Recensione

Blood Omen 2

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a cura di Ryuken

Sembra che la storia dei videogames, sfasata di alcuni decenni, vada di pari passo con quella del mondo del cinema e della TV, nel senso che innumerevoli generi che hanno inflazionato negli anni il mercato cinematografico e televisivo oggi fanno la medesima cosa con quello videoludico…….bah!Bando alle ciance e veniamo a parlare di Blood Omen 2, seguito del vecchissimo Blood Omen per PSX: la storia ha inizio esattamente quattrocento anni dopo l’ascesa al potere del terrificante non morto Kain e dieci secoli prima degli episodi accaduti in Soul Reaver.Dopo aver terrorizzato e assoggettato gli umani abitanti di Nosgoth, Kain è ora impegnato nella lotta dei più esperti cacciatori di vampiri, i quali cercano disperatamente di opporsi alle forze dell’oscurità.Sarafan, il più esperto e forte cacciatore di vampiri, riesce dopo una sanguinosa lotta a ferire a morte Kain e a privarlo della potentissima spada Soul Reaver.Il malvagio, per sfuggire a morte (?) sicura, si rifugia sottoterrà nel tentativo di recuperare le energie e vendicarsi al più presto per l’onta subita.Entrato però in uno stato d’ibernazione, il principe delle tenebre si risveglia un centinaio di anni dopo.Ritornato a Meridian (capitale di Nosgoth), Kain, scopre di aver perso gran parte dei suoi poteri e si accorge inoltre che moltissimi dei suoi seguaci sono stati eliminati senza pietà.Ora tutto è in mano ai Seraphin Knights, l’ordine dei cavalieri formato cento anni prima da Serafan, essi hanno dato vita, seguendo le orme del proprio fondatore, allo spietato sterminio di tutti i vampiri abitanti in Nosgoth.Nel corso degli anni, i Seraphin hanno inventato una fonte energetica, simile a quella elettrica, che ha permesso alla civiltà del posto di compiere passi da gigante nella lotta ai succhia sangue. Infatti, questi ultimi non ne sopportano la presenza.

Un altro Soul Rever?Direi proprio di no; sotto questo punto di vista i ragazzi di Crystal Dinamix si sono sforzati di differenziare il più possibile le due saghe, fra loro così simili ma al contempo diverse.Legacy of Kain: Blood Omen 2 propone al giocatore una struttura di gioco più classica caratterizzata da uno svolgimento dell’azione a capitoli, la quale di fatto riduce, rispetto a Soul Rever 2, la sezione esplorativa facendo sì che gli eventi si snodino su binari premarcati.In SR2, per esempio, era possibile visitare in lungo ed in largo Nosgoth, in BO2 invece tutto è più limitato. La storia si evolve tramite le classiche sequenze d’intermezzo che ci svelano a poco a poco nuove, sconcertanti, realtà sulla vicende della vita di Kain.A parte la natura, per così dire, limitata di BO2 rispetto a SR2 per il resto non si trovano moltissime differenze fra le due serie parallele soprattutto andando ad analizzare i personaggi principali e le loro capacità di movimenti ed azioni.Il sistema di combattimento si presenta piuttosto simile a quello visto in Soul Reaver con la sola eccezione della fragilità delle armi in vostro possesso, infatti, queste sono soggette ad usura e rischiano di rompersi se utilizzate troppo a lungo.Kain può camminare, correre, saltare ed aggrapparsi nonché planare, allargando le braccia a mo di ali dopo un salto particolarmente alto.Da bravo vampiro anche Kain ha l’abitudine di succhiare il sangue degli umani per sopravvivere (a differenza di Raziel che si cibava di anime) in questi momenti il nostro protagonista non azzannerà il collo della vittima bensì, dopo averlo ucciso a suon di mazzate, ne risucchierà il sangue a distanza, mi spiego meglio: una volta ucciso un umano, quando il cadavere di questo giace al suolo, tramite la semplice pressione del tasto TRIANGOLO assisterete alla fuoriuscita di una gettata di sangue dal corpo esanime fino alla bocca di Kain (bello, eh?).Naturalmente ci sono anche degli elementi ostili a Kain che sono utilizzati dai Serafan per cercare di farlo fuori, in altre parole Kain non può sopportare il contatto con l’acqua, che ne riduce rapidamente la forza vitale, ed è ugualmente vulnerabile al fuoco.L’unica vera differenza che si può trovare fra Raziel e Kain risiede nei Dark Gift, i poteri speciali dei vampiri.Non avete mai visto quei film dove all’improvviso il Conte Dracula si trasformava in pipistrello, lupo o nebbia? Ebbene sì, sappiate che Kain, fin dall’inizio del gioco, possiede due di questi poteri ed altri potrà acquisirne durante il gioco dopo aver ucciso altri vampiri ed averne acquisito i poteri.I Dark Gift rappresentano un elemento tattico molto importante all’interno di BO2, per esempio Kain inizialmente è dotato del potere di tramutarsi in nebbia in questa condizione è possibile avvicinarsi ai nemici ed eliminarli con un singolo colpo.La città di Meridian è abitata da persone ognuna contraddistinta dalla propria classe sociale, Kain può parlare con i personaggi che incontra sul suo cammino e carpire indizi utili dai loro discorsi.Ognuno di loro reagirà diversamente al comportamento del protagonista: molti esseri umani saranno spaventati a morte alla vista del vampiro, altri lo tratteranno con indifferenza e disprezzo, infine una piccola parte di persone gli offrirà missioni da compiere.Per riuscire a carpire in anticipo l’atteggiamento dei nostri interlocutori, i programmatori ci mettono a disposizione un indicatore (in alto a sinistra dello schermo) che cambierà colore secondo la reazione che ci dovremmo aspettare: per esempio, se diventerà rosso dovrete aspettarvi un comportamento aggressivo e violento, mentre se sarà verde un atteggiamento neutrale.Per il resto la struttura di gioco è quella di un action adventure la cui risoluzione passa attraverso tutta una serie di enigmi più o meno complicati (trova l’interruttore, spingi l’interruttore, sposta la cassa, ecc.).

