Anteprima

Blacksite Area 51

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a cura di Dosse

Diciamoci la verità: le produzioni horror che riescono alla perfezione nell’obiettivo di trasmettere ansia al suo fruitore, sono quelle che mostrano chiaramente come la realtà circostante ai personaggi che ne prendono parte si trasformi radicalmente e di come ogni sua parte venga in qualche modo “inghiottita” da una realtà apparentemente parallela. Una realtà feroce, buia, che non lascia scampo a nessuna via di fuga. Questo tipo di impostazione ha trovato compimento specie in questi ultimi decenni. Laddove nelle prime produzioni cinematografiche era sufficiente proporre un’invasione aliena nel giardino di casa per infondere terrore ed ansia allo spettatore o mostrare un pazzo assassino dotato di sega elettrica, ora come ora tali stereotipi non basterebbero più per gli amanti del genere. Quel tipo di horror di cui si diceva all’inizio, ha contaminato inevitabilmente anche i videogiochi, i quali, grazie soprattutto alle potenzialità sempre più accentuate dei vari hardware allocati interno delle console man mano succedutesi sul mercato, hanno permesso alcuni sviluppatori hanno avuto l’opportunità di incutere terrore anche quando si smanetta un Joypad. Uno dei massimi esponenti in questo senso è la serie di Silent Hill creata da Konami. Sono costantemente presenti scene nelle quali il giocatore non solo veniva inizialmente “sbattuto” in mondo strano, dai contorni macabri e completamente isolato, ma lo vedeva modificare in ogni sua parte in una sorta di turbinio infernale. E il giocatore stesso, specie per quanto concerneva il capostipite della saga, si sentiva emotivamente coinvolto.

L’extraterrestreTutto ciò lo deve aver capito anche Midway. Creatrice dello sparatutto Area 51 di un paio di anni fa, che non ebbe riscosso un grande successo dalla critica, aveva implementato nel gioco un’ambientazione “futuristica” (ovvero nei meandri di Area 51, la presunta sede di ricerche su figure aliene) nella quale il protagonista e, di conseguenza il giocatore, doveva muoversi per abbattere orde di alieni nemici. Uno sparatutto classico e poco d’atmosfera, insomma. Con questo Blacksite, che lo ricordo uscirà sia su PS3 che su Xbox 360 entro quest’anno, gli sviluppatori hanno sostanzialmente cambiato le carte in tavola, apportando delle sostanziali modifiche in particolar modo alle ambientazioni di gioco. In modo analogo a ciò che avviene in Resistance: Fall of man, ci troveremo di fronte ad uno scenario urbano, apparentemente tranquillo. Dimenticate quindi l’avventura nell’Area 51 del Nevada per abbattere mostriciattoli verdi, qui la trasformazione è molto più graduale. Si passa da un ambiente assolutamente “umano” per poi man mano vederlo trasformare in un qualcosa di paranormale e claustrofobico. In poche parole, alieno. Ma come avrete ormai notato, il titolo completo è, per l’appunto, “Blacksite Area 51”. Ciò significa che la tanto discussa Area 51 nel gioco è ancora presente, perlomeno nelle vicende narrative che stanno alla base dell’ultima fatica Midway. La trama inizia con un’astronave caduta in una qualche zona dell’America, più o meno qualche decennio fa. Le creature aliene che vi erano insediate, sono state catturate da una squadra interna all’Area 51, al fine di effettuare alcuni macabri esperimenti per ottenere un fine ancora più macabro, ovvero quello di tentare di incrociare la razza umana con quella aliena. Ovviamente qualcosa è andato storto, qualcosa non è stato calcolato dallo “staff” di Area 51, e alcuni prototipi dell’esperimento, denominato Reborn, sono pronti a distruggere l’intero globo. Il nostro compito sarà quindi quello di debellare questi Reborn e salvare, per l’ennesima volta, la Terra dalla minaccia di distruzione.

