Recensione

Blood Bowl

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a cura di AP

Il Football Americano non ha mai riscosso un grande successo nella vecchia Europa e nonostante arrivino anche qui prodotti videoludici dedicati a questo sport, le vendite non sono certo paragonabili ai vari FIFA e PES che invadono annualmente gli scaffali dei negozi. Se però insieme a questo sport si unisce anche il celebre brand di Warhammer, le cose potrebbero prendere una piega leggermente diversa. A questo vastissimo universo fantasy fatto di umani, orchi, elfi, nani e non morti sono state applicate le regole generali del Football, andando a creare uno strategico a turni molto simile a quello del gioco da tavolo originale, ma proiettato in un contesto sportivo decisamente azzeccato. Nasce così Blood Bowl ulteriore gioco da tavolo, qui riprodotto in salsa digitale con tutte le sue regole e i suoi lanci di dadi virtuali. Siete pronti a scendere in campo?

I diversi modi per scendere in campoDopo una breve introduzione filmata che vi darà un assaggio di quanto andrete a vivere da li a poco ci si imbatte in un menu piuttosto semplice che permette di affrontare un breve tutorial generale e due diverse sessioni che vanno ad illustrare i due diversi sistemi di gioco proposti e che potranno essere utilizzati a propria discrezione: a turni o in tempo reale. La differenza tra questi due modi di condurre le partite cerca di risultare estremamente diversificato tentando di accontentare tutti i tipi di giocatore, ma come vedremo, non centra pienamente il suo obiettivo. Il sistema a turni riprende fedelmente tutte le regole del Blood Bowl da tavolo, permettendo di muovere uno per uno tutti i membri del proprio team su una scacchiera virtuale, con il fine ultimo di realizzare il tanto ambito touchdown. I giocatori avranno caratteristiche proprie e un numero prefissato di caselle di movimento entro le quali effettuare le proprie azioni. I contatti con i giocatori avversari verranno decisi da un tiro di dadi a cui verranno applicati automaticamente eventuali bonus o malus in base alle caratteristiche di attacco o di difesa. Se tutto ciò alle prime partite rischia di essere piuttosto astruso e macchinoso, dedicando un po’ di tempo alla memorizzazione delle regole di base si verrà a creare una tensione tipica dei giochi di strategia in cui si cercherà di processare velocemente le proprie azioni da eseguire anche in base alla razza della propria squadra. Utilizzando gli elfi si avrà una maggiore padronanza dei lanci lunghi, mentre utilizzando un orco si dovrà fare maggiore affidamento sulla propria forza bruta. Gli esiti degli scontri poi non finiranno solamente con un gran ruzzolone, ma potranno portare allo stordimento, al ferimento e i alcuni casi addirittura la morte del proprio giocatore, tutto ciò per aumentare la sfida e la varietà di un gioco a turni complesso e sfaccettato, capace di esaltare gli appassionati, ma di lasciare perplessi tutti quelli che si aspettavano un gioco di football particolare, ma senza tante nuove regole da imparare e digerire che si andranno ad aggiungere a quelle proprie dello sport in questione. Per questi ultimi viene in aiuto la modalità in tempo reale che permette di vivere partite decisamente più brevi (quelle a turni possono durare anche un’ora) e lievemente più immediate. Comandando solo il portatore di palla il giocatore ci si ritroverà ad eseguire lanci e a correre verso la meta con la speranza di evitare un placcaggio calcolato comunque sempre tramite dei lanci di dadi effettuati in automatico. Purtroppo chi ricerca il gioco raffinato non sarà accontentato e meno di non entrare in modalità “Concentrazione”, feature che ferma il tempo e riporta la partita sui binari del gioco a turni. In caso contrario il metodo di condurre la partita che la CPU adotterà sarà spesso quello di far correre tutta la squadra avversaria verso il portatore di palla quando è in difesa e di atterrare chi gli capita a tiro durante la fase di attacco. Questa povertà di situazioni rende questo stile di gioco molto meno interessante di quello a turni (che infatti si affaccia anche in questo stile di gioco tramite la “Concentrazione”) che, al prezzo di una maggiore complessità, riesce a rendere molto più partecipe il giocatore offrendo il totale controllo sulla squadra e la possibilità di elaborare strategie più o meno complesse.

