Anteprima

Battlefield: Bad Company

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a cura di Spetz

Negli ultimi anni il panorama FPS per console si è arricchito sempre di più andando incontro anche a quegli utenti non abituati alle esperienze su PC. In particolare dall’uscita di Xbox360 il genere ha subito una vera e propria esplosione, basti pensare a Gears of War o a Lost Planet, senza contare la spasmodica attesa per Halo 3. Playstation 3, dal canto suo, vuole seguire il trend con l’esclusiva temporanea di Haze e con Killzone 2. Una critica spesso viene mossa a questi giochi: l’eccessiva perfezione dei protagonisti, sempre impeccabili e superpreparati, e la trama non sempre all’altezza. Battlefield: Bad Company, titolo multipiattaforma previsto nel 2008, punta a smentire queste associazioni spontanee che il consumatore compie alla pronuncia della parola sparatutto-in-prima-persona. La serie prodotta da EA è ormai molto conosciuta soprattutto dal pubblico PC e ha sempre puntato molto sulla componente multiplayer. Ora invece gli sviluppatori intendono voltare pagina e tracciare nuove linee nel panorama dei giochi di guerra, puntando innanzitutto sulla modalità single-player.

Quattro ragazzacci allegriDICE Sweden, il team che si occupa dello sviluppo, ha più volte confermato che non c’è la semplice voglia di curare la modalità in singolo ma di rendere a tutti gli effetti l’esperienza differente dagli altri FPS. In Bad Company dovremo aspettarci una trama articolata e dei personaggi piuttosto carismatici ma originali.La squadra in questione sarà composta da quattro membri, i cui nomi sono Marlow, il soldato che controllerete, Sarge, che dirigerà il team, Haggard, esperto di esplosioni e Sweetwater, abile fuciliere. La compagnia è quindi una sorta di piccolo esercito in cui ogni soggetto è preposto a determinate mansioni. Non avrete il controllo di tutti i membri poiché, a parte Marlow, gli altri saranno mossi dall’IA e, a detta degli sviluppatori, saranno in grado di badare a se stessi sul campo di battaglia, senza che dobbiate far loro da balia come avviene in altri titoli.Abbiamo già anticipato che la storia è interessante: ambientata in un futuro prossimo, la collocazione temporale è comunque un dettaglio poco rilevante. L’aspetto interessante risiede piuttosto nella natura dei protagonisti. Non avremo a che fare con il prototipo tipico del “super marine”, freddo, implacabile e pronto a sacrificarsi per portare a termine il compito che gli è stato affidato dai suoi superiori. Non a caso si parla di “cattiva compagnia” nel sottotitolo. I ragazzi saranno intenti a perseguire scopi ben poco eroici ed onorevoli, come impossessarsi di un carico d’oro di cui sono a conoscenza. La vicenda ricorda molto da vicino Three Kings, film uscito qualche anno fa e interpretato da Geogre Clooney. Anche in quel caso alcuni spavaldi marine cercavano in ogni modo di impossessarsi di un tesoro di lingotti d’oro. Il paragone è molto calzante e Karl Magnus Troedsson, Senior Producer, ha ammesso che il team ha preso spunto da questa pellicola per impostare la propria trama.Ricordando le atmosfere del film a cui abbiamo fatto riferimento avremo modo di trovare un’atmosfera diversa da quella che siamo abituati a vivere in un FPS classico: i quattro compagni di scorribande avranno poca voglia di prendersi troppo sul serio, con la battuta pronta anche nelle situazioni meno adeguate. C’è uno humour di sottofondo che pervade il titolo, lo si è capito già osservando i trailer disponibili, contribuendo a distendere l’atmosfera e a renderla ancora più godibile. Insomma, si parla di guerra ma con un piglio ben diverso di quanto avvenga in Call of Duty o in Medal of Honor, per citarne alcuni.

Distruzione a 360 gradiOgni elemento dello scenario sarà distruttibile, e questa è un’innovazione di non poco conto che di conseguenza va ad incidere in maniera decisa sul gameplay.A parte la struttura portante degli edifici, che ancora non è devastabile, muri, alberi ed altre parti dell’ambientazione sono più che vulnerabili ai vostri attacchi e a quelli dei vostri nemici. Potrete quindi plasmare l’ambiente a vostro piacimento facendo crollare pareti e piante in base alle vostre necessità. Ad esempio per aprirvi una via di fuga, oppure per avere un riparo dietro al quale proteggervi o per allargare la propria visuale all’ambiente circostante. I proiettili non attraverseranno le pareti ma, utilizzando a dovere le granate, niente sarà al sicuro.Cambiando l’interazione con il paesaggio verrà influenzata anche la dinamica di gioco e il modo di muoversi sul campo di battaglia. Non ci sarà mai una sola via per raggiungere l’obiettivo prefissato, grazie anche all’ampiezza degli scenari ed alla grande attenzione per i dettagli che rendono l’esperienza più viva e realistica.Come in ogni FPS che si rispetti le armi giocano un ruolo fondamentale e Bad Company non fa eccezione, garantendo una grande varietà di scelta. Ovviamente si inizierà con le più semplici per acquisirne poi di migliori durante l’avventura: saremo in possesso soltanto di una pistola e di un lanciagranate. Sul territorio saranno presenti dei kit differenziati, ad esempio un kit con uno shotgun e armi per gli esplosivi oppure un altro con un fucile di precisione a largo raggio. Oltre alle armi che potremmo definire di offesa diretta, non mancheranno anche quelle di offesa relativa come il mortaio a controllo remoto.Svariati i veicoli, di terra ma anche d’aria, che potremo controllare, tra cui jeep, carri armati, camion per il trasporto delle truppe ed elicotteri.Bad Company fa uso del nuovo motore grafico appositamente creato dal team DICE, chiamato Frostbite. Grazie ad esso la gestione di ombre e luci è particolarmente attenta, come anche gli effetti particellari delle esplosioni e i crolli delle pareti. Il tutto contribuisce a rendere l’ambiente circostante estremamente coinvolgente e vivo.Patrick Soderlund, general manager di DICE Sweden, ha dichiarato che Frostbite non si limita a creare una grafica godibile e fotorealistica, bensì ha l’obiettivo di aggiungere nuove caratteristiche al gameplay, non presenti e nemmeno realizzabili sulle console di vecchia generazione.

ConclusioniCi piace l’idea di poter vivere un’esperienza nuova nei panni di soldati normali e per niente conformisti, con le loro debolezze e i loro difetti. Ci attende una visione della guerra completamente nuova: non più soltanto la chiamata del dovere e la drammaticità degli eventi ma anche la ricerca di momenti di ilarità e di espedienti per sopravvivere e magari farsi una nuova vita. Il tutto condito con la possibilità di sbizzarrirsi sul campo di battaglia grazie alla potenza delle console di nuova generazione. Ci auguriamo che anche l’IA dei nemici si dimostri all’altezza di tali propositi. Non abbiamo ancora notizie certe relative alla modalità multiplayer online, se non la conferma del supporto fino a 24 giocatori. Manca ancora molto al lancio, quindi aspettiamo con interesse nuove succose notizie nel corso dell’autunno.