Anteprima

Blacksite Area 51

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a cura di Jackazz

As good as it gets, direbbero gli inglesi. Questo titolo sembra migliorare a vista d’occhio ad ogni sua presentazione. Piccole caratteristiche vengono aggiunte al codice originale, il labor limae viene eseguito con certosina precisione dai valenti programmatori dello Studio Austin che fa capo a Midway. Strana storia quella della software house Midway: sconvolge il mondo grazie alla mano sapiente di Ed Boon, rivitalizza il mercato arcade e poi sparisce per qualche tempo. Solleva il periscopio durante qualche breve incursione, produce titole più o meno importanti e trova la tanto desiderata stabilità. Una stabilità che ha permesso alla casa di mettere le mani su quel gioiello di programmazione che risponde al nome di Unreal Engine 3, stringere collaborazioni con Susan O’Connor e dare vita a Blacksite: Area 51.

La trama innanzituttoI programmatori hanno lavorato a stretto contatto con Susan O’Connor, già autrice della sceneggiatura di Gears Of War, per offrire al giocatore una struttura narrativa che, prendendo spunto da eventi odierni come la guerra in Iraq ed il terrorismo, andasse a sottolineare il ruolo che gli Stati Uniti sono venuti ad assumere nei confronti della situazione bellica mondiale. Forse è troppo presto per parlare di un gioco “politico” ma allo stesso tempo appare doveroso evidenziare quest’ultimo particolare: Blacksite offre una propria visione di fatti che, nel bene o nel male, sono sotto gli occhi di tutti. Mi sto riferendo alle tanto decantate “armi di distruzione di massa”, al morboso interesse mostrato da Bush e Cheney nei confronti dell’Iraq e al caos che oggi pervade quella regione. Blacksite prende avvio proprio in Iraq, due anni prima rispetto agli eventi narrati: siete Aeron Pierce, un militare americano sulle tracce di un terrorista creduto in possesso di armi di distruzione di massa. Attraverso una serie di flashback dal grande taglio cinematografico vi sarà dato modo di rivivere gli orrori della guerra; una guerra diversa da quelle che avete potuto combattere precedentemente. I nemici, per esempio, sembreranno essere più forti del normale, dimostrando una innaturale resistenza al piombo. A quel punto lo scenario di guerra che pensavate di conoscere cambierà radicalmente volto. Strane creature, a metà tra uomini ed esperimenti genetici prenderanno controllo del campo di battaglia. Quelle stesse creature, due anni più tardi, dopo avervi seguito fino a casa, in Nevada, saranno pronte a dare inizio ad una vera invasione aliena. Indovinate a chi toccherà pulire tutto?

Lavoro Di SquadraNon sarete soli: per tutta la durata del gioco un squadra composta da due membri saprà coprirvi le spalle ed eseguire i vostri ordini. Il sistema di controllo ricorda molto da vicino prodotti come Star Wars Republic Commando e Brothers in Arms che hanno gettato le basi degli sparatutto tattici, il primo con molta più immediatezza, il secondo ponendo grande attenzione sull’aspetto tattico di una battaglia. Questo è sicuramente un bene: il gioco ci guadagna in spessore e in personalità e si distingue dalla massa dei cosiddetti “one man army”. Se avete già avuto modo di giocare a Gears Of War, impiegherete ben poco a familiarizzare con il sistema di controllo utilizzato in Blacksite: la quasi totalità degli ordini impartibili ai vostri commilitoni sarà data il tasto dorsale destro. Il comando in questione risulta essere context sensitive e si adatta alla perfezione ad ogni tipo di situazione. La meccanica di gioco appare dunque snellita il più possibile ed indicata per qualsiasi tipo di giocatore.

Meccanica di giocoBlacksite è il seguito (anche se forse sarebbe più indicato utilizzare l’aggettivo spin-off) di Area 51, shooter in prima persona pubblicato da Midway qualche anno fa. Tiepidi furono i consensi ottenuti dalla critica, ed altrettanto ragionevoli i risultati commerciali ottenuti. Ciononostante, vuoi per l’ottima trama fondata su alieni e basi leggendarie (la storia veniva narrata da ispirate sequenze in FMV e sapientemente rivelata passo dopo passo), vuoi per il buon design dei livelli e la giusta varietà d’azione o ancora per alcuni tocchi di classe, Area 51 fu, almeno per chi scrive, un grandissimo gioco.Questa nuova incarnazione condivide in parte la meccanica di gioco: Blacksite è prima di tutto un FPS ad alto tasso adrenalinico, spettacolare quanto un film di fantascienza Hollywodiano. Tenetelo presente, quando verrà il momento di sborsare i dovuti quattrini per acquistarlo: se siete amanti degli sparatutto, questo gioco sarà per voi inesauribile fonte di godimento; nel caso gli FPS non siano, per così dire, il vostro pane quotidiano, sappiate che pur nella sua grandezza, Blacksite difficilmente si discosterà dai canoni a cui siamo abituati, pur portando all’interno di questo ormai sovraffollato genere una serie di novità decisamente poco trascurabili.In primo luogo è un gioco di Harvey Smith, storico game designer che si può dire abbia rivoluzionato il genere in esame. Nel suo curriculum figurano giochi come Thief, System Shock 2 e Deus Ex. Tre titoli caratterizzati da una pressoché totale libertà d’azione, che amplificava a dismisura l’esperienza di gioco. Per la prima volta nella storia dei videogiochi non eravate costretti a fare fuori quel determinato nemico o schiacciare quel certo pulsante per aprire quella porta: la libertà era tale da concedervi un approccio decisamente stealth, come potevate, d’altra parte, raccogliere un lanciarazzi e fare saltare direttamente la porta. Non c’è che dire, detto questo, ci si aspetta grandi cose da Blacksite.Per concludere la gestione del morale: a seconda delle situazioni che si prospetteranno nel corso della campagna, considerati successi ed insuccessi che incontrerete sul campo di battaglia, i vostri compagni potranno demoralizzarsi oppure dare man forte in caso di vittoria.

Considerazioni FinaliBlacksite si dimostra molto curato nella realizzazione, a partire dalla grafica fino a giungere all’esperienza di gioco. Ma si porta appresso un mucchio di interrogativi. Riuscirà a rispettare le promesse fatte finora? Potrà rappresentare una vera e propria rivoluzione nel campo degli FPS? La trama saprà riscattarsi dai soliti clichet? A queste ed altre domande sarà data risposta il 3 Settembre.