Il Football è una guerraCome per sottolineare l’accessorietà della modalità di gioco in tempo reale, essa è attivabile nelle partite singole, nei campionati (una serie di partite che porteranno alla conquista di una coppa), ma rimarranno fuori dal vero cuore del gioco, ossia la Campagna principale.Dopo aver scelto la razza a cui la vostra squadra apparterrà e aver affibbiato loro un nome altisonante, come ogni bravo allenatore dovrete acquistare i vostri sedici giocatori. Con un milione di pezzi d’oro a disposizione non potrete fare moltissimo, ma ciò vi permetterà di affrontare le vostre prime partite. Svolto anche questo compito vi troverete davanti ad una mappa con una serie di eventi visualizzati. Questi saranno i campionati che man mano dovrete cercare di vincere, ma nonostante siano tutti visibili, inizialmente la vostra scelta sarà particolarmente limitata visto che alcuni di essi richiederanno un numero di fans adeguati e altri una notevole dose di prestigio, acquisibile ovviamente portando a casa il maggior numero di successi possibili nelle competizioni minori. Alla fine di ogni partita comunque non aumenterete solo il prestigio e il numero di pezzi d’oro nelle vostre tasche, bensì potrete veder crescere i vostri giocatori tramite i punti esperienza ottenuti durante le loro azioni. La vostra squadra acquisirà maggiore velocità, potenza e abilità particolari capaci di permettere tutta una serie di bonus in base al ruolo che ricoprono sul campo. Da non dimenticare poi il supporto attivo di fans e cheerleaders che in base a quanto avrete investito in loro, permetteranno alla barra delle magie di caricarsi più o meno rapidamente donando la possibilità di scatenare meteore in campo, ma anche di curare giocatori svenuti, feriti o addirittura morti. Tutte queste possibilità unite alla crescita della propria squadra permettono di personalizzare terribilmente il proprio modo di giocare e sembrerebbero il passepartout per una modalità online incredibilmente vasta comprendente veri e propri campionati giocati da persone in carne ed ossa . Se questa affermazione si può considerare assolutamente corretta se riferita alla versione PC di Blood Bowl, quella per Xbox360 qui recensita ha inspiegabilmente abdicato a questa possibilità permettendo unicamente partite singole, negando la possibilità di partecipare ai campionati online e finendo quindi per segare ulteriormente le gambe ad un prodotto fatto per gli appassionati che però nega loro di essere sfruttato nel migliore dei modi.

Non una questione di tecnicaLa natura strategica del titolo riesce a coinvolgere l’appassionato molto più della grafica che pur essendo discreta, non mostra mai vedute particolarmente ispirate o animazioni curate come in un qualunque titolo sportivo. Questo accade perché Blood Bowl non è uno propriamente un titolo sportivo e non vuole nemmeno esserlo, preferisce apparire come un particolare gioco di scacchi che si rifà al football americano per proporre la sua sostanza. Per questo motivo il comparto audio non mostra nessuna peculiarità se non la simpatica, ma alla lunga ripetitiva, telecronaca dei due commentatori rigorosamente in inglese e la grafica diventa strumento per mostrare la partita a chi siede davanti allo schermo. Non si perde in in virtuosismi che avrebbero potuto attirare nuovi curiosi con il probabile scopo di deluderli, negando loro un sistema di gioco convenzionale. Tutto ciò però non giustifica la scarsa resa audio e video che, se maggiormente curata, avrebbe comunque fatto gioire gli appassionati.La giocabilità si rivela buona a patto di soprassedere sui limiti intrinseci del comando via joypad e di conoscere le regole generali del gioco da tavolo o di avere davvero molta pazienza per impararle in itinere, visto che i tutorial presenti danno un’infarinata generale insufficiente per sfidare ad armi pari il computer. Nel supporto online risiede purtroppo la maggiore carenza del titolo Cyanide, visto che i campionati online sono stati interdetti alla versione per la console Microsoft, impedendo di usufruire al meglio di questo particolare strategico. Se vorrete però portare a termine vittoriosi la campagna principale, la strada sarà lunga ed impervia e grazie ai tre livelli di difficoltà chiunque si appassioni a questo sport potrà portarlo a termine solo dopo molte, molte ore per poi magari riprovare la scalata con un’altra razza completamente differente.

– Board game ben riprodotto

– Profondo e complesso…

– Online troppo limitato rispetto all’edizione PC

– Modalità in tempo reale poco curata

– … per molti troppo profondo e complesso

– Sistema di controllo

6.4

Blood Bowl è il classico esempio di gioco fatto e confezionato per gli appassionati. Chiunque conosca questa divagazione sportiva di Warhammer nella sua forma primaria, potrà avvicinarsi a questa versione videoludica senza particolari timori, con l’unica remora di veder poco sfruttato un comparto online che in versione PC si rivela molto più completo grazie ai campionati online. Se invece non conoscevate l’esistenza del Blood Bowl fino a questa recensione, prima di un eventuale acquisto è assolutamente consigliata una prova sul campo, visto che la maggior parte dei giocatori potrebbe rimanere scottata da uno strategico così complesso e potrebbe trovare la modalità in tempo reale troppo superficiale e legata a quella a turni.

Voto Recensione di Blood Bowl - Recensione


6.4