Pallottole e alieniL’intenzione degli sviluppatori a dire il vero, non è quello di rivoluzionare il genere dei FPS, piuttosto quello di rimpinguarlo con alcuni interessanti elementi, cercando nel contempo di “salvaguardare” quelli necessari per fare di Blacksite uno sparatutto di grande livello. L’aspetto del gameplay che ora come ora sembra maggiormente interessante di Blacksite, è l’opportunità di controllare i comportamenti e le azioni degli altri tre soldati che ci accompagneranno in questa rischiosa (dis)avventura. Fin qui nulla di particolare, direte voi. Io invece dico che la parola d’ordine, essendo “semplicità”, renda questo particolare aspetto del gameplay estremamente interessante, qualora venisse sviluppato con criterio. In pratica, sarà sufficiente “comunicare” tramite il tasto azione una particolare azione da far svolgere ai compagni, ed essi obbediranno grazie al loro spirito di abnegazione. E’ inutile affermare come suddetto elemento possa funzionare solo se Midway sarà brava a sviluppare l’I.A. dei nostri tre compagni soldati; l’idea infatti, oltre che farli agire in maniera praticamente autonoma, è quelli di avvalorare efficacemente le reali sensazioni psicologiche che un qualsiasi essere umano potrebbe avere. Qualora un nostro compagno fosse terrorizzato o impaurito, difficilmente metterà in pratica le nostre direttive e soprattutto farà molta fatica a colpire l’avversario, rischiando di mettere in seri difficoltà tutto l’equipaggio. Blacksite, sempre a detta degli sviluppatori, è un titolo che punta molto su questo aspetto, se non altro per distinguersi dagli altri FPS di stampo strategico. Guidare dei compagni con la massima semplicità possibile e vederli reagire come se fossero degli umani in carne ossa e non un semplice ammasso di pixel, potrebbe rappresentare davvero la chiave di volta per il successo di Blacksite. Uno sparatutto come tanti altri, o un vero FPS new generation? Per forza di cose questo aspetto dipenderà molto da come Midway riuscirà a sfruttare al massimo gli hardware di PS3 e Xbox 360. Sempre a detta degli sviluppatori, nel corso dell’avventura sarà anche possibile controllare alcune veicoli di trasporto particolarmente moderni e sofisticati, anche se non è ancora ben chiara la loro collocazione all’interno del gameplay.

Distruggere tuttoDalle immagini e dai vari video sin qui distribuiti, Blacksite Area 51 mostra un comparto tecnico di tutto rispetto. La sensazione è che tutto sommato qualcosa in più si può ancora fare, specie per ciò che concerne la risoluzione generale, ma dobbiamo anche considerare il fatto che mancano svariati mesi all’uscita del gioco, il che potrebbe essere ben sfruttato da Midway per migliorare ulteriormente un comparo grafico che comunque, in questa prematura fase di sviluppo, si assesta già su livelli più che accettabili, specie per la qualità delle ambientazioni e per l’eccellente caratterizzazione degli alieni. Midway in particolare sembra concentrarsi soprattutto sull’interazione tra personaggi del gioco e ambientazione. Questo significa che gran parte dell’ambiente circostante può essere distrutto, facendo di Blacksite un gioco potenzialmente non lineare. Questo sarà possibile poiche il motore grafico si può avvalere del Massive D, esattamente come Stranglehold, il che dovrebbe garantire un livello di interazione particolarmente elevato.

Il mio amico è un alienoAl momento si sa che Blacksite Area 51 metterà a disposizione la modalità multiplayer sia offline, che online. In quella offline si potrà sfidare (soltanto) un amico, mentre per quanto concerne quella online è al momento ignoto quanti utenti vi possono prendere parte. Midway tuttavia ha assicurato che tale modalità rappresenterà un punto di forza di Blacksite. Ad ogni modo le modalità di gioco, sia offline che online, sono denominate Deathmatch e Capture the Flag, oltre a un paio di interessanti aggiunte basate sul rapporto tra esseri umani e Reborn di cui però non si conosce ancora il suo svolgimento.

Di Blacksite Area 51 si sa ancora ben poco, inoltre da qui alla fine dello sviluppo c’è uno spazio di svariati mesi, per cui esprimere dei giudizi definitivi è sicuramente difficile. Tuttavia, le carte che Midway ha messo sul tavolo nel diffondere le informazioni che avete appena letto sembrano parecchio interessanti. A questo punto, tutto dipende da come gli sviluppatori riusciranno a sfruttare l’hardware di PS3 e Xbox 360 per creare un FPS davvero di ultimissima generazione.