Recensione

Beaterator

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a cura di AP

I giochi musicali, o rhytm game, hanno ormai assunto una posizione di rilievo nella line up delle varie console, tanto da meritarsi package che tra chitarre, batterie e microfoni vengono a costare tanto quanto le console su cui funzionano. Anche gli handheld hanno i propri esponenti e, seppur impossibilitati ad utilizzare accessori assortiti come nel caso della PSP, i risultati non mancano di certo. Rockstar ha così pensato di produrre insieme a Timbaland (noto produttore discografico statunitense e DJ) un titolo basato sulla musica, ma ben lungi dall’offrire meccaniche di gioco già viste e canzoni famose; il suo scopo è quello di creare un prodotto con cui creare la propria melodia e non suonare semplicemente quella degli altri. Siete pronti a far suonare i vostri altoparlanti con la vostra musica?

I tre modi per fare editingUna volta avviato Beaterator assisterete ad un breve tutorial sottotitolato che vi suggerirà come muovere i primi passi nel settore musicale. La vostra prima scelta sarà molto probabilmente la modalità denominata Live Play. Qui senza tanti preamboli vi troverete davanti ad un mixer e potrete cominciare a riprodurre i tanti suoni che compongono una melodia.Ai quattro angoli dello schermo troverete quattro diversi strumenti che potranno emettere una breve serie di note, e che diventeranno otto se si continuerà a scorrere verso destra. Il suono sarà attivato tramite i tasti X, cerchio, quadrato e triangolo e ad ognuno corrisponderà una diversa serie. Questi riff andranno in loop, ossia verranno riprodotti in continuazione, finchè non deciderete di fermarli premendo lo stesso tasto usato per farli partire, o di cambiarli con uno dei tre rimanenti. Utilizzando il tasto R potrete caricare altri suoni preimpostati, mentre con il tasto L avrete la possibilità di passare alla fase successiva.Una volta presa dimestichezza con le basi introdotte dal Live Play, potrete passare allo Studio Session che andrà a personalizzare la vostra esperienza, permettendo di selezionare per tutti e otto gli strumenti dei riff da utilizzare e da mandare poi in loop. Potrete decidere di velocizzare o ridurre il ritmo, di modificare i circa 3000 campionamenti che vi sono messi a disposizione da Rockstar e Timbaland, oppure di creare voi stessi degli spartiti da salvare e poi riprodurre. Per farlo vi verrà messa a disposizione una tastiera elettronica su cui potrete suonare ogni tipo di nota, prolungarla ed eventualmente suonare diversi tipi di accordi grazie alla modalità omonima attivabile a piacimento tramite il tasto Select. Tutte queste possibilità vanno gestite tramite delle schermate fisse che riprendono la fisionomia e le funzioni degli strumenti professionali atti a mixare i vari suoni e a creare musica R&B, Rap, Pop Rap e Funk.

Creare musica non è proprio per tuttiCome avrete certamente intuito da quanto scritto nel paragrafo precedente, Beaterator non è un normale “videogioco”, quanto piuttosto un’applicazione con cui divertirsi nel creare musica. Purtroppo, nonostante i tutorial onnipresenti e sempre richiamabili, le tante funzioni messe a disposizione dell’utente finale non sono di semplice fruizione e richiedono una base musicale minima per essere apprezzate appieno. Se questa idea si fa spazio nella mente di chi si trova davanti alla PSP già muovendosi tra i menu dello Studio Session, con l’Editor Brano si raggiunge una complessità che potrà essere apprezzata veramente solo da chi, in qualche modo, ha già fatto qualche passo dentro all’universo musicale. La possibilità di effettuare un vero e proprio editing, unito alla possibilità di regolare riverberi ed effetti speciali dona una grandissima libertà ma allo stesso tempo può apparire troppo complicato a chiunque non si sia mai avvicinato a programmi simili. I tutorial sono ben fatti, ma quelli più tecnici sono piuttosto complessi e di non facile comprensione per i non addetti ai lavori. Chi invece è guidato dalla passione e ha voglia di imparare, troverà una quantità davvero notevole di opzioni e di possibilità offerte che permettono di scambiarsi i pezzi creati tramite il Social Club di Rockstar e addirittura registrare il proprio operato in formato midi e addirittura wav, rendendo possibile la creazione di un proprio CD musicale dopo aver collegato PSP al proprio PC. Potrete addirittura registrare parti di parlato o cantato da inserire nei vostri brani e da mandare in loop durante la canzone che starete creando. Questa possibilità potrà essere utilizzata o registrandola tramite un microfono e poi inviandola alla PSP tramite cavo USB, oppure, nel caso si possieda una PSP Go!, potrete utilizzare direttamente il microfono integrato.

