Recensione

Bleach 2nd

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a cura di Star Platinum

Per gli appassionati di manga e animazione giapponese, Bleach rappresenta ormai un nome ben noto e abbinato ad uno dei prodotti di maggior qualità degli ultimi anni, molto popolare anche in Italia e il cui fumetto è tutt’ora in corso di pubblicazione. Nonostante il videogame non sia mai giunto al di là dei confini giapponesi, non sempre la territorialità di un prodotto rappresenta un limite al volerlo conoscere. Specialmente se, come avvenuto per il precedente episodio, il livello qualitativo è tale da renderlo appetibile e interessante nonostante una lingua non esattamente facile da comprendere.

Inizia l’avventuraPartendo dal presupposto che non tutti conosceranno la storia narrata, ma contando sul fatto che ci possano essere potenziali appassionati intenti alla ricerca di un valido picchiaduro per DS, sarà bene partire dal principio raccontando brevemente la vicenda che sta alla base del gioco. Il protagonista di tutto è Ichigo Kurosaki, uno studente quindicenne che possiede il dono di vedere i fantasmi e che un giorno farà la conoscenza di Rukia Kuchiki, uno Shinigami (detto anche Dio della Morte, o Mietitore di Anime) impegnata in una caccia ad un Hollow (uno spirito maligno). Durante lo scontro con l’entità malvagia, Rukia resta gravemente ferita ed è costretta a convogliare buona parte dei suoi poteri ad Ichigo, che accetta la proposta della Shinigami nonostante il pericolo incombente, con l’intenzione di proteggere i suoi familiari e la volontà di eliminare l’Hollow con le proprie forze. Il processo di trasferimento dei poteri però non va a buon fine e Ichigo assorbe tutti i poteri di Rukia, diventando egli stesso uno Shinigami con tutto ciò che ne deriva. Insieme, attraverso una serrata caccia agli Hollow e aiutando gli spiriti erranti a entrare nel posto che gli spetta di diritto, compiranno la propria missione fino a addentrarsi sempre più a fondo nel mondo degli Dei della morte e nell'”altro lato” della Soul Society…

Buoni e cattivi, tutti insieme appassionatamenteRispetto al primo episodio per DS il numero di personaggi selezionabili è aumentato ulteriormente e ogni giocatore avrà modo di controllare quarantaquattro personaggi, comprese le trasformazioni che alcuni potranno compiere assumendo diversi poteri. Nonostante l’universo di Bleach sia davvero sconfinato, quasi tutti i principali protagonisti delle saghe sono ora presenti e tra i nomi noti è impossibile non citarne qualcuno dei più rappresentativi quali ad esempio Ichigo Kurosaki, Rukia Kuchiki, Yasutora “Chad” Sado, Gin Ichimaru, Soifon, Kon, Don Kanonji, Menos Grande e molti altri ancora che preferiamo tenervi nascosti per non rovinarvi la sorpresa. Al di là delle caratteristiche tecniche di ognuno e delle proprie preferenze in fatto di combattimento, va precisato che –come sempre accade in queste circostanze- nonostante l’elevato gruppo a disposizione difficilmente li utilizzerete tutti, ma privilegerete solo coloro che maggiormente si renderanno efficaci in base al vostro stile e alla conoscenza della serie di cui disporrete. Il bilanciamento dei personaggi non sempre perfetto non è però un difetto che peserà molto durante le partite, in cui più che le singole mosse sarà l’abilità di ciascuno a prevalere durante i combattimenti, garantendo sfide sempre interessanti e ad alto tasso di divertimento.

Tanti modi per divertirsiAvviando il gioco resterete piacevolmente sorpresi dall’elevato numero di modalità a disposizione, tutte molto divertenti e in grado d’accontentare praticamente ogni vostro desiderio più recondito. Vediamole in elenco.

