Anteprima

Birds of Steel

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a cura di FireZdragon

Milano – Gaijin Entertainment è riuscita ad incidere il suo nome nelle memorie degli amanti dei simulatori di volo grazie all’ottimo Il-2 Sturmovik, titolo capace di miscelare sapientemente un’azione di gioco più ragionata a frenetici combattimenti aerei, con un controllo del velivolo in grado di adattarsi sia ai giocatori desiderosi di poter sfrecciare nei cieli con una certa spensieratezza, sia a chi da un simulatore di volo si aspetta una sfida estrema. L’obiettivo di Birds of Steel, questa volta orfano di una versione PC, rimane il medesimo, con la precisa volontà di replicare il successo ottenuto dal suo predecessore, proponendo una ricostruzione fedele della seconda guerra mondiale e dei suoi teatri di battaglia, ponendo l’accento sulla modalità multiplayer.

Contenuti a go-goLa presentazione tenutasi a Milano negli studi di Halifax da Anton Yudintsev, CEO di Gaijin, ci ha permesso di dare uno sguardo da vicino alla produzione e toccare con mano lo stato dei lavori. Birds of Steel si concentrerà fortemente sulla modalità online dove fino a sedici giocatori si potranno schierare nella stessa ala del medesimo stormo, con l’obiettivo comune di portare a termine le diverse missioni. I provetti avieri potranno scegliere il loro aereo tra gli oltre cento messi a disposizione, riprodotti ovviamente con la massima cura e precisione, ognuno differenziato dagli altri non solo nell’aspetto estetico ma anche nei dettagli tecnici come peso, velocità e potenza di fuoco.All’inizio della campagna i velivoli saranno bloccati ma potranno essere acquistati successivamente spendendo la moneta virtuale del gioco e salendo di livello durante i vari combattimenti attraverso una sorta di albero evolutivo. La componente online torna con vigore anche in questo aspetto visto che tutti i progressi del giocatore, sia online che offline, verranno registrati su di un unico server, fondendo insieme l’esperienza ottenuta giocando in singolo con quella delle missioni cooperative e di dogfight multiplayer.Ogni volta che il giocatore porterà a termine un compito specifico verrà ricompensato con una medaglia al valore, una sorta di achievement/trofeo extra inserito all’interno del titolo che regalerà adesivi, nuove vernici ed ulteriori personalizzazioni per poter rendere veramente unico il proprio aereo. Per fare un esempio pratico ci è stata mostrata una decalcomania con una decina di proiettili che rappresentavano i nemici abbattuti durante gli scontri multiplayer. Aumentando il nostro kill count potremo sbloccare una decalco con un numero maggiore di bossoli, fino ad arrivare a riempire completamente l’ala per mostrare da subito la nostra pericolosità in volo.La scelta dei mezzi è davvero notevole e prende in esame tutte le nazioni più importanti a partire dagli aerei americani, passando da quelli tedeschi e giapponesi fino ad arrivare a quelli britannici ed italiani, fornendo così un elenco davvero unico, che verrà ulteriormente rimpolpato dai già previsti DLC.

Il nostro garage è bello pieno, sfoghiamoci in aria!Ogni missione della campagna sarà introdotta da un filmato storico in bianco e nero, da un briefing con i punti caldi da evitare ad ogni costo ed i nostri obiettivi principali. Una volta in aria al nostro fianco troveremo uno squadrone gigantesco e l’impressione sarà davvero quella di essere solo una piccola parte di un’immensa forza d’attacco. Volando al di sopra delle nuvole il cielo sereno faceva brillare i raggi caldi del sole sulla nostra carlinga lucida e solo piccoli indicatori ci segnalavano la lontana posizione del nemico. Giunti in zona di attacco ci siamo buttati in picchiata decisi a portare l’inferno sulla terra ma quello che ci attendeva al di sotto delle nubi era qualcosa di inaspettato. Con decine di aerei che sciamavano su schermo, navi da guerra e postazioni antiaeree ad aspettarci, riuscire a destreggiarsi non è stato affatto semplice ed i nostri commilitoni hanno iniziato a cadere come mosche. Purtroppo gli sviluppatori hanno deciso di non permettere di assegnare ordini ai propri compagni di volo, nemmeno comandi basilari come “coprimi” o “attacca” che avrebbero potuto migliorare l’esperienza di gioco. Come anticipato in precedenza la volontà precisa dei ragazzi di Gaijin Entertainment è quella di offrire un prodotto basato principalmente sul multiplayer, dove i nostri fidi alleati saranno guidati da un’intelligenza umana ed i comandi potranno essere assegnati a voce durante le sessioni di volo. Ad ogni modo essere crivellati senza pietà ha permesso di notare un ottimo motore dei danni fisici che sulla carta i prospetta essere come uno dei più completi realizzati fin’ora con oltre cento hitbox sparse su tutto il modello dell’aeroplano. Le collisioni, presenti sia per gli alleati sia per i nemici, invece non ci hanno convinto del tutto, facendo spezzare il velivolo in modo innaturale e non sempre attinente al punto impattato.

