Recensione

Bokida - Heartfelt Reunion

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Con la grande e continua crescita del mercato videoludico, è sempre più facile vedere anche diversi team nuovi ed indipendenti che, con idee fresche e originali, cercano di ritagliarsi una propria fetta di mercato tra la variopinta schiera di consumatori.  A volte può capitare che  siano semplici studenti a mettersi in gioco con idee rischiose ma ambiziose nella produzione di un videogioco. Bokida: Heartfelt Reunion, il titolo di cui andremo a parlarvi oggi, fa parte di questa particolare categoria.
Amore planetario
Questo titolo nasce infatti come vero e proprio progetto studentesco di un team di ragazzi francesi che, dopo aver ricevuto ottimi riscontri da parte del pubblico, ha preso la decisione di trasformare la propria creatura in un videogioco completo a tutti gli effetti, espandendolo ulteriormente e creandoci intorno una storia, in questo caso ispirata al taoismo. In Bokida prenderemo il controllo di un “messaggero”, e dovremo aiutare due pianeti amanti a ricongiungersi l’uno con l’altro. Per fare ciò, dovremo esplorare il mondo alla ricerca di puzzle risolvibili solo utilizzando le nostre capacità. La particolarità di questo gioco sta nella sua vera e propria doppia natura, appetibile a più di una categoria di videogiocatori: chiunque volesse concentrarsi esclusivamente sulle sfide messe a nostra disposizione potrebbe potenzialmente finire il gioco in una manciata di ore andando a completare semplicemente gli enigmi dei “monoliti”, mentre tutti coloro interessati a saperne di più sulla storia possono perdersi ed esplorare a proprio piacimento un mondo incredibilmente vasto. Non a caso gli sviluppatori hanno paragonato l’esperienza di gioco a titoli come “Journey” o “Dear Esther”, enfatizzando la libertà di esplorazione che il titolo mette a nostra disposizione.
Costruisci, affetta e ripulisci
Il gameplay, oltre a poter correre e saltare, consiste principalmente nell’utilizzo di 4 azioni: costruire, tagliare, spingere e pulire. La prima azione, “Build”, permetterà di posizionare uno o più blocchi dove ci sembrerà più appropriato: non vi sono limiti e potremo utilizzarli per creare anche vere e proprie torri per raggiungere posti, altrimenti irraggiungibili. I blocchi resteranno inoltre permanentemente all’interno del mondo, a meno che non saremo noi a decidere di distruggerli. Occhio però, perchè l’eccessiva mole di poligoni potrebbe causare rallentamenti su alcuni computer, motivo per cui gli sviluppatori hanno inserito un’apposita funzione nel menu per cancellare definitivamente tutti i blocchi fino ad allora creati. La seconda funzione, “Cut”, permetterà di creare una linea tagliente in qualunque direzione e di qualunque dimensione vogliamo: può essere utilizzata per affettare i nostri stessi blocchi o alcuni elementi dello scenario, allo scopo di risolvere determinati enigmi. Infine “Push” verrrà utilizzato per spingere i blocchi, o altri elementi compatibili, verso una direzione prestabilita, mentre “Clean” potrà ripulire l’area di tutti gli oggetti da noi creati, utile nel caso abbiamo commesso degli errori e vogliamo riprovare da capo. Esplorando potremo inoltre sbloccare dei poteri che potranno essere di ulteriore aiuto, come la possibilità di cambiare la gravità o attivare un effetto di “slow motion”.
Un mondo dormiente
L’ambientazione è incredibilmente affascinante e coinvolgente: l’avanzamento del gioco e lo sbloccamento dei monoliti amplierà ulteriormente colori e il paesaggio stesso, regalando l’effetto di trovarci in un mondo che, una volta, doveva essere ancora più bello di come lo abbiamo trovato. Bokida è un’esperienza che può diventare molto rilassante grazie alla già citata immensa esplorazione e a una bella e semplice colonna sonora che renderà difficile rendersi conto dello scorrimento del tempo. I puzzle possono essere però particolarmente impegnativi, e gli indizi dati a nostra disposizione sono molto pochi, e perfino la loro stessa posizione potrebbe risultare confusionaria agli occhi di un giocatore inesperto; inoltre, come già abbiamo avuto modo di menzionare, il gioco può essere addirittura finito in minimo un paio d’ore. Un titolo quindi molto particolare, inadatto a giocatori impazienti ed anche a chi cerca esclusivamente una sfida molto longeva, ma che può rappresentare una bella esperienza rilassante per tutti gli altri.

Ambientazione bellissima

Elevate possibilità di esplorazione

Buona colonna sonora

Non adatto a tutti

Può creare frustrazione

Scarsa longevità

7.0

Come spesso accade per i giochi che si prendono dei rischi e sono allo stesso tempo ambiziosi, Bokida: Heartfelt Reunion è un gioco che divide. Da un lato rappresenta una bella e rilassante esperienza per coloro a cui piace semplicemente esplorare ed immergersi in mondi completamente nuovi, dall’altro può provocare un po’ di frustrazione e noia, se non si è in grado di apprezzare questo genere di titoli. Se quanto abbiamo scritto in questa nostra recensione ha però stuzzicato la vostra curiosità, allora dovreste essere in grado di apprezzare Bokida al massimo potenziale.

Voto Recensione di Bokida - Heartfelt Reunion - Recensione


7