Recensione

BlazBlue: Continuum Shift II

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a cura di rspecial1

Alla Arc System Works sembrano aver imparato da Capcom come sfruttare al meglio i propri franchise di successo. Infatti eccoli presentarsi, dopo aver realizzato il primo update della loro serie BlazBlue, con la versione comprensiva di tutti i DLC e qualche bonus con Continuum Shift 2. Di certo la cosa sarebbe da condannare o giudicare in maniera negativa, ma non è questo il caso. Per la prima volta infatti la serie arriva su Nintendo 3DS e, non avendo i prequel nella propria line-up, la console Nintendo non può che beneficiare di questo nuovo picchiaduro di ottima qualità. Non ci resta che accenderla, selezionare il gioco e avviarlo per giudicare se i programmatori siano riusciti a convertire adeguatamente il titolo per renderlo un degno rivale tra i concorrenti del genere, molto agguerriti sul portatile a tre dimensioni della Grande N.

Un agglomerato di personaggi strambi con donnine molto sexy…ci piace!Il sistema di gioco adottato dai ragazzi di Arc System Works è il medesimo provato nei precedenti capitoli: ci ritroveremo cosi a fare i conti con un gameplay ricco in termini di tecniche di attacco e difesa, ma basato principalmente su quattro tasti, con attacco debole, medio, forte e il famoso drive che cambierà da personaggio a personaggio. Come sempre, avremo una barra per le mosse più potenti del gioco, la Distorsion Finish eseguibile con il 50% dell’energia, e la devastante Astral Finish, che richiederà, come sempre, tutta la barra più il livello di energia arancione del nostro avversario per poterlo terminare con quest’attacco. Il titolo si basa, come da tradizione per i picchiaduro firmati Arc System, su combo basate principalmente sul concatenarsi di attacchi ripetuti prima che il malcapitato di turno tocchi il suolo. Tornano anche le numerose tecniche difensive e di elusione, come il Barrier Block o le esplosioni dirompenti. Essendo però il cuore di questa serie rappresentato da combattimenti frenetici e dall’azione molto rapida, risulta senza ombra di dubbio molto accurato e ben fatto il tutorial, che ogni neofita della serie dovrebbe studiarsi per bene, evitando di entrare nell’arena di combattimento senza alcuna infarinatura. Una volta apprese le meccaniche di gioco si può passare alla modalità Challenge, così da poter iniziare a prendere confidenza con il lottatore che decideremo di utilizzare, potendone apprendere tecniche speciali e combo di ogni tipo. Il tutto è tuttavia da affinare nella classica modalità Training che, grazie alle numerose opzioni di customizzazione, ci permetterà di riprodurre ogni situazione che potrebbe venire a crearsi in battaglia, così da allenarci sul come risolverla. Non si spaventino tutti coloro che potrebbero risentire di un gameplay cosi ricco e complesso: è infatti possibile usare il sistema di controllo stylish con il quale le combo e le varie mosse si eseguiranno attraverso la semplice pressione di un tasto.Ovviamente il roster del gioco è vario e presenta alcune differenziazioni, anche se per l’occasione sono stati aggiunti i quattro personaggi acquistabili attraverso il digital delivery su Playstation 3 e Xbox 360, senza che sia stato introdotto alcun bilanciamento. E’ evidente come alcuni lottatori risultino più potenti di altri, senza contare che la bellissima u-12 è una spanna sopra tutti: Certo, si tratta del boss finale, ma una maggiore equità nelle sue potenzialità non avrebbe sicuramente guastato. La scelta è comunque molto varia e tra i 18 personaggi messi a disposizione tutti troveranno quello più adatto alle proprie esigenze da poter impiegare al meglio nelle modalità di gioco che BlazBlue: Continuum Shift 2 propone.Trattandosi di un titolo di lotta nato e sviluppatosi nelle sale giochi nipponiche il classico Arcade non poteva mancare, quindi si andrà a combattere contro gli altri guerrieri fino a raggiungere il boss finale. Attenzione però al Versus Mode, che qui assume un ruolo diverso rispetto alle versioni per home console, ovvero potrete sfidare in combattimenti singoli soltanto la CPU e non un vostro amico. Sinceramente, questa modalità non ha motivo di esistere, neppure per apprendere il match up considerando la bontà del training. Presente, come sempre, anche lo Score Attack, classica corsa contro il tempo utile per testare quanto impiegherete a completare la modalità Arcade con settaggi predefiniti. Presente anche la modalità Legion 1.5, ossia il classico team match nel quale dovremo occupare tutte le caselle che formeranno la mappa battendo una squadra avversaria. Inizialmente avremo solo un lottatore, in seguito potremo assoldare gli sconfitti, considerando che l’energia di tutti non si ripristina che per poche unità. Una variante divertente che ha un suo lato strategico in grado di impegnare il giocatore in più di un’occasione.