La grafica e il sonoro che non ti aspetti!Mettere a confronto SR2 e questo BO2 è inevitabile, e mi spiace dire che nel caso dell’ultimo citato si è fatto un deciso passo indietro rispetto alla saga di Raziel.Se in SR2 colpivano molto le vaste e particolareggiare nonché interattive ambientazioni, in Blood Omen 2 non si rimane altrettanto attratti dai paesaggi che compongono i vari stage.L’atmosfera che suscitano le tetre ambientazioni è lo stesso azzeccata per un titolo del genere, la città di Meridian è ben disegnata e particolareggiata, ma come dissi anche in occasione della rece di Eve of Extinction, l’interattività sta alla base dei videogames odierni e, ahimè, gli ambienti di BO2 non sono interattivi per niente a parte i soliti interruttori, casse e sporgenze varie.Detto questo, lo stile di disegno è buono, i poligoni su schermo sono sufficienti e le texture fanno il loro dovere salvo sfarfallare forse un po’ troppo.La cosa che mi ha dato ancor più fastidio è stata la cattiva calibrazione del sistema di inquadrature: le telecamere fisse non riescono a seguire sufficientemente bene l’azione lasciando spesso e volentieri lo sguardo del giocatore in un angolo morto nel quale non è possibile visualizzare al meglio l’obiettivo da raggiunge.Per contro il personaggio principale, i cooprotagonisti ed i personaggi secondari sono ben realizzati e animati in maniera lodevole questi sono però inseriti in un contesto non alla loro altezza, nel senso che ambientazioni sufficientemente ben realizzate accostate a personaggi molto ben strutturati danno, a volte, un’idea dell’insieme un poco strana; insomma quello che ho pensato io è quanto segue:” Se i programmatori sono riusciti a far bene i personaggi perché non anche il resto poiché non sono dei pivelli avendo realizzato il motore grafico di Soul Rever 2?”Ma tant’è, e se alla voce grafica SR2 si prendeva il suo bel 9 qui dobbiamo inevitabilmente scendere di due punti.Anche il confronto audio fra i due cuginetti è impari: le colonne sonore implementate sono di qualità altalenate, a volte alcune immergono nell’atmosfera demoniaca del tutto, ma nella maggioranza dei casi le tracce paiono assai poco ispirate e fuori tema.Gli effetti fanno il loro sporco dovere non distinguendosi particolarmente per qualità eccelsa.

Soul Reaver 2 VS Blood Omen 2E’ innegabile il fatto che SR2 sia più divertente e meglio realizzato rispetto al gioco in esame ad ogni modo, messo in chiaro l’innegabile superiorità del gioco dedicato a Raziel, c’è da dire che BO2 si lascia giocare dimostrandosi un titolo degno di nota.Il problema rimane la nomea della saga e l’attesa da parte dei fan di un nuovo capolavoro targato Crystal Dinamix, questo nuovo capolavoro si sarebbe dovuto chiamare Soul Reaver: Blood Omen 2, ma SRBO2, purtroppo, non è un capolavoro bensì un buon gioco.La longevità dell’avventura è assicurata da una buona calibrazione della difficoltà e da una quantità di stage elevata.

Il sangue scorre a fiumi.

Bella caratterizzazione di Kain.

Buona trama.

Aspetto tecnico deludente.

Ci aspettavamo un capolavoro e invece……

7.5

Kain è un personaggio dall’indubbio fascino e meritava sicuramente un gioco d’altro spessore tecnico.

Speriamo che Eidos e Crystal Dinamix riservino un’altra avventura al vampiro più crudele del mondo dei videogiochi, e gli diano tutto ciò che gli spetta.

Voto Recensione di Blood Omen 2 - Recensione


7.5