La tecnica è tutta nel giocatoreIl comparto grafico di Beaterator non può essere valutato con i normali parametri. Essendo un software di editing sarebbe sbagliato paragonarlo ai classici videogames, dato che neol caso specifico verranno visualizzati per la maggior parte del tempo, immagini statiche di sintetizzatori e strumentazioni assortite su cui adoperarsi. Esse sono ben congeniate e una volta che diventeranno familiari, appariranno anche piuttosto intuitive.La parte sonora è ovviamente la parte più curata, e comprende un numero di campionamenti davvero elevato e capace di accogliere tutti quelli che potranno essere importati ed esportati come midi e quelli creati ex novo da voi. Le modifiche che potrete effettuare sono davvero tante ed elencarle tutte sarebbe anche piuttosto inutile. Vi basti però sapere che ogni singola variazione sarà chiaramente udibile e ben riprodotta, rendendo il lungo lavoro di editing richiesto per ottenere quel che si vuole, quanto meno giustificato dall’esito finale.Le varie impostazioni che si andranno a modificare tramite la croce direzionale ed i pulsanti sarebbero state molto più pratiche se il gioco fosse stato sviluppato su uno schermo touch screen. Tuttavia i controlli usati, sebbene portino con sè una certa macchinosità, riescono a non rendersi troppo limitanti. Resta comunque un prodotto complesso che avrà bisogno di parecchia pratica prima di essere compreso e padroneggiatoLa longevità è infine assolutamente soggettiva: Beaterator potrebbe annoiare nel giro di pochi minuti chiunque voglia un classico gioco e non sia disposto ad imparare ad utilizzare un tool potente e ricco come questo, quanto entusiasmare per un periodo di tempo indefinibile tutti quelli che decideranno di dedicarvisi con passione e voglia di veder realizzata una canzone e addirittura un proprio CD.

– Offerta davvero completa

– Tantissime possibilità offerte

– Possibilità di scaricare altre melodie da internet

– Creazioni convertibili nei classici formati audio

– Molto tecnico e complesso

– Non adatto all’utente medio di PSP

8.0

Il limite più grande di Beaterator è quello di essere un titolo di nicchia, capace di entusiasmare solo gli utenti che amano la musica e ancor di più sappiano come crearne di nuova. Purtroppo per ottenere risultati concreti occorre almeno un’infarinatura generale per quanto concerne l’ambito musicale e questo prerequisito purtroppo non è da tutti. Gli altri potrebbero trovarsi davanti ad un sacco di equalizzatori da sistemare, accordi da suonare tramite una tastiera musicale e tante altre features tanto interessanti per un esperto, quanto difficilmente decifrabili per il classico possessore di PSP. Condannare un titolo così completo ci sembra però ingiusto visto che anche questa volta Rockstar è riuscita a creare un prodotto davvero eccellente e capace di offrire strumenti davvero ottimi per essere inseriti in un software che dovrebbe aggirarsi intorno ai 30 euro. Per chi ama la musica R&B, Rap e Funk e pensa di poter dire la sua in questi ambiti, il prodotto è consigliatissimo, ma per tutti gli altri è preferibile dare un’occhiata ai vari video presenti sul sito web tanto per capire meglio di che si tratta o, ancora meglio, una prova sul campo prima di mettere mano al portafoglio.

Voto Recensione di Beaterator - Recensione


8