Recensione

Bionicle Heroes

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a cura di Dr. Frank N Furter

E’ incredibile la quantità di titoli che al giorno d’oggi sfruttano il brand LEGO. Oltre ad essere numerosi sono anche qualitativamente degni di nota, discostandosi dalla moltitudine di giochi su licenza dalle dubbie qualità. Dopo averci deliziato con Lego Star Wars, i Traveller’s Tale tornano a lavorare sui mattoncini più famosi del mondo cambiando totalmente la struttura di gioco. Da quello che era un action/adventure spiritoso e votato al multiplayer si passa ad un titolo incentrato più sul single player e con componenti di gameplay più “serie” se volete.

Let’s beginLa storia ideata per Bionicle Heroes si basa, ovviamente, sul mondo futuristico ideato dalla LEGO. Vestirete i panni dell’eroe (come da titolo) chiamato TOA Inika con il compito di eliminare la solita cricca di super cattivi. Il vostro antagonista ha rubato un oggetto davvero importante, la Maschera della Vita. Alla base della struttura di gioco troverete un classico “livello, nemici e boss finale”: niente di nuovo sotto il sole. Il titolo vi offre sei diverse aree dalle quali potrete accedere ai sotto livelli, ricordando lo stile usato in Super Mario 64. Dall’HUB principale avrete l’opportunità di spendere il denaro guadagnato in precedenza acquistando potenziamenti, segreti e altre piccole chicche, rispettando in pieno la tradizione LEGO.Diversamente dai precedenti lavori, i Traveller’s Tale hanno apportato delle modifiche al semplice ed intuitivo sistema di controllo usato per LEGO Star Wars. Ora ogni pulsante del controller viene utilizzato per una azione ben precisa creando una struttura robusta e profonda nel gameplay. La telecamera non è più mobile ma fissa, posizionata alle spalle del protagonista (proprio come in Resident Evil 4) e, da questo punto di vista, è stata un’ottima scelta considerata la differente natura del titolo LEGO. Lo scenario che vi si presenterà di fronte è davvero godibile: texture buone, motion blur e scenari ottimamente realizzati.

A.A.A. Maschere cercasiIn ogni livello di gioco dovrete trovare delle maschere speciali. A complicare il vostro lavoro è la loro posizione visto che sono nascoste in modo da dover esplorare lo stage con cura certosina. Ogni maschera porta con sé un potere speciale come ad esempio spostare oggetti senza toccarli (un po’ come la “forza” di Star Wars), o ancora, camminare sui muri, attraversare la lava senza sciogliersi o procedere in zone con forti correnti marine. La vera innovazione alla base di questo “Mask System” è il concetto che ognuna di esse rappresenti un nuovo personaggio con il quale collaborare, utilizzando le sue armi, poteri e attributi ma condividendo la stessa barra d’energia. Questa combinazione è ottimamente realizzata lasciandovi la libertà di gestire il vostro team in maniera versatile, ad esempio, usando il lanciarazzi per poi passare immediatamente ad un più veloce shotgun ed, infine, eliminare i nemici da una distanza di sicurezza col fucile da cecchino. Il tasto C è addetto al cambio della maschera, in più l’alternanza è possibile anche se una delle armi è in ricarica, permettendo una veloce disponibilità di fuoco.

Nonostante il gioco possa contare su una solida struttura ci sono delle aree che potevano essere migliorate per dare un’esperienza più accessibile a tutti. Ad esempio, per i principianti è stato implementato un sistema di “lock-on” in modo da capire a chi state mirando. In sostanza funziona seguendo la visuale del giocatore: una volta agganciato il nemico si apre il fuoco; dopo averlo sconfitto il sistema passa direttamente al successivo ma, proprio questo automatismo, rende le cose difficili quando, a schermo, appaiono molti avversari, disorientando il giocatore. In secondo luogo la mira automatica funziona solo ad una certa distanza, si potrebbe dire media, poiché se troppo lontani o troppo vicini i nemici non vengono calcolati dal sistema. Il problema si evidenzia quando creature più piccole sono vicine a voi poiché risulteranno praticamente invisibili all’agganciamento.

Quando si dice “non sfruttare il potenziale”Nella versione Wii è stato fatto un errore di proporzioni gigantesche per quanto riguarda il sistema di controllo. Sulle altre console si utilizza lo stick analogico di destra per spostare la visuale rendendo il tutto veloce e di facile uso. Con il Wii si usa il puntamento a schermo per cambiare la posizione della telecamera. Mai ci fu scelta più triste! In pratica vi ritroverete a sparare sempre nella stessa direzione perché la camera si sposta indipendentemente dalla visuale, creando una confusione enorme e lasciando la vostra difesa, per la maggior parte delle volte, scoperta. Come se non bastasse, tutto ciò rallenta terribilmente i vostri movimenti soprattutto quando dovete girarvi repentinamente di 180°. A dirla tutta il sistema di controllo è il vero unico problema di Bionicle Heroes. Non riusciamo a spiegarci come sia stato possibile fallire dove il Wii viene incontro agli sviluppatori con il miglior sistema di puntamento a schermo in circolazione.

D’altro canto il gioco riesce a sfoggiare cose egregie. Le ambientazioni sono davvero curate, non tanto quanto a livello di dettaglio ma in termini di fantasia con elementi sempre azzeccati al tema LEGO.Visivamente il titolo si comporta in maniera discreta con i suoi 16:9 e il segnale a 480p. Le animazioni rispecchiano in pieno lo spirito dei Bionicles Heroes: durante le vostre scorribande sarete sorpresi della quantità non indifferente degli effetti grafici, notevole in proporzione al sistema su cui gira il prodotto.Un buon comparto sonoro con alcuni picchi d’eccellenza rende l’atmosfera viva e vitale. Il voice acting non è dei migliori ma di certo non è da disprezzare; in più, se si pensa a quello ascoltato in LEGO Star Wars, abbiamo di certo un netto miglioramento.

– Ottime ambientazioni

– Il “Mask System” è ben implementato

– Tanti extra sbloccabili

– Sistema di controllo pessimo

– A volte ripetitivo

6.0

Bionicles Heroes è un buon titolo con un unico grande difetto: il sistema di controllo. Purtroppo i ragazzi di Traveller’s Tale hanno fallito nell’unico punto in cui non dovevano o, non potevano, proprio per l’incredibile polivalenza del Wii Remote. Il resto è un ottimo porting delle versioni PS2/GC con netti miglioramenti grafici. L’azione di gioco resta comunque divertente e il sistema delle maschere è ottimamente implementato, aggiungendo varietà all’azione di gioco. Dal punto di vista della longevità si raggiungono vette molto alte visto l’enorme numero di extra sbloccabili. Il marchio LEGO si conferma un brand di qualità con l’ottima tendenza al miglioramento. Bionicles Heroes sarà un titolo adatto per tutti i fan dei mattoncini colorati e il pubblico dei giovanissimi.

Voto Recensione di Bionicle Heroes - Recensione


6