BenQ XL2720T

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a cura di Kaname

Azienda taiwanese nota principalmente per la produzione di videoproiettori e monitor, BenQ si è imposta negli ultimi anni come un vero e proprio punto di riferimento per quanto riguarda dispositivi video aventi come destinazione principale il settore gaming dell’industria. Forte di tutti i successi riscossi recentemente, la compagnia ha da poco reso disponibile anche per il mercato italiano quello che essa stessa definisce la punta di diamante della produzione e della ricerca tecnologica del settore, ossia il BenQ XL2720T, un monitor LED 3D Ready con display da 27 pollici precedentemente mostrato al CeBit 2013 di Hannover e adottato come periferica ufficiale dell’Intel Extreme Masters Tournament. Grazie alla succursale italiana dell’azienda anche noi abbiamo avuto la fortuna di testare personalmente il dispositivo per le ultime due settimane.

What a huge screeeen!Una volta aperta l’imponente scatola, il monitor si presenta in tre pezzi distinti il cui assemblaggio si è rivelato essere assolutamente rapido e intuitivo. La base d’appoggio e la staffa vengono aggangiate tramite un meccanismo ad incastro e una vite posta sul lato inferiore della prima che garantisce comunque, a dispetto della forse eccessiva semplicità, una robustezza e una solidità ulteriormente accentuate dai materiali utilizzati e dal consistente peso degli oggetti. Collegare il display risulta essere ancora più immediato grazie a uno slot a incastro posto sul retro dello stesso che, nonostante qualche perplessità iniziale, è stato in grado di svolgere il suo compito in maniera assolutamente impeccabile anche se sottoposto a particolari sollecitazioni. Caratteristica secondaria ma comunque piacevole da constatare è la presenza di una piccola maniglia sul lato superiore della staffa che agevola notevolmente il trasporto di un apparecchio dalle dimensioni e dal peso piuttosto generosi. Stando ai dati ufficiali riportati dalla casa, infatti, si parla di 548 x 642 x 273 cm mentre il peso netto si attesta attorno ai 7-8 kg. Tramite suddetta staffa sarà inoltre possibile regolare non solo l’altezza del display, ma anche l’inclinazione laterale e verticale così come ruotarlo di 90°. Particolarità, quest’ultima, che, oltre ad interessare quasi esclusivamente i pcisti intenzionati ad utilizzare il monitor in modalità portrait, garantisce comunque un accesso molto più agevole ai vari collegamenti di input/output.I collegamenti video, che comprendono 2 porte HDMI, 1 DVI-DL, 1 Display Port e 1 VGA, sono infatti collocati sulla parte inferiore del display e sono rivolti verso il basso, sul lato sinistro della cornice sono presenti 2 porte USB e un jack da 3.5mm per cuffie o headset mentre frontalmente si trovano i pulsanti per l’accensione e la navigazione all’interno del menu di sistema. Come facilmente intuibile il monitor è sprovvisto di un sistema di speaker integrati ma, vista e considerata la spesso scarsissima qualità degli stessi, è difficile imputarlo come un vero e proprio difetto, soprattutto prendendo come riferimento il gaming su PC.Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, comunque, BenQ XL2720T si rivela essere un vero e proprio concentrato di tecnologica e progettazione all’avanguardia. Il generoso display da 27” di diagonale è infatti un pannello di tipo TN con retroilluminazione a LED in grado di supportare una risoluzione massima di 1920×1080 pixel, un refresh rate di 120Hz, tempo di risposta dichiarato di 1 ms GtG e 12milioni:1 di contrasto dinamico. In aggiunta a ciò la compagnia ha messo a punto alcune funzionalità esclusive di cui parleremo più dettagliatamente in seguito, ma la cui fruizione, prevedibilmente, andrà ad interessare solo una fascia piuttosto ristretta di utenza ad eccezione forse di coloro i quali si ritrovano a gareggiare nei circuiti competitivi più disparati.

