Recensione

Beyond Good and Evil

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a cura di Fabfab

Michel Ansel, creatore del mitico Rayman, messa temporaneamente da parte la sua più famosa creatura, ha deciso di cimentarsi in un’opera del tutto inedita, che ci racconta come l’importanza della stampa e dell’informazione possa rivelarsi decisiva anche in altri mondi, specie se minacciati da un’invasione aliena…

La reporter del futuroL’anno è il 2435. Il pianeta Hillys è da tempo sotto il costante attacco dei DomZ, una mostruosa razza di alieni i cui scopi sono sconosciuti: l’unica certezza è che le loro continue incursioni provocano danni e che molti abitanti del pianeta spariscono misteriosamente.L’esercito regolare sembra incapace di fronteggiare la situazione, così, grazie ad un’efficace azione di propaganda, l’iniziativa passa ad una forza di difesa privata, le Squadre Alfa; dopo il loro intervento la situazione sembra migliorare, ma in realtà è una pia illusione anzi, i loro interventi cominciano a generare sempre più sospetti, a seguito anche dell’opera di denuncia messa in atto dall’IRIS, un’organizzazione segreta il cui scopo è smascherare le malefatte delle Squadre Alfa.La situazione è confusa come non mai: a cosa mirano realmente i DomZ? Le Squadre Alfa sono preziosi alleati o subdoli infiltrati? Quali sono le motivazioni che sorreggono il gruppo IRIS? Toccherà ad una coraggiosa fanciulla cercare di sbrigliare l’intricata matassa.Jade è una ragazza dal misterioso passato, con l’hobby della fotografia: insieme all’amico Pey’J gestisce un orfanotrofio che accoglie tutti i bambini che hanno perso i genitori a causa della guerra.Purtroppo la cronica mancanza di fondi costringe i due a cercare di guadagnare denaro più in fretta possibile, accettando ogni genere di lavoro venga loro proposto: peccato che uno di questi segni l’inizio dei loro guai…

La bella verde e la bestia grufolanteMa è sempre più difficile trovare qualcosa da fare in un mondo sempre più sconvolto dalla guerra: per fortuna che Jade – a proposito, il nome deriva chiaramente dalla predilezione che la nostra eroina evidentemente nutre per il colore verde – e Pey’J sono due tipi in gamba, dalle mille risorse e con le conoscenze giuste.Il museo di Hillys, ad esempio, preoccupato per le conseguenze del conflitto sull’ambiente naturale, ha deciso di creare un enorme archivio di tutte le specie esistenti sul pianeta, molte delle quali ormai a rischio di estinzione, allo scopo di preservarne almeno le sembianze: e chi meglio di una fotografa provetta come la nostra Jade può occuparsi di un simile lavoro? Per ogni foto scattata il museo pagherà una cifra più o meno lauta, a seconda della rarità e della pericolosità del soggetto e per ogni rullino completato ci sarà sempre un prezioso extra per noi, dall’essenziale zoom fotografico alle rarissime perle: perché siano accettati, tuttavia, i nostri scatti dovranno essere ben realizzati, riprendendo interamente i soggetti e da angolazione e distanza corretti, quindi non aspettatevi una passeggiata. Il mondo di Hillys, d’altronde, non lesina certo sui possibili soggetti delle nostre foto, essendo popolato non solo da fauna di ogni tipo, più o meno grande, più o meno aggressiva, ma anche da una quantità impressionante di animali antropomorfi che vivono e collaborano attivamente con gli umani (lo stesso Pey’J è un maiale bipede e senziente) e la cui catalogazione è particolarmente apprezzata.