Sistema di volo a prova di proiettileLa grande esperienza nel campo di Yudinstev sembra essere un marchio di garanzia per quanto riguarda il modello di volo. Birds of Steel offrirà infatti diversi opzioni di personalizzazione per quanto riguarda gli indicatori a schermo e la difficoltà con la quale si padroneggerà il velivolo. Scegliendo l’opzione Simplify il sistema di gioco sarà facilitato dalla presenza dell’altimetro, da un radar e da incone a schermo che indicheranno con precisione la posizione e la distanza dei nemici. Per bilanciare tutti questi aiuti durante le missioni appariranno decine di nemici anche se, per quanto visto, questi difficilmente creeranno grossi problemi. Discorso diverso invece se il giocatore opterà per la modalità simulazione. In questo caso il modo di pilotare cambierà radicalmente con l’introduzione del controllo dei flap e di una maggiore, ma meno immediata, manovrabilità. Gli ostili saranno molto più resistenti ai nostri colpi e, soprattutto, più letali in combattimento. Dovremo inoltre volare prestando molta attenzione alla coda ed alle nubi visto che proprio da queste posizioni arriveranno i pericoli maggiori, senza nessun tipo di avvertimento a schermo che ce li segnalerà. Alcuni aerei saranno dotati di diverse postazioni da cui fare fuoco ed in questo caso l’intelligenza artificiale sparerà automaticamente ai velivoli che dovessero entrare nel nostro raggio d’azione, in alternativa potremo prendere il posto del fuciliere personalmente lasciando in questo caso all’IA il compito di pilotare l’aereo per noi.

La tecnica prima di tuttoBirds of Steel si è presentato a questo primo appuntamento con un comparto tecnico di tutto rispetto, con il supporto di una colonna sonora composta proprio da quel Jeremy Soule già resosi protagonista con The Elder Scrolls IV: Oblivion e suonata da un’orchestra di sedici elementi. Dal punto di vista grafico la cura dell’ambiente naturale e degli aerei ci è parsa davvero ottima anche se c’è chiaramente ancora molto da lavorare sugli edifici e sulle texture del terreno. Questa prova ci ha lasciato insomma un’ottima impressione, facendo emergere inoltre dettagli interessantissimi sulla longevità. Si parla infatti della presenza di un mission editor imponente, di missioni diverse in base ai successi e ai fallimenti dei giocatori e di eventi periodici ideati dagli stessi sviluppatori per movimentare le giornate dei futuri avieri.

– Oltre 100 aerei

– Modello di volo adatto sia ai neofiti sia agli esperti

– Co-op Online fino a 16 giocatori

Birds of Steel ha tutte le carte in regola per bissare il successo ottenuto da Il-2 Sturmovik grazie ad un comparto tecnico di prim’ordine e ad un modello di volo adatto a tutti i tipi di giocatore. L’idea di incentrare le missioni sul multiplayer ci sembra davvero ottima per dare un po’ di linfa ad un genere difficile da far evolvere e per il quale cercare nuove strade da seguire non è sempre cosa semplice. Quella intrapresa da Gaijin sembra dunque la via giusta per portare agli appassionati un nuovo prodotto completo e divertente.