Recensione

Banjo-Kazooie: la vendetta di Grunty

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a cura di rspecial1

E’ passato molto tempo da quando Rare ha smesso di sviluppare per Nintendo e così sembra strano vedere il logo della famosa software house subito dopo l’accensione del Gameboy Advance. Banjo & Kazooie: la vendetta di Grunty è uno dei giochi più attesi per testare le abilità dei programmatori inglesi su una console portatile e verificare come hanno riprodotto la meccanica di gioco degli stupendi episodi apparsi precedentemente su Nintendo 64.Il lavoro sembra buono, ma andiamo con ordine.

L’avventura continua!Le vicende narrate in questo La vendetta di Grunty si svolgono poco dopo la fine del primo episodio per Nintendo 64.Sono passati due mesi da quando l’orso Banjo e l’amica pennuta Kazooie sono riusciti a sconfiggere Gruntilda, buttandola giù dalla torre del castello. La perfida strega, però, non era stata sconfitta definitivamente e si era nascosta in silenzio nell’ombra, aspettando che le sue sorelle accorressero in suo aiuto per salvarla. Queste non si fecero mai vive e cosi, l’anima della malvagia Grunty si rifugiò in un robot creato dal suo fido aiutante. Ovviamente, non potendo dimenticare l’onta della sconfitta, iniziò a meditare subito vendetta verso i suoi avversari, pensando a come sconfiggere la vera forza dei due, la loro amicizia che li fa collaborare e li rende fortissimi. L’obiettivo diviene cosi la povera Kazooie, più indifesa e quindi vulnerabile da sola, che viene rapita dalla strega e portata addirittura nel passato per cancellarne l’esistenza ed impedire a lei e Banjo di sconfiggerla nel futuro. Al nostro amico non resta che farsi teletrasportare nello stesso periodo in cui si trova Grunty e cercare di liberare la compagna per poi sconfiggere la perfida strega una volta per tutte.

GameplayAgli appassionati della saga, la domanda sorgerà subito spontanea: come ha fatto la Rare a riprodurre la giocabilità dei titoli per Nintendo 64 sul piccolo portatile della Grande N? Semplice, realizzando una versione tridimensionale. Il titolo, sebbene sia un platform classico, ha un’impostazione diversa dai vari Super Mario o Sonic. La visuale dall’alto, infatti, ha permesso ai programmatori di ricreare l’atmosfera dei vecchi episodi senza rinunciare quasi a niente. All’inizio Banjo sarà da solo e non potrà contare sull’aiuto della fidata compagna e, proprio come in ogni gioco del genere, ci sarà il primo livello completamente dedicato ad imparare i vari comandi, un tutorial insomma. Diversamente dal solito, però, per avere a disposizione una nuova mossa dovrete raccogliere un determinato numero delle famosissime note musicali: già da subito I programmatori hanno pensato di farvi abituare a raccogliere items, visto che sarà una delle maggiori attività che vi occuperanno durante l’avventura. Il simpatico orso all’inizio potrà saltare, usare il suo martello per eliminare i nemici, nuotare e basta. Quindi, nelle prime fasi di gioco non saranno molte le abilità a vostra disposizione, ma appena troverete Kazooie le cose cambieranno e cominceranno a farsi più interessanti, grazie all’interazione dei due protagonisti che vi permetterà di effettuare doppi salti, balzi più in alto del normale, volare per brevi distanze ed usare la vostra compagna come martello per sconfiggere i nemici! Il gamplay è strutturato molto bene, anche se in modo troppo lineare e con poca possibilità di scelta. Ogni livello va portato a termine in una determinata maniera e sarete costantemente guidati dai personaggi secondari che v’impediranno di bloccarvi in qualche punto. C’è da dire che Rare ha aggiunto, per variare la struttura di gioco e rendere il titolo più vario, una serie di mini giochi e quest divertenti ed azzeccati (ma troppo brevi), che non solo spezzano il ritmo dell’avventura ma vi consentono una volta portati a termine, cosa non obbligatoria, di ricevere un items. La raccolta di oggetti è alla base del gioco: infatti, per andare avanti avrete bisogno di un determinato numero di note, o di pezzi di puzzle ed è quindi normale che sia presente anche un aspetto esplorativo che rende il tutto ancora più interessante; tutto ciò però risente della piccolezza e dalla linearità dei livelli. Per quanto riguarda i nemici non si può dire che abbiano un’IA molto elevata. Sono prevedibili, facilmente eliminabili e come spesso accade in questo genere di titoli, non fanno che seguire un determinato percorso o se ne stanno fermi in attesa che attraversiate la loro “zona d’azione”.

Grafica e SonoroRealizzare un mondo tridimensionale sul portatile della Nintendo non è cosa facile e, viste le limitate potenzialità in ambito poligonale della console, i programmatori sono dovuti scendere a dei compromessi. La visuale scelta è quella tipica dall’alto, usata anche in altri titoli come The Legend of Zelda, ma la peculiarità del titolo Rare è quella di riuscire a riproporre perfettamente quelli che erano gli aspetti più belli degli episodi su Nintendo 64, ossia i paesaggi tropicali bellissimi e colorati. Sono state usate molto bene le sfumature per ricreare l’effetto rilievo sulle montagne ed in generale, ogni elemento è curato con dovizia di particolari. Purtroppo le pecche non mancano e si riscontrano solo per via dell’inquadratura usata (quindi tipico in molti altri giochi), che spesso falsa la prospettiva; Per fare un esempio concreto, vi capiterà di ritrovarvi su un lato di una montagna più basso rispetto a quello subito davanti a voi. Per il resto, invece, tutto nella norma, dalle animazioni che sono numerose e ben realizzate (Banjo è uno spasso da vedere!) ad i vari effetti visivi usati per rendere il trasporto nel passato.L’audio è ottimo, potendosi avvalere delle splendide musiche tipiche di questa serie e di discreti effetti sonori. Unico neo sono le voci, o per meglio dire i versi, dei protagonisti che seppur diversi da animale ad animale, possono risultare fastidiosi ed alla lunga irritanti.

-Ottima grafica

-Gameplay dei precedenti episodi intatto

-Facile

-Quest troppo brevi

7.5

Un titolo molto atteso (da anni noi fans della serie siamo in ansia per un sequel sui nostri beniamini!), che in parte non delude le aspettative.

Il gioco è valido, ricrea le atmosfere dei vecchi capitoli in modo ottimale ed in più permette di ricercare oltre 700 oggetti e divertirsi con alcune mini quest, anche se veramente brevi. La difficoltà non è elevatissima e ciò influirà sulla longevità, ma vi assicuro che si tratta di un buon gioco, soprattutto per via del carisma dei personaggi che vi catturerà fin da subito e per la storia non proprio scontata come potrebbe sembrare.

Voto Recensione di Banjo-Kazooie: la vendetta di Grunty - Recensione


7.5