Recensione

Bejeweled 3

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a cura di drleto

Inventare un puzzle game non è un compito facile. Occorre studiare una formula di gioco semplice ma magnetica, disegnare una grafica accattivante e magari condire il tutto con una musica capace di rimanere in testa. Se il tuo prodotto verrà clonato in cento diverse varianti disponibili per console, cellulari ed asciugacapelli, allora capirai di aver fatto bene. Un lavoro non adatto a tutti quindi, a meno che tu ti chiami PopCap Games ed abbia inventato Bejeweled, Zuma, Peggle, Plants Vs Zombie e Chuzzle.

Non c’è due senza 3Quello che ci apprestiamo a descrivere è il terzo capitolo di uno dei puzzle più celebri ed imitati di tutti i tempi: Bejeweled. Il capolavoro di Jason Kapalka, ispirato a Shariki (Eugene Alemzhin, 1988) è stato fin dalla sua pubblicazione del 2001 un modello per diversi concorrenti, che hanno preso e modificato leggermente il gameplay di base del gioco. Anche chi non conoscesse la serie per nome, nella sua vita da videogiocatore avrà infatti incontrato almeno una volta la tipica griglia quadrata, piena zeppa di diamanti e pietre preziose da spostare in verticale o orizzontale al fine di ottenere un tris o una combinazione migliore; non a caso, lo stesso meccanismo alla base dei bellissimi Puzzle Quest, di Zoo Keeper e Jewel Quest, solo per citarne alcuni. In quasi dieci anni di vita Bejeweled si è evoluto, ed ha acquisito nuove caratteristiche che ne hanno perfezionato ed affinato il magnetico gameplay. Bejeweled 3 arriva nei principali store digitali con l’obiettivo di offrire un’esperienza forse non più particolarmente originale, ma decisamente completa sotto ogni punto di vista. Le quattro modalità principali dovrebbero infatti adattarsi ad ogni tipo di giocatore: si andrà da quella Fulmine, nella quale dovrete distruggere il maggior numero di pietre possibili in un dato tempo ed espandibile attraverso speciali bonus, a quella denominata Zen, la quale sarà assolutamente senza fine e personalizzabile attraverso tutta una serie di feature, come un sottofondo rilassante, un indicatore grafico per modulare il respiro e alcuni suoni (invero piuttosto fastidiosi) che andranno a stimolare la corteccia celebrale. Le altre due sono la modalità Classica, che come dice il nome vi proporrà lo storico gameplay di Bejeweled, ovvero senza limiti di tempo ma con la possibilità di terminare le mosse a disposizione, e l’interessantissima modalità Quest, nella quale incontrerete fino ad 11 stipulazioni differenti per un totale di 40 minigiochi. Quattro di questi saranno poi disponibili come modalità a sè stanti, ovvero Tormenta, Miniera, Farfalle e Poker, che non vi andiamo a svelare, dato che parte del divertimento sta proprio nello scoprire come i ragazzi di PopCap Games sono riusciti a mescolare le carte in tavola. Se a tutto questo aggiungiamo anche un sistema di achievement suddiviso in tre livelli (bronzo, argento ed oro) in base a come si esegue uno specifico compito, capirete che il piatto offerto è decisamente ricco.Oltre alla variazione del ritmo di gioco ed all’inserimento di elementi esterni come ghiaccio, ragni o altro che potranno portare a termine la partita, Bejeweled 3 presenta tutta una serie di nuove gemme capaci di vivacizzare il gameplay, dando inoltre l’impressione che i progressi di gioco si susseguano in maniera meno casuale che in passato. Ogni abbinamento superiore ai tre elementi genererà infatti una pietra dai particolari poteri, la quale andrà utilizzata in maniera strategica per togliersi dalle situazioni più critiche. La possibilità di creare nuove pietre dona maggior profondità ad un gameplay all’apparenza semplice, ma in grado di premiare i giocatori più abili con hi-score eccezionali.

Semplice ma belloCome tutti i prodotti PopCap, Bejeweled 3 si distingue per uno stile grafico accattivante, grazie a cromatismi sempre azzeccati ed effetti grafici molto piacevoli. La filosofia dello sviluppatore di Seattle impone che tutto ciò che viene mostrato a schermo sia comunque leggero e scalabile, in modo tale da essere pronto per facili conversioni probabilmente già previste su tutte le piattaforme presenti sul mercato. Anche dal punto di vista sonoro il lavoro svolto è encomiabile, con musiche sempre molto orecchiabili capaci di non stancare anche dopo lunghe sessioni di gioco. L’unica nota un po’ fuori posto è la voce che commenta ogni mossa, la quale sembra presa in prestito da Quake 3 Arena, troppo lugubre e spettrale per un titolo che fa della pace Zen uno dei suoi marchi di fabbrica. La longevità di Bejeweled 3 è praticamente infinita: come tutti i puzzle game il titolo è infatti perfettamente rigiocabile e le tante modalità garantiscono anche una discreta varietà. L’unico appunto lo si potrebbe fare al prezzo, venti euro potrebbero sembrare tanti per quello che molti considerano ancora alla stregua di uno scacciapensieri.

– Magnetico e divertente

– Graficamente ottimo

– Tante modalità di gioco

– Ottime musiche

– Prezzo forse eccessivo

– La voce di commento

8.0

Bejeweled 3 è l’ennesimo titolo dalla qualità elevatissima firmato PopCap Games. Tante modalità di gioco, un comparto grafico e sonoro accattivante ed il solito, magnetico, gameplay della serie garantiscono tante ore di divertimento sia agli utenti più esigenti, sia a quelli meno smaliziati. Un prezzo forse eccessivo e una certa mancanza di originalità sono gli unici elementi che non gli concedono un consiglio d’acquisto a prescindere.

Voto Recensione di Bejeweled 3 - Recensione


8