Recensione

Blade

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a cura di Mirai Trunks

Quanti di voi sapevano che questo gioco è un tie-in scaglino la prima pietra. Ecco, ora che ho qualche livido in più sparso per il corpo posso cominciare a parlarvi di codesto Blade, tratto da appunto da un film con (credo) Wesley Snipes uscito circa un anno fa, a sua volta tratto da un fumetto della Marvel. Chi ha avuto l’occasione dunque di guardare il film o leggere il fumetto saprà (credo) che Blade è un dampiro. No, non ho sbagliato a scrivere, ho detto proprio dampiro. Quando infatti una donna incinta viene morsa da un vampiro con la v, il nascituro diventerà una specie di ibrido tra l’uomo ed il vampiro stesso, dotato delle tipiche virtù di Dracula e soci ma non delle loro debolezze e viene appunto definito dampiro con la d (altresì dhampir o dampyre). L’unico problema rimangono le abitudini alimentari, limitate purtroppo al solito sangue. Per fortuna Blade non deve girare per le città seminando morte e distruzione, perché un tizio di nome Abraham ha sperimentato una sostanza capace di sostituirsi al rosso liquido; in tal modo può deidcarsi senza problemi al suo passatempo preferito: cercare di liberare il mondo dalla piaga dei vampiri con la v. Chiudiamo ora questa premessa e veniamo al gioco vero e proprio. Blade è in sostanza un’avventura-sparatutto (ma l’apostrofo ci vuole o no in questo caso?? Avventura è femminile, sparatutto no…bah, la prima parola è avventura, io lo metto e chi s’è visto s’è visto)in terza persona, paragonabile, tanto per fare un paio di esempi, a Tomb Raider ed a quello stupendo gioco che è Shadowman (la cui grafica su PSX però lascia alquanto a desiderare). Ciò che voi dovrete fare sarà dunque girare per le varie locazioni alla ricerca di qualche pulsante o passaggio che vi possa permettere di accedere a nuovi luoghi esplorabili. Molto originale direi…a rallegrare un po’ la situazione ci pensano i vari nemici sparsi qua e là per i livelli, che possono essere non-morti od umani (non i livelli eh, i nemici!). Esistono per fortuna diversi oggetti con i quali spedirli o rispedirli all’altro mondo: innanzitutto vanno distinte le armi da taglio e le armi da fuoco. Le prime sono adatte soprattutto in spazi stretti, quando non si ha il tempo di tirar fuori una pistola, puntare e sparare, e sono molto efficaci contro i non-morti: essi infatti non risentono eccessivamente dei proiettili (se non quelli d’argento) e vista poi la loro velocità è meglio agire di spada. Le armi da fuoco servono invece contro altri esseri umani, spesso armati a loro volta: avicinarsi a loro con la spada d’altro canto non è molto furbo, si rischia infatti di venire impallinati per benino. Contro i non morti usate questo tipo di armi solo se siete a debita distanza o avete proiettili appositi per l’occasione (i già citati proiettili d’argento). Oltre alle armi, potrete raccogliere oggetti come medikit di varia efficacia oppure cose necessarie per la continuazione dell’avventura (che sbloccano cioè luoghi altrimenti inaccessibili) o ancora soldi che vi saranno necessari per comprare armi più potenti.Cerchiamo ora di dare un giudizio a questo gioco, cercando di non infierire troppo…allora, la grafica. Inizialmente Blade può anche dare una discreta impressione, ma dopo poco tempo ci si accorge delle textures non all’altezza, della pessima gestione delle collisioni e conseguente presenza dell’irritante pop-up (a volte sembra di essere sospesi per aria!), dello scarso numero di poligoni e della poca cura con cui quasi tutto è realizzato…una festa insomma. Roba del genere poteva anche andar bene qualche anno fa, ma ora davvero no. Poi c’è una monotonia assoluta: gli ambienti sono tutti molto simili, la varietà è minima e come non bastasse alcune scelte cromatiche sono alquanto discutibili. Il sonoro poi…le musiche sono già bruttine per i fatti loro, per di più ogni tanto (evidentemente quando finisce la traccia) s’inchiodano e per un po’ tutto tace. Alquanto fastidioso. Ma l’importante è che un gioco sia bello ‘da giocare’, no? Sì, può essere, ma non è questo il nostro caso. Il sistema di controllo può anche essere appreso in fretta, soprattutto perché ha un livello di originalità pari a zero ed è dunque riconducibile a quello di altre migliaia di giochi, ma su questo si può anche sorvolare. Quello su cui invece bisogna spendere due parole è la gestione della telecamera: disgustosa. Innanzitutto voi non avete nessun potere decisionale su di essa; lei deciderà per voi; e lo farà davvero male, dandovi delle visuali scabrose che spesso precludono la vista di nemici o comunque di ciò che vi sta intorno. Poi, cosa ancora più bella, il controllo del personaggio passerà a discrezione del gioco e senza nessun preavviso da assoluto (il personaggio si sposta nella direzione in cui premete il tasto direzionale) a relativo (il personaggio avanza se premete il direzionale verso l’alto, indietreggia se premete il direzionale verso il basso e così via, indipendentemente dalla direzione in cui è rivolto e dalla posizione rispetto a voi) e vice versa. Siamo veramente su infimi livelli. La longevità…oddio. Personalmente dopo 20 minuti di gioco ho cominciato a sentire un irrefrenabile bisogno di spegnere la Playstation e bruciare il cd, ma per motivi tecnici ho potuto esaudire solo la prima parte del mio desiderio. Voglio dire, ‘sto Blade è sempre uguale, non c’è un minimo di varietà, la spinta ad andare avanti ed a finirlo è nulla. Poco altro ho da dire, ma lo dirò comunque nel commento finale.

6

Non compratelo. Graficamente sembra un gioco di svariati anni fa, il sonoro è brutto, la giocabilità è già bassa per i fatti suoi, ma mai doma è coadiuvata da una gestione della telecamera indefinibilmente squallida. L’originalità è pari a zero, la spinta a continuare è nulla…fate voi.

Direi che Soul Reaver costituisce un’alternativa senz’altro migliore. Se proprio volete c’è pure Tomb Raider.

Voto Recensione di Blade - Recensione


6