La prova sul campoA dispetto delle roboanti premesse dovute alle sopracitate specifiche tecniche, il primo impatto con il primo prodotto non è stato esattamente dei migliori. La calibrazione standard dei colori e delle varie impostazioni visive, infatti, è stata piuttosto deludente, perlomeno con il modello da noi testato. La resa cromatica appariva eccessivamente slavata e la regolazione del contrasto non aiutava di certo nel rendere il tutto più accettabile. Fortunatamente, oltre a rendere a disposizione dell’utente vari profili preimpostati diversificati principalmente per l’utilizzo a cui sarà eventualmente destinato l’apparecchio, BenQ ha realizzato un OSD funzionale e dalla semplice navigazione oltre che ricchissimo di funzionalità. Grazie ad esso infatti, dopo una buona dose di lavoro e pazienza, siamo riusciti ad ottenere una configurazione soddisfacente che ci ha permesso di immergerci finalmente come si deve nell’esperienza visiva garantita dal display. Per quanto si tratti comunque di un pannello di tipo TN, principalmente preferito in ambito gaming per i ridottissimi tempi di risposta, la riproduzione dei colori si è rivelata essere infine particolarmente soddisfacente sia per la semplice riproduzione di filmati o foto che per l’esecuzione di videogiochi su console o PC. In aggiunta abbiamo avuto modo di testare la funzione Game Mode Loader, una piccola chicca introdotta da BenQ che consente di scaricare dalla rete dei preset utilizzati dai più noti progamer in determinati giochi e poterli riprodurre tali e quali sul proprio monitor. Al momento tale funzionalità prevede il supporto a giochi come Battlefield 3, Diablo 3 e Dota 2 ma con il tempo il pool di scelta verrà sicuramente espanso in modo da risultare al passo con i tempi.Sempre tramite l’OSD è inoltre possibile gestire feature quali il Black eQualizer, che permette di regolare la luminosità dello schermo senza però sovraesporre le zone già luminose. Un “trucchetto” che, di fatto, permette di migliorare la visibilità ingame delle aree più scure consentendo di rivelare ulteriori dettagli. Inutile negare che non sempre tale funzionalità sia stata in grado di adempire al suo compito, mentre per quanto riguarda l’effettiva apprezzabilità di una funzione piuttosto “bastarda” preferiamo lasciare a voi il compito di esprimere un giudizio. Il Display Mode, invece, consente di simulare diverse dimensioni di pannello scegliendo tra le nove soluzioni qui riportate:17″ (4:3), 19″ (4:3), 19″W (16:10), 21.5″W (16:9), 22″W (16:10), 23″W (16:9), 23.6″W(16:9), 24″W (16:9), 27″W (16:9)”. In aggiunta a ciò il tasto Smart Scaling consente all’utente di regolare rapidamente la misura dello schermo senza che vi sia alcun impatto sulla regolazione della sensibilità. Personalmente non abbiamo trovato tale funzione di particolare utilità ma, indubbiamente, per un videogiocatore professionista la possibilità di competere su un formato a lui generalmente più noto potrebbe essere senz’altro un punto di considerevole importanza. Di notevole importanza risulta essere invece il supporto alla tecnologia NVIDIA 3D Vision 2 abbinata a NVIDIA 3D LightBoost che garantisce una resa delle immagini assolutamente stupefacente, in particolar modo con giochi la cui compatibilità è stato ulteriormente migliorata rispetto agli standard medi.

Al termine della nostra prova possiamo dire con tranquillità che anche questa volta BenQ è riuscita a realizzare un prodotto di ottimo livello con le potenzialità per conquistarsi una solida fetta di mercato. Il prezzo consigliato di €499 non lo rende esattamente alla portata di tutti, e viste le generose dimensioni del pannello molti preferiranno puntare gli occhi su altri prodotti caratterizzati dal supporto ad una risoluzione di 2560×1440 pixel, ma coloro i quali vorranno cercare un prodotto complessivamente capace di soddisfare le esigenze più disparate come una buona varietà di connessioni e il supporto ai 120Hz di refresh, vedranno in BenQ XL2720T un’occasione piuttosto ghiotta.