Anteprima

Bloodline Champions

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a cura di Pregianza

Nulla impedisce a un casual gamer di amare un gioco di complessità enorme, ma è indubbio che qualcuno abituato a dedicare ai giochi un gran quantitativo di tempo ed attenzione abbia una maggiore tendenza ad apprezzare titoli particolarmente profondi che necessitano di uno studio approfondito.Per questo prodotti come World of Warcraft, Starcraft 2, Dota e tutti i suoi allegri cloni hanno attirato, oltre ai comuni acquirenti, anche un buon numero di giocatori hardcore, che si dedicano con il massimo impegno alla parte competitiva dei loro titoli preferiti, sperimentando centinaia di tecniche e strategie per avere la meglio sui loro avversari online. Purtroppo però, per quanto bravi, gli sviluppatori fanno sempre una certa fatica a bilanciare la potenza di classi e razze nelle battaglie e i giochi che permettono di sfidarsi in internet sono spesso piagati da problemi che necessitano di patch continue per essere risolti. La cosa è sempre stata difficile da accettare, soprattutto per i fan dei cosiddetti e-sports, ovvero le sfide professionistiche tra i gamer più abili del pianeta.A questi giocatori ha pensato Stunlock Studios, giovanissima software house svedese, quando ha deciso di creare il suo primo gioco, Bloodline Champions: un titolo puramente pensato per gli e-sports e per il gioco competitivo, teoricamente privo degli sbilanciamenti e delle imperfezioni insite negli altri esponenti del genere. Il gioco è attualmente nella fase beta, ma già a un ottimo punto dello sviluppo. Ce l’avranno fatta questi ragazzotti svedesi a creare il gioco online definitivo?

Semo Barbari. Rudi, cattivi e… BilanciatissimiBloodline Champions, come abbiamo detto, è un titolo pensato puramente per il gaming competitivo. A una prima occhiata può sembrare semplicemente l’ennesimo clone di Defense of the Ancients, ma non bisogna farsi ingannare. Vero, anche in Bloodline Champions ci sono molti eroi tra cui scegliere per darsi battaglia ma il gameplay è profondamente diverso. Se proprio vogliamo accomunarlo a qualcosa di già esistente, il titolo Stunlock assomiglia molto all’arena di World of Warcraft, ma ha delle profonde differenze anche rispetto al PvP del giocone di Blizzard. Abbiamo potuto testare la closed beta del gioco, il cui menu principale mette a disposizione varie modalità. I giocatori potranno affrontare un comodo tutorial base per apprendere i comandi basilari e poi tuffarsi subito in una serie di scontri online di allenamento o ranked, con questi ultimi che permetteranno di scalare rapidamente le classifiche mondiali sconfiggendo nell’arena i propri avversari. La visuale è isometrica, con campo piuttosto esteso. Il gameplay è apparentemente semplice: utilizzerete la tastiera per i vari attacchi e per muovere il vostro personaggio, scelto tra decine di eroi con poteri specifici, e il mouse per puntare. Qui sta la prima innovazione del gioco, ovvero il puntamento. Tutte ma proprio tutte le abilità sono skillshot. Per chi non sapesse cosa significa, uno skillshot è un’abilità che necessita di essere mirata per andare a segno. In Bloodline Champions ogni potere, dalle abilità curative agli attacchi a corta distanza, necessita di mira e tempismo per centrare il bersaglio. Certo, non sarebbe niente di eccezionale se l’unica novità fosse questa (ed è comunque un’aggiunta notevole che premia parecchio le capacità di un giocatore), ma i ragazzi di Stunlock non si sono fermati qui e hanno apportato svariati cambiamenti alla comune formula delle arene online. Cambiamenti che rendono il gioco davvero bilanciato.Un’altra di queste novità risiede nel danno inflitto. Non ci sono abilità casuali, colpi critici o equipaggiamenti di alcun tipo. Ogni potere infligge un danno fisso e i poteri che permettono di aumentare la potenza d’attacco la aumentano di una percentuale costante. La cosa vale ovviamente anche per le cure, con personaggi che possono essere curati solo un quantitativo limitato di punti vita alla volta, variabile per ogni eroe.Non bastasse tutto questo, per coloro che odiano il matchmaking tutt’altro che affidabile dei giochi di questo genere, Stunlock ha congegnato il sistema del TPS, ovvero “Total Per Second”. In pratica quando un giocatore viene inserito in una partita, la sua abilità non viene calcolata a seconda del numero di vittorie ma viene presa in considerazione la sua performance. Infatti il TPS altro non è che il calcolo del contributo che un giocatore riesce a dare durante uno scontro, curando i propri compagni, proteggendoli dagli attacchi o infliggendo danni ingenti agli avversari. Si tratta di un’idea brillante, che elimina molti dei problemi di appaiamento tipici dei prodotti del genere. Dopotutto capita che ottimi giocatori perdano molte partite perchè sfortunati nel matchmaking, e questo sistema smorza di molto la cosa. Oltre a tutte queste piacevoli novità Bloodline champions offre la possibilità di sfidarsi anche in mappe speciali “cattura la bandiera” (in questo caso un artefatto, ma tant’è) e di conquista, dove i team devono mantenere il controllo di varie zone per vincere. Le sfide vanno dall’1 contro 1 fino a match 5 contro 5 piuttosto epici, seppur un po’ confusionari. Tutto perfetto quindi? No, ovviamente. Ci sono dei problemi nel bilanciamento dei campioni, soprattutto nell’1 contro 1, ma è comprensibile, si tratta della fase beta. Inoltre Stunlock è molto attiva e rilascia rapidamente patch correttive per perfezionare il gioco prima dell’uscita.Nonostante questo il potenziale del titolo è davvero notevole. Già ora offre sfide molto appassionanti e potrebbe conquistarsi una schiera di appassionati non indifferente viste le sue innegabili qualità.

Lo stile tribale è un po’ demodè. Forse è il caso di aggiungere un po’ di ninja qua e là.Forse l’unica debolezza del gioco sta nel comparto artistico. Non siamo davanti a un pessimo gioco graficamente: il motore è fluido, si difende bene ed è sicuramente molto più bello da vedere rispetto a quanto visto in League of Legends. Lo stile degli eroi però lascia un po’ a desiderare. Stunlock ha voluto creare un mondo dominato da variegate tribù barbariche, e i campioni selezionabili hanno pertanto un aspetto molto rozzo. Quei pochi caratterizzati in modo un po’ più moderno non brillano comunque per bellezza e mancano di personalità. Non che sia un gran problema, visto che i personaggi si distinguono più per le loro capacità che per il loro vestiario. Molto interessante ad esempio il fatto che tutti i campioni, indipendentemente dal fatto che si tratti di tank, guaritori o assassini, sono dotati di abilità di spostamento rapido e di attacchi molto diversificati a lungo raggio o ad area. Tutti i poteri hanno effetti molto riconoscibili quindi è dura confondersi.

– Gameplay semplice ma geniale, pensato per il gaming competitivo

– Tanti eroi tutti divertenti da usare

– Già molto bilanciato per essere nella beta

– Ha davvero molto potenziale

Bloodline Champions è una piccola perla dall’enorme potenziale. Siamo davanti a un titolo i cui sviluppatori sono quasi sicuramente giocatori amanti del settore competitivo, desiderosi di creare un gioco perfettamente bilanciato. Dopo averlo provato possiamo dirlo con certezza: sono sulla buona strada. Se siete stufi di giochi sbilanciati e appaiamenti atroci nei giochi online, tenete d’occhio Stunlock Studios e la loro creazione. Potrebbero essere una delle migliori sorprese del prossimo anno.