Anteprima

Berserk And The Band Of The Hawk

Avatar

a cura di Mapaan

Dopo mesi in cui le informazioni generiche scarseggiavano e il materiale visivo veniva rilasciato con il contagocce, finalmente l’ultimo Musou di Koei Tecmo è uscito allo scoperto; Berserk and the Band of the Hawk si basa basa su quello che molti hanno definito e definiscono tutt’ora, il “Re dei manga” e segna il ritorno di Gatsu nel mercato videoludico dopo svariati anni di assenza. Ci troviamo di fronte all’ennesimo prodotto sempre “uguale” di Omega Force oppure c’è dell’altro ?  
Uno Contro Tutti
In seguito all’annuncio del gioco in questione, l’utenza si è fortemente divisa: da un lato, chi felicissimo di un ritorno videoludico dell’opera di Kentaro Miura ha esultato senza alcun timore, dall’altro invece, tutti i giocatori poco convinti dal genere scelto. Sia chiaro, Berserk And The Band Of The Hawk, è un Musou, e come tale vedrà il vostro personaggio affrontare innumerevoli nemici, con combattimenti che provocheranno una vera e propria carneficina a schermo. Una scelta parecchio criticata, perché indubbiamente Berserk possiede un lato artistico di un certo livello e la trama dell’intera opera, si rivolge ad un pubblico maturo e a detta di molti, un genere come quello degli Warriors Game, non permette di presentare un prodotto altrettanto profondo. Ciononostante tali critiche ci appaiono parzialmente ingiustificate, perché l’uno contro tutti, questa volta ci sembra azzeccato e siamo convinti che la scelta di un Gatsu pronto a sterminare orde di guerrieri e mostri nemici sia in linea con quanto visto anche nel corso dell’opera diverse volte. Parliamo dunque di un sottogenere dell’action, che è riuscito a ritagliarsi un’ottima fetta di utenza in Giappone, ed una nicchia di appassionati in Europa: per ovvie ragioni una formula come questa non potrà mai convincere tutti. Tale genere ha infatti dei limiti strutturali evidenti, da ricercare principalmente nella ripetitività delle meccaniche, o nell’IA deficitaria; tuttavia, è doveroso sottolineare quanto sia parecchio relativa la prima critica essendo “semplicemente” un tratto fondamentale di questi giochi, che lo si voglia accettare o meno. Discorso diverso per l’intelligenza artificiale e per il lavoro tecnico che, con tutto il rispetto, ci sembrano problematiche, il più delle volte da imputare a una certa pigrizia da parte degli sviluppatori. Tutto quello che è stato mostrato fino ad ora è in linea con quanto era lecito aspettarsi: abbiamo un personaggio che si ritrova all’interno di una mappa divisa in diverse zone, tantissima carne da macello, una barra di energia per le mosse speciali e un’attenzione non proprio degna per i nemici di zona; sarebbe cosa buona e giusta a nostro avviso, una maggiore diversificazione perlomeno estetica. Discorso diverso per i boss, di cui abbiamo visto qualcosina e contro i quali ci sarà la possibilità di utilizzare un minimo di tattica, e non solo la classica brutalità offensiva. Ludicamente parlando, il piatto forte di un gioco simile è rappresentato senza dubbio dalla concatenazione di combo e dalla varietà che in questo senso il gioco sarà capace di offrire, sperando che il tutto, non vada a definirsi come un semplice reskin di Berserk ma possa mostrare un tratto distintivo ben preciso, in grado di renderlo simile ma non uguale a tutti gli altri esponenti del genere presenti sul mercato.  Hisashi Kouinuma, producer del gioco, ha chiarito che la lead platform per lo sviluppo del gioco è l’ammiraglia di casa Sony; il titolo completo girerà a 30fps su PS4 mentre è ancora tutto da definire per la versione PC. Tecnicamente il gioco mostra qualche incertezza e non appare per nulla stabile, è dunque lecito aspettarsi qualcosina di più, sperando in qualche passo in avanti nella versione completa; così come ora riponiamo un po’ di fiducia nell’aggiunta di qualche animazione generale in più.
Archi Narrativi
Nel gioco sarà possibile vestire i panni di diversi personaggi (sono già stati confermati Griffith, Caska, Judeau, Wyald, Zodd, Serpico e Schierke), con una particolare attenzione al buon Gatsu: ognuno di essi avrà un suo specifico stile di combattimento, con le proprie peculiarità, per garantire un minimo di varietà nel gameplay nudo e crudo. Siamo sicuri inoltre che in Berserk And The Band Of The Hawk saranno presenti altri personaggi giocabili, ancora non confermati, che verranno annunciati in seguito. Speriamo che la volontà degli sviluppatori di proporre qualcosa destinata non esclusivamente a un pubblico adulto, cercando di non andare incontro a una marcata censura, possa non avere alcuna ripercussione su una storia profonda come quella di Berserk e dei suoi personaggi indimenticabili. In tal senso le aspettative sull’atmosfera e sulla cura complessiva per il lato artistico sono particolarmente alte. Per quanto riguarda il plot narrativo, sappiamo che il titolo coprirà l’arco narrativo che va dalla Golden Age all’Hawk of the Millennium Empire; dispiace notare la volontà di tralasciare qualcosa secondo noi molto importante, ma speriamo di vedere un ottimo trattamento per ciò che invece sarà presente, grazie anche all’ausilio di artwork e scene animate riprese dai film o addirittura rifatte da zero.   

– Ottima quantità di contenuti secondari

– Spirito dell’opera ben riprodotto

– Lato artistico curato

Berserk And The Band Of The Hawk è un gioco ovviamente rivolto soltanto ai fan della proprietà intellettuale in questione, oppure allo zoccolo duro dei fan del genere. Esso si propone come un Musou a 360° con tutti i pregi e i difetti del caso: se i ragazzi di Omega Force saranno capaci di coprire i classici limiti strutturali, con una degna quantità di extra e modalità secondarie, curando il lato artistico e dando un certo risalto allo spirito di una licenza di questa portata, siamo sicuri che il prodotto completo potrà rivelarsi un buonissimo titolo, in grado di porsi in modo differente rispetto agli altri esponenti del genere.