Reporter d’assaltoCome detto, la motivazione iniziale che spinge all’azione la nostra Jade è la necessità di racimolare soldi per l’orfanotrofio: scattare foto è bello e divertente ma non basta, così i due amici decidono di accettare anche qualche lavoretto occasionale che ha il doppio vantaggio di aumentare le entrate e di far visitare nuove locazioni in cui cercare creature non catalogate.La nostra eroina verde riesce ad utilizzare il suo bastone Dai-Jo altrettanto bene della macchina fotografica e questo rappresenta un vantaggio non da poco, considerando che Hillys non è un pianeta troppo pacifico; non dimentichiamo poi il prezioso aiuto degli alleati, Pey’J iniziamente a cui si aggiungerà, in seguito, il coraggioso Doppia H.Grazie al fido hovercraft non sarà un problema spostarsi attraverso i vasti mari e corsi d’acqua da cui Hillys è composto, a patto di ricordarci di dare sempre una controllatina ai motori e all’armamentario del nostro veicolo: grazie ai suoi cannoni, infatti, potremo trarci d’impaccio anche dalle situazioni più scottanti e dai nemici più massicci.Ben presto, tuttavia, le semplici missioni iniziali diventeranno qualcosa di più complesso, spingendo Jade ad indagare sui molti misteri di questa guerra: armata del suo coraggio, del suo bastone, della macchina fotografica, di un’indispensabile discrezione e sempre accompagnata dai suoi amici la nostra eroina si trasforma in una vera reporter clandestina, decisa a rivelare una volta per tutte le vere motivazioni che si celano dietro all’invasione dei DomZ ed all’equivoco comportamento delle Squadre Alfa.Tutto il materiale raccolto viene immediatamente diffuso da un network clandestino, perché alla popolazione, finora ignara, occorre far aprire finalmente gli occhi, se si vuole che qualcosa cambi…

Una ragazza all’avventuraCome forse avrete intuito Beyond Good & Evil è un action/adventure in terza persona che riesce a miscelare, più o meno brillantemente, elementi presi da più generi.La trama, abbastanza originale, è però caratterizzata da un’estrema linearità nel suo svolgimento ed al giocatore viene lasciata ben poca scelta su come muoversi: inizialmente le aree esplorabili sono poche, poi, man mano che si acquisiscono nuove abilità od obiettivi, sarà possibile raggiungerne di nuove.La componente esplorativa è la più rilevante: per tutto il tempo dovrete muovervi in lungo e in largo per l’arcipelago in cui è ambientato il gioco (tranne che per la parte finale…ma preferisco non rivelarvi altro), a piedi o a bordo di veicoli, cercando creature da fotografare, perle ed altri oggetti da raccogliere, individui con cui interagire. Peccato che tutto venga in parte vanificato non appena (e accadrà molto presto) sarete in grado di acquistare i rilevatori automatici di perle e animali, due marchingegni in grado di castrare in breve ogni velleità esplorativa.Va sottolineata, inoltre, l’ulteriore limitazione derivante dalle scarsissime occasioni d’interazione con l’ambiente: confini invisibili vi impediscono, ad esempio, di spingervi oltre i bordi previsti, senza contare che Jade salta e si arrampica in automatico, senza possibilità di intervento del giocatore. Avvicinatevi pure a quel costone roccioso o a quel dirupo: se è previsto che passiate da lì la nostra reporter si arrampicherà o salterà automaticamente, altrimenti il vostro incedere verrà bloccato da una forza invisibile e misteriosa…Le fasi di esplorazione saranno frequentemente intervallate da combattimenti mai troppo impegnativi, sia che si tratti di avversari normali che di boss di fine livello: le movenze di Jade sono agili e fluide, i suoi attacchi abbastanza vari ma limitati dall’utilizzo di un solo bottone, anzi due, X per colpire, Quadrato per schivare. L’azione eseguita da Jade alla pressione del pulsante d’attacco varia in base alla sua posizione e non alla volontà del giocatore: le uniche varianti possibili sono rappresentate dalla pressione prolungata e dal successivo rilascio del tasto X, che permette alla nostra eroina di caricare e lanciare un attacco speciale, o dal richiamo dei nostri alleati, mediante il Triangolo, i quali eseguiranno la loro mossa speciale (richiamando Pey’J, ad esempio, il nostro grasso amico si produce in un salto con successiva sederata a terra in grado di scagliare in aria tutti i nemici).Non sono infrequenti nemmeno le fasi stealth, specie nelle missioni in cui ci viene richiesta un’infiltrazione silenziosa in qualche struttura sorvegliata: d’altronde le uniche abilità di cui Jade è dotata sono quelle di accucciarsi o appiattirsi contro i muri, un po’ poco per garantire un’esperienza di gioco veramente appagante. Considerato poi che, una volta scoperti, basta stendere le guardie per poi proseguire indisturbati non si può che rimanere delusi dalla superficialità con cui è stato sviluppato questo elemento.Restano infine da ricordare le fasi di guida a bordo dell’hovercraft, interamente personalizzabile e potenziabile a seconda delle vostre esigenze: oltre che come mezzo di trasporto risulterà molto utile per affrontare alcuni mostri e per racimolare altro denaro vincendo le gare a disposizione.

