Recensione

BloodRayne

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a cura di Fabfab

Questo BloodRayne della Majesco per XBox si presenta come un mix ben riuscito tra “Buffy” e “Matrix”: la protagonista, BloodRayne, appunto, è l’ennesima sexy eroina che si affaccia sulle nostre console. Questa volta si tratta di un agente di un’organizzazione segreta nota col nome di “Società Brimstone” affinché sventi una cospirazione nazista: la particolarità di questa nuova, scarlatta protagonista è quella di essere una Dampyr, per metà umana e per metà vampira.

Livello dopo livelloBloodRayne è un classico gioco d’azione con visuale in terza persona; il giocatore controlla l’agile Dampyr mentre si fa strada per i tre sanguinari livelli, partendo dalle paludi della Louisiana, proseguendo per basi segrete naziste in Argentina per poi concludere nel classico castello tedesco, sullo stile di “Return to castle Wolfstein”. Il gioco si sviluppa in maniera piuttosto lineare: Rayne dovrà semplicemente svolgere i vari incarichi propostigli uno dopo l’altro; questi possono variare dal classico “stermina tutto ciò che si muove” ad azioni un po’ più articolate come dover piazzare una bomba in una stazione radio controllata dai nazisti oppure trovare una via d’uscita da un magazzino per raggiungere la postazione successiva. Le uniche interruzioni alla routine di gioco sono rappresentate dai combattimenti con i vari boss, non necessariamente di fine livello, che ci impegneranno oltre ogni aspettativa; non esistono, invece, veri e propri enigmi da risolvere, perché il titolo appare decisamente orientato verso l’azione pura: molteplici i combattimenti tra la nostra letale eroina, agile e ben equipaggiata, e le orde di spietati nemici, tutti pronti a farsi macellare in una maniera esagerata e grottesca che farà certamente piacere agli amanti dello splatter.

Un titolo d’azione e morteLa protagonista si muove con velocità e precisione sorprendenti, può effettuare parecchie manovre mortali ed utilizzare una vasta selezione di armi. Inizialmente, a dire il vero, i comandi potrebbero sembrare un poco rigidi, a volte imprecisi, ma si tratta semplicemente di fare un po’ di pratica e già dopo le prime missioni il controllo sulla nostra rossa protagonista sarà pressoché totale: il giocatore può inoltre scegliere tra ben 3 diverse configurazioni dei tasti analogici per il movimento, in modo da riuscire ad ottimizzare al massimo le proprie prestazioni (le configurazioni possibili salgono addirittura a sei, se teniamo presente che per ognuna delle tre di base è prevista la versione per mancini: davvero encomiabile!).In un gioco frenetico come questo la telecamera svolge una funzione essenziale: purtroppo la modalità automatica (è possibile anche regolarla “a mano”) spesso sbaglia le inquadrature, scegliendo l’inquadratura sbagliata quasi sempre al momento sbagliato e a volte andando addirittura fuori campo. In realtà quello che potrebbe sembrare un grosso problema è molto meno grave di quanto appaia: il lock-on automatico di Rayne aggancia i nemici e ci avverte della loro presenza anche quando questi non sono inquadrati e, nell’infuriare del combattimento, difficilmente avrete modo di trovare il tempo per lamentarvi dell’inquadratura.

Pistole e poteri vampiriciGli sviluppatori della Terminal Reality si sono adoperati in ogni modo per fare di BloodRayne un titolo frenetico e coinvolgente e questo va sicuramente a loro merito.La protagonista può saltare sui nemici e succhiarne il sangue, può scagliare in avanti un arpione con catena che trafigge e ferisce gli avversari e le permette di tirarli a sé ed infierire su di loro, può compiere balzi altissimi e quindi piroettare in aria per rompere porte e muri ed accedere così a locazioni altrimenti non accessibili, può effettuare capriole volanti laterali per schivare i colpi e, al contempo, vomitare una vera pioggia di fuoco sugli avversari.Rayne maneggia con efficacia qualsiasi tipo di arma, a partire dalle due lunghe sciabole che porta ripiegate sugli avambracci, per proseguire poi con pistole, fucili, mitragliatori e lanciarazzi; inoltre è dotata di speciali poteri derivatigli dalla sua metà vampira, come la possibilità di poter rallentare il tempo (il classico bullet time alla “Max Payne”, ma senza limiti di tempo) e di poter così schivare più facilmente i colpi avversari, davvero molto utile oltre che spettacolare (volete mettere potersi godere gli abbondanti smembramenti offerti dal gioco al rallentatore?), oltre alla capacità di percepire l’aura dei nemici, molto utile in ambienti scuri o particolarmente “fumosi”, e di usare i suoi sensi iper-amplificati per vedere attraverso i muri e capire dove si nascondono i cattivi.Non dimentichiamo, infine, la “furia assassina” di Rayne, rappresentata da una barra che si carica ogni volta che si uccide un nemico: questa capacità è molto simile al bullet time già utilizzabile normalmente nel gioco. La differenza sta nel fatto che mentre gli avversari si muovono rallentati, lo stesso non accade alla bella Dampyr, che sarà in grado di portare innumerevoli attacchi devastanti approfittando di questo suo vantaggio: peccato che il tempo a disposizione, prima che la barra si esaurisca, sia davvero breve.Il bello è che tutti questi poteri non sono un semplice extra ma sono stati efficacemente implementati nel gioco e sono elementi che è necessario padroneggiare al meglio per superare le sfide che ci attendono.