Quando il 3DS ci mette del suoOltre a riproporre tutte le modalità già viste e presenti nella versione casalinga del titolo, questa versione portatile offre molto altro. Partiamo proprio dalla presenza di una nuova opzione di gioco, denominata Abyss, ovvero una versione rivisitata del classico survivor. Una volta selezionato il nostro eroe dovremo addentrarci nelle profondità degli abissi fino a raggiungere il millesimo livello, partendo dallo zero. Per fare ciò non dovremo combattere contro mille avversari ma, durante i combattimenti, scalare i vari depth in base alle combo e ai colpi che infliggeremo all’avversario. Se arriveremo ad un determinato piano mentre stiamo combattendo, verremo interrotti con la classica scritta Here Comes a New Challenger! Interessante il fatto che, dopo ogni vittoria, acculeremo dei punti che faranno salire il nostro livello, e la possibilità di selezionare alcuni item per aumentare attacco, difesa, energia e tante altre caratteristiche, proprio come avviene in un gioco di ruolo. Il problema di questa modalità è che non sarà possibile arrivare alla fine dell’abisso se non raccogliendo diversi oggetti che permettano di raggiungere il fondo al più presto. Purtroppo non è possibile salvare e, dopo svariati combattimenti, saremo costretti a smettere (senza contare che questo gioco gira su una console portatile e che quindi è doveroso sviluppare sessioni non lunghissime), con la conseguenza che perderemo il depth raggiunto dovendo cosi ricominciare da capo. Poco importa se tutto ciò che sbloccheremo sarà disponibile nel negozio all’inizio di una nuova partita, la noia e la poca voglia di ricominciare da capo prenderanno il sopravvento sul giocatore.Non essendoci, per il momento, la possibilità di vendere DLC su Nintendo 3DS i ragazzi di Arc System Works hanno pensato di inserire un metodo di raccolta di denaro da poter utilizzare nell’apposito negozio per sbloccare non soltanto i classici filmati, artwork e musiche del gioco, ma anche i pacchetti di colori alternativi e quant’altro,  in vendita su Playstation 3 e Xbox 360 nei rispettivi negozi virtuali. Tutto questo però è legato al nostro livello e dovremo quindi raggiungere almeno il ventesimo per poter acquistare tutto. E’ un vero peccato che sia disponibile solo la modalità wireless per giocare con un amico e che questo debba possedere necessariamente anche il titolo, sprecando cosi tutte le potenzialità di un prodotto simile che, senza online, perde davvero tantissimo. Sebbene la scritta tra le opzioni di gioco della sezione Network possa trarre in inganno, il gioco online non esiste, una scelta incomprensibile dato che è presente in tutti i prodotti concorrenti. Inspiegabile questa mancanza che, nonostante le numerosissime opzioni per il single player, si presenta in un gioco nel quale i combattimenti sono l’essenza e giocare solo e sempre con la CPU diventa, alla lunga, noioso e di poco interesse.E’ evidente come nessuna delle caratteristiche che rendono unica la console della Grande N sia stata sfruttata, dunque niente StreetPass e nemmeno touch screen. Il secondo schermo è utilizzato solo per vedere la lista delle varie mosse e alcune statistiche di gioco. Inutile ricordare che anche in Super Street Fighter 4 e Dead or Alive Dimensions la console era stata sfruttata in maniera sicuramente più completa e con un maggior impegno da parte dei programmatori. Dispiace constatare come in quest’occasione ci si sia ridotti a convertire un titolo, aggiungere quattro personaggi senza bilanciarli o includerne la storia nell’apposita modalità di gioco, inserendo poi l’Abisso, realizzato malamente e tremendamente noioso.

L’alta risoluzione sul 3DS???Il lavoro di conversione di BlazBlue: Continuum Shift 2 è eccellente dal lato tecnico, i programmatori sono riusciti a far stare nella cartuccia tutto ciò che c’è nelle altre versioni, sebbene con una qualità generale inferiore rispetto all’HD. Ci ritroveremo così con lunghi filmati in puro stile anime, davvero belli e di buona qualità nonostante la compressione. Rispettano la tradizione anche le animazioni dei personaggi e i livelli ricchi di dettagli e animati. Numerosissime anche le colorazioni a disposizione e una gallery che presenta centinaia e centinaia di elementi da sbloccare. La musica è sempre adrenalinica e orecchiabile, così come le voci nipponiche (sono presenti anche quelle inglesi). Sottolineiamo anche come il 3D, quando attivato, non influisca sulla velocità di gioco, donando un gradevole effetto di profondità, che pecca solo per la occasionale sovrapposizione delle scritte iniziali e finali dei match con i lottatori. Peccato che manchi completamente la traduzione in italiano, cosa inspiegabile, dato che il titolo è già stato tradotto per le console casalinghe e sarebbe semplicemente bastato recuperare il lavoro svolto in precedenza. 

– Tante opzioni di gioco

– Tanti item da sbloccare

– Manca l’online

– Sbilanciamento di alcuni personaggi

– Modalità Abisso da rivedere

– Niente StreetPass ne uso del TouchScreen

6.5

BlazBlue: Continuum Shift 2 è assimilabile alla classica occasione mancata.

La bontà del titolo non è infatti messa in discussione se non per il mal bilanciamento di alcuni personaggi, ma la mancanza dell’online è un fattore davvero grave. Nonostante le numerose opzioni di gioco presenti per i lupi solitari, il titolo non offre quella voglia di rigiocare contro la CPU che possa spingere ad accontentarsi del solo single palyer.

Il fatto poi che il wireless non permetta di condividere il gioco, ma che per giocare insieme sia necessario avere due cartucce, limita anche quest’unica opzione per cercare di divertirsi con gli amici.

Peccato, perché i ragazzi di Arc System Works rilasciano il loro prodotto dopo i concorrenti e non riescono a fare altrettanto bene, ponendo poca cura in quelle che sono le potenzialità di Nintendo 3DS per una conversione che non è adeguata, visto ciò che offre il mercato, ad aggiudicarsi il titolo di migliore picchiaduro per il portatile Nintendo.

Voto Recensione di BlazBlue: Continuum Shift II - Recensione


6.5