Grafica e sonoroGraficamente il titolo Ubisoft si difende molto bene: il mondo di Hillys è ben caratterizzato, il mare è pieno di navi e pescherecci, la città è congestionata dal traffico, i passanti – tutti diversi tra loro – sono ben caratterizzati ed è possibile conversare con molti di loro. Gli ambienti riescono a conferire sempre una sensazione di ampiezza e vastità anche se, in realtà, quasi sempre le zone esplorabili sono molto poche rispetto a quanto si vede.La protagonista ed i comprimari principali godono di un’ottimo character design, sia a livello grafico che di personalità: impossibile non essere affascinati dalla risolutezza di Jade o dall’irruenza di Pey’J. Lo stesso dicasi per quasi tutti i personaggi che incontreremo nel corso dell’avventura, ad eccezione forse degli anonimi nemici.La telecamera non tradisce mai, riuscendo sempre a posizionarsi correttamente al centro dell’azione, non mancano pregevoli effetti speciali come moviole, scie di luce, tocchi di blur, specialmente durante i combattimenti.Da segnalare anche la presenza di due vistose bande nere orizzontali, sopra e sotto schermo, come quando si guarda un film in 16:9 su una tv in 4:3, dovute, questa volta, non ad una cattiva conversione ma piuttosto alla volontà di conferire un vero e proprio taglio cinematografico a tutta la vicenda: sulla bontà di tale scelta rimangono dei dubbi, specie se non disponete di un televisore abbastanza grande…L’unico problema del comparto grafico di “Beyond Good & Evil” è rappresentato dalla fluidità generale che, anche se si assesta per lo più su una trentina di fps scarsi, a volte tende a diminuire conferendo alle nostre azioni una sensazione di eccessiva lentezza.Molto particolare ma apprezzabile l’audio, con sonorità differenti per ogni ambiente visitato, quasi sempre piuttosto gradevoli: il titolo, inoltre, è stato interamente doppiato in italiano e, una volta tanto, non possiamo che esserne felici visti i buoni risultati conseguiti.

– Trama appassionante

– Ottima caratterizzazione dei personaggi

– Buona grafica

– Facile e lineare

– Poco longevo

– A volte problemi di Frame rate

8

Strana scelta quella di Ubisoft: lanciare quasi in contemporanea due titoli come “Prince of Persia” e questo Beyond Good & Evil che si rivolgono ad un’utenza simile e finiscono per farsi concorrenza tra loro. Strana scelta anche perché l’imponente battage pubblicitario dietro ai due prodotti indica come la casa francese punti su entrambi.

Le avventure della giovane reporter Jade sono in effetti belle a vedersi e rappresentano un riuscito mix di vari elementi, unendo tra loro esplorazione, azione, combattimenti, fasi stealth, sezioni di guida, combattimenti su veicoli e pure una spruzzatina di platform: d’altronde proprio l’inclusione di tanti elementi diversi fa sì che nessuno di loro sia sfruttato a dovere, conferendo all’esperienza di gioco una insopprimibile sensazione di superficialità. Se a questo aggiungiamo un gameplay estremamente accessibile e lineare quello che otteniamo è un titolo divertente, con una storia interessante da seguire ed estremamente piacevole da giocare ma minato da una scarsa interazione con l’ambiente, da un’area di gioco non sufficientemente varia, da combattimenti e quest fin troppo facili da portare a termine, il tutto discapito di una longevità che rischia di non lambire nemmeno le dieci ore…

Voto Recensione di Beyond Good and Evil - Recensione


8