L’importanza della bussolaUna delle prime pecche del gioco la si riscontra nel design di alcune aree di gioco: capita, infatti, che alcune locazioni presentino caratteristiche tali da disorientare un po’ il giocatore (in uno dei primi livelli ambientati in Florida, ad esempio, ci troveremo ad esplorare alcune case perfettamente identiche tra loro, persino nella disposizione) e ci troveremo ogni tanto a passare attraverso locazioni un pò troppo simili tra loro, chiedendoci cos’è che dovremmo fare adesso. Per fortuna ci viene in aiuto la bussola (che si trova nell’angolo in basso a destra dello schermo), concepita per indicare sempre la direzione di massima in cui Rayne dove deve andare (nord, sud, est o ovest: in caso ci si trovi davanti ad un muro o ad una strada senza uscita spetta al giocatore, naturalmente, trovare il modo di ovviare all’ostacolo).L’evolversi della trama, il collegamento tra uno stage e l’altro vengono spiegati da sequenze non interattive che, con la medesima grafica del gioco, narrano lo svolgersi degli eventi: peccato che la maggior parte di queste sequenze siano state inserite davvero male, paiono quasi infilate a forza piuttosto che rappresentare un elemento di continuità ed è un peccato perché la trama del gioco non è affatto male!

It’s fighting time!La principale attività in cui questo titolo vi coinvolgerà consiste nello scontro con orde di nemici e nella possibilità di decidere come affrontarli (e sbudellarli) utilizzando il notevole arsenale messo a disposizione di Rayne; gli effetti prodotti dai colpi inferti è reso in maniera particolarmente cruda e violenta. I corpi esplodono, le membra si strappano e le pozze di sangue riempiono il pavimento mentre l’eroina si fa strada tra tutta una serie di mostruosità non-morte, demoni aracnoidei e soldati nazisti, senza contare i notevoli boss di fine livello che vi troverete ad affrontare (come dimenticare l’enorme “madre” dei ragni che vi inseguirà per tutto l’ultimo stage del livello ambientato in Louisiana?): forse vi sembrerò perverso, ma tutto quel sangue e quelle membra recise rendono l’esperienza di gioco dannatamente divertente ed appagante.Proprio a seguito di questa scelta effettuata dai programmatori, non aspettatevi enigmi particolarmente impegnativi oppure una grande varietà d’azione, perchè andreste incontro ad una sonora delusione: il gioco è poco più di un picchiaduro a scorrimento, con esplorazione ed elucubrazioni mentali ridotti davvero ai minimi termini. Naturalmente questo non può dirsi un difetto del gioco, è soltanto una semplice constatazione.Da segnalare la cura dedicata nello sviluppo dei boss di fine livello, tutti particolari e ben caratterizzati, e davvero difficili da superare; superando questi avversari Rayne acquisirà nuovi e più devastanti combo d’attacco.

