesti, quali lo spostamento di un gabinetto fluttuante su di un corso d’acqua, o lo scansare gli eventuali ostacoli a bordo di un carrello. Col nunchuk, presso l’analogico, provvederemo a compiere azioni come correre e camminare, mentre il Wiiremote spostato in avanti con gran velocità permetterà il lancio di oggetti o animali, magari premendo il tasto B qualora si volesse effettuare un tiro più preciso.

Ambientazioni, colonne sonore e durata complessivaCome detto nella fase introduttiva dell’articolo, avendo a che fare con un porting, il comparto grafico del medesimo si dimostra discreto su un sistema a 128 bit ma quasi sufficiente in quella che è una console di prossima generazione. La pretesa in questo caso si dimostra ridotta, in quanto Open Season è destinato ad un pubblico infantile sia per i suoi contenuti che per la semplicità di cui si avvale il titolo. I luoghi da esplorare sono particolarmente estesi, ma ciò non vieta una certa monotonia nelle ambientazioni prevalentemente consistenti in vallate e cascate, tral’altro con sfondi abbastanza scarni. La forte palette di colori purtroppo non riesce a salvare l’aspetto grafico di questa semplice conversione. Notevoli sono invece le colonne sonore tratte dal film, alternate con basi musicali o dalle musichette di intermezzo che seguono una determinata azione compiuta da Boog o dal suo fidato cervo. Parlando infine di longevità, quest’ultima si dimostra abbastanza ridotta per la sua semplicità, tral’altro la linearità dell’avventura potrebbe portare un comune videogiocatore all’abbandono prematuro della suddetta opera. Una manciata di ore dovrebbe quindi bastare per concludere un prodotto semplicistico che va scartato a priori se non per un eventuale regalo per dei bambini.

-Potreste fare felici i vostri bambini…

-…ma non il resto dell’utenza

5.0

In definitiva, ci ritroviamo di fronte un gioco totalmente indirizzato alla giovane età che rappresenta l’unica tipologia di utenza che può trarne giovamento, altrimenti meglio starne alla larga. Se avete bisogno di un buon platform per Wii dovrete pazientare ancora un po’, il re del genere potrebbe arrivare prima del tempo. Se avete bisogno di mini-games con cui passare del tempo, un certo Wario Ware è la risposta alle vostre esigenze, senza escludere d’altronde un buon Rayman Raving Rabbids. Concludo dicendo, non andate di fretta, quest’ultima potrebbe rivelarsi cattiva consigliera.

Voto Recensione di Boog & Elliot a caccia di amici - Recensione


5