Recensione

Bolognorche

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Compatibile con iPhone, iPod touch e iPad. Richiede iOS 3.0 o successivi

Il fiorire della scena indie collegato allo sconfinato store digitale di Apple non è un segreto: attirati dalla visibilità garantita dall’enorme successo della mela morsicata, a fronte di costi di produzione minimi, moltissimi sviluppatori hanno dato carta bianca alle loro menti creative, ottenendo risultati altalenanti ma riportando comunque in auge un periodo della storia dei videogiochi che sembrava morto e sepolto, e che gli amighisti ricorderanno con particolare piacere.Bolognorche è figlio di questa “new wave” dell’indie, ed è tutto italiano.

Pixel art…o disegni di un bambino?Questa è sicuramente la prima domanda che vi porrete non appena scaricata l’applicazione, proposta finora a due prezzi diversi a quasi un mese dall’uscita (1,59 e 0,79 euro): ad accogliervi suoni tra il cacofonico e l’infantile e disegni che sembrano usciti dalla matita di un bambino di 4 anni (e nemmeno dei più portati per l’arte…), ma, si sa, su App Store tutto è concesso, e, in fondo, è anche giusto così, visto che il mondo della programmazione più “seriosa” sembra legato a dinamiche rigide e che tendono a ripetersi nel tempo piuttosto che a rinnovarsi.Si viene presto a sapere che l’opera è un “one man show”, Alessio Leanzi, che si è avvalso di una collaboratrice solo per la parte grafica del titolo: mettiamo subito in chiaro che il gioco sarà valutato in quest’ottica, e cioè come il lavoro “artigianale” di un ragazzo che dimostra di avere del talento, ma anche qualcosa da imparare, come d’altronde quasi tutti gli sviluppatori maggiori, perché, a memoria, di giochi perfetti ne ricordiamo pochi.

Salta, inclina, rinse, repeatBolognorche è quanto di più semplice (sia nella realizzazione, sia nelle meccaniche) ci sia capitato di testare negli ultimi mesi, configurandosi come un platform che sfrutta l’accelerometro in dotazione ai device Apple per muovere lo schizzo che ci rappresenta su schermo e lo schermo touch per impartirgli l’unico comando possibile, ovvero il salto.Toccare qualsiasi punto dello schermo farà spiccare un balzo notevole al nostro personaggio, e l’inclinazione del device determinerà, con sufficiente precisione, la direzione e la velocità: i primi livelli scorreranno lisci come l’olio, perché le doti atletiche del protagonista permetteranno balzi tali da raggiungere il frutto al cui tocco terminerà con successo ogni livello.Peraltro, pur pescando da un set predefinito che al momento è limitato a 50, il gioco propone i livelli in ordine casuale, rendendo ogni partita potenzialmente diversa da quella che l’ha preceduta e da quella che seguirà.I 50 livelli sono suddivisi in 13 differenti scenari, tra cui spicca quello in bianco e nero, che aiutano a donare un po’ di varietà a meccaniche di gioco che cadono nella ripetitività se non ci si dedica a Bolognorche in sessioni rapide, critica che comunque è già stata rivolta a molti prodotti dalle dinamiche semplicistiche come questo.Che non si commetta però l’errore di applicare l’aggettivo “semplicistico” anche al livello di difficoltà, perché, dopo una manciata di livelli docili, quasi a sorpresa il gioco ci ha mostrato la simpatica schermata del Game Over per ben tre volte nel giro di 10 minuti…purtroppo anche a causa di una certa imprecisione nel direzionare i salti, la cui traiettoria può sì essere modificata in volo, ma con risultati spesso molto diversi dalle reali intenzioni e dagli input impartiti via schermo tattile. Se pure è vero che non tutti i titoli “casual” su App Store possono vantare la chirurgica precisione di un Angry Birds, era forse lecito aspettarsi una risposta ai comandi più precisa, che tornerebbe molto utile nei livelli più avanzati, davvero impegnativi, complice anche il nemico per eccellenza, il tempo, che ci incalzerà inesorabile.

Bambini al tavolo di lavoroCome tutti i prodotti fortemente stilizzati, Bolognorche si ama o si odia, e noi abbiamo deciso di amarlo, a patto che il volume sia azzerato: a fronte, infatti, di un comparto visivo originale e intrigante, tenero nella sua bruttezza e pieno di colori, abbiamo trovato davvero fastidiose le musichette che accompagnano il nostro zampettare tra i livelli, che, pur essendo a tema con lo stile generale della produzione, non riesce a non irritare dopo soli 45 secondi.In tempi di batterie dalla durata tragicomica, segnaliamo anche che diversi minuti consecutivi di gioco (che in altri casi avevano fatto diminuire il livello della nostra batteria anche del 30%) non hanno gravato sulla batteria, complici anche le dimensioni contenute del download e il volume che, come detto, era stato preventivamente azzerato.Come tutti i giochi che ripropongono casualmente i livelli, la longevità di Bolognorche è potenzialmente infinita, ed ulteriormente aiutata dalle classifiche di punteggio online, che premieranno i più temerari.

– Diverte con poco

– Livelli in sequenza casuale

– Perfetto se avete anche solo 50 secondi

– Disattivate l’audio

– Sistema di salto spesso impreciso

– Monotono se fruito in sessioni più lunghe

7.0

Bolognorche è un esperimento interessante, soprattutto tenuto conto della sua natura quasi amatoriale e delle promesse di futuri aggiornamenti contenenti nuovi livelli, ma, a causa di un comparto sonoro detestabile e di una certa imprecisione del sistema di salto, è riuscito solo a metà: i punti di forza sono da ricercare nell’assoluta immediatezza e nella facilità di una fruizione che riesce a regalare piccole soddisfazioni anche solo durante un tragitto in ascensore.

Un buon punto di partenza per tutti i piccoli programmatori, italiani e non.

Voto Recensione di Bolognorche - Recensione


7