Grafica e sonoroL’impatto visivo di BloodRayne è discreto anche se, di primo acchito, potrebbe un pochino deludere, non sfruttando appieno le enormi potenzialità della macchina Microsoft; in realtà il gioco si avvale di un discreto motore 3D, sviluppato appositamente dalla Terminal Reality per riprodurre locazioni ampie e dettagliate, costruite con un’architettura abbastanza ispirata.Nei primi livelli il giocatore si troverà a camminare e combattere nelle sterminate paludi della Louisiana, piene di acque e vapori dai quali emergono lugubri strutture in rovina, semisommerse e brulicanti di un orrore alieno… molto d’atmosfera! In seguito passeremo dalle asettiche basi argentine a cattedrali illuminate dalle luci delle candele, decorate con misteriosi arazzi gotici, con accentuati influssi “demoniaci”.Rayne, la protagonista, è davvero fantastica: il vestiario, rigorosamente in cuoio rosso e nero, è molto attillato e sexy ed evidenzia a dovere le sue abbondanti curve, mentre il contrasto col pallore cadaverico della pelle la rende un personaggio davvero affascinante. I capelli rosso fuoco fluttuano liberamente ad ogni movimento della Dampyr, nastri e trecce compresi! I suoi movimenti sono per lo più resi molto bene, sempre agili e sinuosi, e più di una volta vi avvarrete del bullet time unicamente per ammirare le movenze di Rayne: peccato per una sensazione di legnosità che a volte emerge qua e là.I nemici spaziano dal disgustoso (i ragni demoniaci ed i non morti dei primi livelli) al goffo (i nazisti), ma sono sostanzialmente ben caratterizzati, anche se alcuni dei modelli sono dotati di un numero così basso di poligoni che a volte hanno un aspetto davvero troppo spigoloso.Gli ambienti di gioco sono vasti, sufficientemente vari e pieni di oggetti con cui interagire: è possibile incidere, fare esplodere o distruggere completamente quasi qualsiasi oggetto presente nel gioco, dagli scaffali alle vetrine, dai tavoli alle sedie e così via. Stendardi e bandiere sono resi discretamente, muovendosi realisticamente ogni volta che il giocatore li sfiora e cadendo a pezzi sotto i colpi di Rayne. Dovunque si trovano effetti luce, a cominciare dalle fiamme delle torce che baluginano in tempo reale nei vari ambienti fino ai lampi dei colpi esplosi dalle armi della nostra eroina e dei sui nemici, che illuminano realisticamente le zone circostanti: significativa anche l’inclusione di una sorta di fisica particellare conseguente ad ogni impatto, sia che coinvolga un tavolo polveroso sia che si tratti di un arto troncato di netto. BloodRayne è un gioco molto violento e la grafica sottolinea appieno questa sua particolarità: sangue e interiora presenti in questo gioco sono rappresentati in modo davvero brillante. Gli schizzi di sangue sprizzano praticamente in ogni direzione, le membra dei corpi si staccano di netto e vengono scagliate in aria nella furia del combattimento, il pavimento si riempie ben presto di enormi chiazze rosse mentre la nostra spietata agente affetta e tagliuzza a tutto spiano.Il motore di gioco supporta tranquillamente molti nemici contemporaneamente su schermo, il che dà spesso luogo a vere e proprie orge di sangue e violenza indiscriminate, con i nemici che finiscono anche per colpirsi tra di loro nella foga della battaglia: è un vero delirio, ma reso talmente bene da fornire un senso di vera soddisfazione dopo aver avuto la meglio su un gruppo di nazisti, specialmente quando si gioca nella modalità rallentata.Il framerate non è sempre stabile e si verificano dei veri e propri crolli a seconda del livello di dettaglio degli ambienti circostanti e del numero di nemici presenti sullo schermo; anche le esplosioni creano qualche problema, la fluidità viene meno per un secondo o due.Il sonoro del gioco è un altro elemento controverso: l’accompagnamento musicale è molto d’atmosfera ed adatto agli ambienti visitati, in alcuni momenti gli effetti sonori contribuiscono ad accrescere l’ansia del giocatore. Ma le battute pronunciate dai personaggi alla lunga diventano ripetitive e fuori luogo. Molto bella invece, perchè sexy e misteriosa, la voce di Rayne nella versione italiana: sorvoliamo su quelle affibbiate ai personaggi secondari…

– Protagonista carismatica

– Buon sistema di controllo

– Molto divertente

– Grafica non eccelsa

– Molto sanguinario

7.5

BloodRayne non sarà un titolo in grado di rivoluzionare l’industria dei videogiochi, ha sicuramente i suoi problemi (alcuni difetti grafici qua e là, qualche problema con la telecamera virtuale…), tuttavia si presenta come un gioco divertente e ben realizzato, in grado di farvi trascorrere diverse ore rilassanti in mezzo a vampiri, demoni, sangue ed interiora…

Nei sexy panni di Rayne esplorerete le varie locazioni di gioco, spazzando via orde di nemici inumani in un delirio di combattimenti sanguinosi: la protagonista è bella e carismatica, le ambientazione molto ad effetto, i combattimenti spettacolari ed appaganti, la grafica discreta.

Non sarà un capolavoro, siamo d’accordo, ma il titolo è ben strutturato e vi spingerà a giocare fino a che non lo avrete terminato.

BloodRayne non è un’avventura, ma nemmeno un picchiaduro a scorrimento: è piuttosto una sorta di ben riuscita via di mezzo tra questi due generi. Non ci sono solo combattimenti, ma gli enigmi da risolvere sono davvero pochi e semplici; peccato per la non eccelsa longevità del titolo che, una volta terminato, non offre spunti di rigiocabilità.

In sostanza un prodotto molto simile a “Buffy”, uscito sempre su XBox un annetto fa, ma più vario e complesso e, soprattutto, molto più splatter! Se il sangue non vi impressiona potrebbe essere il titolo che fa per voi.

Voto Recensione di BloodRayne - Recensione


7.5