– Story Mode– Arcade Mode– VS Mode – Time Attack Mode – Survival Mode – Training Mode

Se la maggior parte delle opzioni appaiono familiari a chi ha una minima dimestichezza con I picchiaduro, è interessante notare la cura con cui sia stata realizzata la modalità VS, che permette oltre ai canonici scontri contro avversari computerizzati anche di prender parte in sfide multiplayer attraverso la WiFi Connection. Tale operazione risulta molto semplice e per quanto occasionalmente si abbia a che fare con dei lag che ne limitano il divertimento, ogni incontro si traduce in combattimenti all’ultimo respiro molto spettacolari e in grado di restare in bilico fino alla fine se le capacità dei due oppositori saranno tali da equivalersi durante lo scontro. Degno di nota è anche il sistema di controllo, completo, preciso e in grado di permettere l’esecuzione di differenti azioni. La croce direzionale permette di muoversi avanti e indietro, accovacciarsi e saltare, si possono effettuare scatti (anche mentre si sta effettuando un salto), parare con il pulsante R, effettuare attacchi leggeri, medi e potenti rispettivamente con la pressione di Y, X e A, oltre a tutta una serie di prese, mosse speciali, mosse di richiamo per il proprio eventuale compagno, super mosse e numerosi tipi di combo differenti per personaggio e combinazioni utilizzate. Ogni appassionato non potrà fare a meno di notare una certa similitudine in chiave tattica e per quel che riguarda l’esecuzione delle mosse con alcuni famosi titoli degli anni novanta di provenienza Capcom e questo non può che dirsi come un bene visto il divertimento e l’appagamento che scaturiscono da ogni colpo andato a segno o da ogni attacco evitato per un soffio.

Oltre i confini del mondoSuperata la barriera imposta da una lingua davvero ostica, ci vorrà davvero poco perché il carisma dei personaggi di Bleach non s’impossessi di voi facendovi dimenticare questo difetto. Questo titolo si propone infatti come un picchiaduro di evidente qualità, presentandosi con un biglietto da visita di tutto rispetto e costituito, oltre che da una realizzazione tecnica sopra la media, anche da una giocabilità d’altri tempi e da uno stile tipicamente nipponico che non mancherà di risultare accattivante e oggettivamente ben studiato. La grafica è una delle migliori mai viste su DS e presenta un character design di ottima fattura abbinato ad animazioni impressionanti se si pensa alle generose dimensioni di cui dispongono gli sprite dei combattenti. Il sonoro abbina discreti campionamenti ed effetti sonori a musiche orecchiabili e sufficientemente coinvolgenti. Nulla da dire dal punto di vista della longevità (ci mancherebbe altro!) e del gameplay, che grazie alle diverse modalità implementate e ad un multiplayer ottimo riesce a fornire sempre nuovi spunti d’interesse nonostante a volte la comprensione debba lasciare il posto all’intuito. Resta il fatto che i miglioramenti rispetto al precedente capitolo ci sono e appaiono anche evidenti, quindi non ci sono reali motivi per cui questo titolo non possa entrare a far parte della vostra collezione, a maggior ragione se siete anche appassionati di questa serie.

– Ottima realizzazione tecnica

– Personaggi ed extra in grande quantità

– Eccellente utilizzo della WiFi Connection

– Livello di difficoltà ben calibrato

– Musiche non sempre all’altezza

– Occasionali momenti di lag

– La lingua giapponese regna ovunque

8.0

Bleach DS 2nd: Kokui Hirameku Chinkon Uta rappresenta un acquisto quasi obbligato per ogni possessore di DS interessato ad un valido picchiaduro. Tecnicamente il gioco ha subito un miglioramento rispetto al passato e l’introduzione di nuovi personaggi ha incrementato ulteriormente il divertimento, davvero elevato e adatto alle esigenze di tutti. Il coinvolgimento che questo titolo è in grado di trasmettere raggiunge vette assai elevate e nonostante la presenza della lingua giapponese, basterà armarsi di un po’ di pazienza per apprendere ogni comando nel giro di breve tempo. Poco male se non conoscete questa serie animata, imparerete ad amarla dal videogame, che non vi lascerà tregua una volta che lo inserirete nel vostro fido DS. Il valore di questo prodotto va quindi ben oltre un semplice voto numerico, ma si esprime con l’immediata giocabilità che solo alcuni giochi possono permettersi di esibire in così grande stile. Compratelo e non ne rimarrete delusi.

Voto Recensione di Bleach 2nd - Recensione


8